~Cap.14~

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Oggi è il mio ultimo giorno sulla terra. Questo è stato il mio secondo pensiero appena svegliata, naturalmente dopo l'abbraccio di Kyle.
Che potrei fare? Potrei mandare una bella letterina a tutte le belle personcine che conosco e dirgli cosa VERAMENTE penso? Ma poi mi ricordai che quando, e se sarei tornata non sarebbe stata la cosa migliore avere tutti contro anche se potrei dire tranquillamente a Jenny che è una... O forse no, sono troppo buona per dire certe cose...
Hmm...che potrei fare? Ci sono miliardi di possibilità...ma innanzitutto dovrei andare a leggere, in fondo doveva apparire come un giorno come gli altri, no? Ora dovevo pensare solo a una cosa, AMORE, quello che provavo per Kyle, il motivo per cui dovevo abbandonare la terra; e quello che provavo per la mia famiglia, a cui volevo un bene dell'anima e per cui ero combattuta ad andarmene. Alla fine optai di guardare un film in famiglia, Una spia e mezzo, ho riso come se non ci fosse un domani. Finito il film chiamai Giulie per sapere come avesse trascorso la giornata lei, siccome non aveva risposto ai miei messaggi. «Pronto?» «Ciao! Come siamo arzille! Come mai non hai risposto ai miei messaggi?» «Eh sai...ho la febbre! » «Come hai la febbre?! E adesso che facciamo?! » «Un attimo che metto le cuffie» «Ok» dopo un po' di trafficare «Eccomi ci sono!» «Quindi?» «Ehm...» «Aspetta fammi indovinare...ti sei finta malata per guardare la TV? Ed evitare di programmare i compiti per le vacanze» «Non esattamente...» dopo una breve pausa «Gigy...» «Okok lo ammetto...ma per il mio possibile ultimo giorno di vita terrena volevo fare una maratona di Harry Potter per l'ultima volta» «Non cambierai mai» dissi ridendo «È per questo che mi vuoi bene» «Non hai tutti i torti...» «Beh ora ti lascio devo finire l'ultimo» «Va bene...allora a domani...tvb» « Anch'io a domani» «No aspetta! Ti ha spiegato qualcuno? » « Cosa? » «Di come arrivare...sai...là...» «Ah si...a quanto pare anche io ho un angelo custode!» «Su questo non c'erano dubbi! E com'è? » «Beh, il mio è femmina» «Eh non tutti possono avere un bellissimo angelo custode» «Si certo come no... Vabbé a domani» mi rispose ridendo «A domani» conclusi.
Chissà chi sia il suo angelo custode... Magari è una tostissima... Non farebbe una piega... Si spiegherebbero tante cose...
Mi misi a letto, avevo il cuore a mille, capii che ci sarebbe voluto un po' per addormentarmi. Funziona sempre così, fin da quando ero più piccola, quando sono consapevole che il domani sarà un giorno emozionante, non faccio altro che pensarci, il mio cuore batte più forte e il tempo diviene più lungo; finché non mi distraggo a pensare a qualcos'altro. In quel momento tutto diventa più tranquillo, l'ansia inizia a dileguarsi dal mio corpo e mi assopisco...
Mi trovo in una stanza buia, talmente buia da non potermi orientare, ero consapevole che quella era una notte speciale, no mi correggo LA notte speciale. Ora avrei seguito il mio sogno infantile, quello dell'innocente ragazza che tramite un semplice ballo trova il suo vero amore. Ma con una piccola variazione: io non ero un'innocente ragazza, non lo ero per niente, ero un essere egoista facevo fatica a condividere con gli altri, che si parli di emozioni o di elementi materiali; il mio non era un ballo, ma una battaglia e il vero amore, beh credo che lui lo sia proprio... Il mio cuore non faceva altro che galoppare in sua presenza; i suoi occhi, i suoi occhi erano due buchi neri, se osservati per troppo tempo potevano risucchiarti in un enorme spaziotempo da cui non vorresti mai andartene; la sua bocca carnosa, con piccola cicatrice sul labbro inferiore provocata da...indovinate un po'! Non altro che un bocciolo di una rosa non ancora fiorita di cui stava assaporando l'odore. Infine i suoi capelli spighe d'oro, ramati i suoi riflessi, morbidi al tatto, con cui amavo giocare.
A un certo punto una piccola luce si accese, accecante ai miei occhi ormai abituati alle tenebre. La vidi allontanarsi e la seguii, non sapendo minimamente di cosa si trattasse, ma consapevole che se fossi rimasta immobile l'avrei persa, troppo fievole per mantenersi al lungo. Poi un'altra luce si accese, nello stesso modo della prima, ma era diversa molto più splendente e invitante. Mi accorsi che andavano in due parti opposte, e lo capii subito che dovevo fare una scelta: o la fievole e piccola stella che mi ha lentamente illuminato la strada, o la bellissima stella lucente come un faro in tempesta... Apparsero due figure accanto ad esse, a sinistra dove vi era la più lucente apparve un uomo, con una maglietta bianca, molto affascinante; mentre a destra un uomo anziano con una chiave d'oro in mano, feci un passo verso l'uomo dalla maglietta bianca, ma l'anziano mi disse «Ragazza, ho perso il mio bastone! Mi può aiutare a trovarlo? Per me è molto importante... Dovrebbe essere nei dintorni... » ci pensai su, ma la voce dell'altro uomo m'interruppe «Qui troverai tutto quello di cui hai bisogno, vieni con me e ti farò vedere il paradiso » dopo un breve momento d'indugio presi la mia strada.
Nel buio delle tenebre troverai una luce a guidare il tuo cammino, potrebbe portarti alla morte o alla vita eterna, deciderà il tuo destino. Ma il destino lo detti tu e non ti resta che combattere...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 30, 2018 ⏰

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