~Cap.13~

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Ora sono qui,a casa mia, a guardare il soffitto appena sveglia. Che ne sarà di me tra tre giorni? Come farò a giustificare la mia assenza, e a scuola? Decido di chiamare Gigy.
«Pronto?» «Ciao Gigy, come stai?» «Bene te?» «Bene grazie » «... Dai su vai al sodo» «Okok, stanotte ho "parlato" con Kyle e tra tre giorni...ci porta lassù.» «Aspetta, CI?» «Esattamente » «Non mi stai prendendo in giro vero?» «No» «Oddio che figata!» «Ok ora tranquillizzati MissTeoria, mi serve aiuto. Che scusa ci troviamo per la nostra assenza?» «Non lo so...potremmo dire la verità?! » «Si certo! Perché non ci ho pensato prima! Ehm...mamma scusa ma tra tre giorni parto con Giulie e andiamo in Paradiso a far scoppiare una rivoluzione! 1. Pensa che stia dicendo cose a caso; 2. Mi prende per pazza; 3. Potrebbe pensare io mi voglia suicidare; 4. Anche se fosse non mi farebbe andare.» «OK, stai calma però! Hmmm...non mi viene in mente niente...e se andassimo e basta? Lasciamo una semplice lettera in modo che non si preoccupino più di tanto... » «In effetti è l'idea più stupida ma allo stesso tempo la più applicabile che mi hai detto fin ora!» «Scusa ma adesso devo andare ciao!» «Ciao, ricordati che hai tre giorni, e che non è una missione troppo semplice» «E tu ricordati come mi chiamo » e mi mise giù strappandomi un sorriso. La ragazza più determinata e con più autostima al mondo era la mia migliore amica!
Tre giorni...cosa potrei fare? Beh se vogliamo essere pessimisti, potrebbero anche essere gli ultimi tre giorni. Non dovrei perdere un solo secondo...però c'è quel libro così invitante sul mio letto...Aaah al diavolo! Jace arrivo! Dopo 3 ore ho finito di leggere e oddio menomale che è sabato!
Una lettera? Quante ne dovrei fare? Beh, una ai miei e una a mio fratello dovrebbero bastare, ma...che scrivo?

Cari genitori

No direi di no.

Cari mamma e papà,
Non sono scappata di casa

In effetti si...cancello

Cari mamma e papà,
Non sono arrabbiata con voi non ho intenzione di non tornare. Non disperatevi, non voglio che soffriate per me e non cercatemi, perché sarebbe veramente inutile e una perdita di tempo. Per favore non arrabbiatevi, torno presto; e no, non posso dirvi dove vado perché mi prendereste per pazza. Non odiatemi ma è una cosa veramente importante. Spero mi perdoniate.
Vi voglio bene,
Beth

Ora non restava altro che scriverla a Mark, mio fratello.

Mark,
Sto via per un po' non so ancora quanto. Ma visto che mi credi già pazza te lo spiegherò: molte notti mi capita di sognare il mio angelo custode e...in un certo senso mi ha offerto di andare lassù a trovarlo...
Non far preoccupare mamma e papà, al massimo inventati una scusa (plausibile)
Ti voglio bene,
Ely

Lo stesso fece anche Giulie.
Ormai sera andai a letto, un giorno non del tutto sprecato dai, brava me!
Mi addormentai, non ricordo cosa sognai solo che, come al solito mi svegliai come uno zombie. Scesi le scale con la graziosa dolcezza di un elefante stremato e andai a fare colazione, tutti dicono che faccio una colazione strana, che male c'è a bere il latte freddo senza metterci dentro niente?! BAH. Era domenica, quindi insieme a mia mamma e Mark ci recammo in chiesa per la messa. Si, messa, so che non è per niente cool o altro, ma non mi interessa, non voglio fingermi atea solo perché è di moda.
Nel pomeriggio, dopo pranzo faccio i compiti; che noia la prof. Stocks non fa altro che darci compiti su compiti! e poi, ma fattela te sta parafrasi del cavolo! Quattro cacchio di pagine di parafrasi! Argh! È scontato dire che la odio?
Comunque sia, ieri era l'ultimo giorno di scuola, ho salutato sfortunatamente i miei interessantissimi libri e ho dato il benvenuto al  far niente tutto il giorno, oddio quanto mi mancherà! Ahahahah no.
Oramai Gabe era da parecchie settimane che mi scriveva tutti i giorni e iniziavo a pensare di essere diventata un'ossessione; tutte quelle poesie, i messaggi, i complimenti... Non ci capivo più niente! Continuava a dirmi che gli mancavo, che era depresso e che aveva dei problemi, che io non potevo risolvere ma solo alleviare. Continuavo a sentirmi in colpa per la sua tristezza ma ero consapevole che lo ero solo in parte, quando quello che mi schiacciava sempre di più erano le sue frecciatine e il suo romanticismo. Io non potevo farci niente e lui non riusciva a capire che nonostante insisteva non cambiava nulla, non si possono cambiare i sentimenti, possono sfumarsi oppure accentuarsi ma NON cambiare.
Dopo cena andai a letto a dormire...
Ero su una torre di un castello a guardare il tramonto, un odore lagunare ricopriva l'ambiente intorno a me il sole era caldo e intenso e confinava con il lago che lo specchiava alla perfezione. Indossavo una maglia rossa e dei semplici jeans abbinati a converse rosse.
Sento uno scricchiolio e mi giro, sorrido «Kyle» mi contraccambia il sorriso e si avvicina «Liz» tiro un sospiro e mi appoggio a una pietra della torre e torno a guardare il tramonto. Mi imita e si mette a pochi centimetri da me «Come mai già qui?» gli chiesi «Non ti sono mancato? » lo guardai nei suoi infiniti occhi «Che potesse rivoltarsi la terra ma non smetterai mai di mancarmi, perché quando ascolto la musica, quando sento parlar d'amore, quando vedo una coppia innamorata tu sei inciso nei miei occhi e da lì, non te ne vai più. È impossibile che tu non mi manc...» non feci in tempo di finire che mi aveva afferrato e mi stava già baciando, all'inizio spalancai gli occhi per la sorpresa, poi mi sciolsi nelle sue labbra. Sentendo lui allentare la presa dal mio viso e le sue labbra staccarsi delicatamente dalle mie, aprii gli occhi stava ridendo e mi guardava «Che c'è? » «Non riesco ancora a credere a ciò che stiamo per fare, sfidare il cielo? Devo essere proprio impazzito...di te» arrossii e mi nascosi dietro i miei capelli, ramati alla luce del sole. «Comunque oggi sono qui per spiegarti come funzionerà domani sera.» «Giusto, dimmi» «Non succederà niente di troppo strano, ti addormenti e ti risvegli in mezzo alle nuvole, dovrai andare verso la luce, ma tranquilla, non è come nei film, non morirai. Sarai sono in una fase di transito. L'unica cosa che devi pensare è il tuo obiettivo e il tuo desiderio più profondo ti porterà verso la tua strada, sarà la tua unica preoccupazione ». Lo abbracciai e insieme guardammo quel sole di cui ormai si vedeva solo una mezzaluna. Avrei potuto stare lì per l'eternità, ma come in tutti i sogni, non sarebbe durato a lungo.

The Night, vivo tra le nuvoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora