Quel piccolo sogno.

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Quando sogno, sogno per pochi secondi io assieme ad un ragazzo... Non riesco a vedere la faccia.
Ha solo le sue mani attorno ai miei fianchi.
Nient'altro, anzi... Non riesco a vedere!
È come quei sogni dove guardi cose che succederanno fra un po';

Subito dopo mi alzo.
Erano le 17.50 e comincio a prepararmi.
Decido di lisciarmi i capelli e vestirmi con dei semplicissimi pantaloncini corti e una canotta bianca. Mi trucco un po' e finalmente sono pronta.
Sono per pochi minuti in anticipo, così mi siedo sul letto e immersa nei miei pensieri ripenso al mio brevissimo sogno. Cerco di decifrare quei pochissimi secondi, ma senza successo.

Cerco anche di capire cosa significasse, ma anche questa volta non ci riesco.

Sono le 20.27 e decido di cominciare a scendere al ristorante e prendere un tavolino.
Mentre scendo le scale mi chiama Ada dicendomi che sta per arrivare!
Arrivo al ristorante e nel tragitto delle scale alla nostra destinazione per la cena, incontro tante persone che mi salutano con un sorriso.
Io ricambio e felice mi dirigo verso il ristorante!

Quando arrivo, prendo un tavolino vicino ad una grandissima vetrata dove si vedono le strade di Verona.
Mi siedo e aspetto che arrivi la mia invitata.
Mentre passano i secondi io fisso in continuazione la grandissima finestra e resto a bocca aperta dalla bellezza delle strade che vengono raccolte in un insieme di luci, che le fanno ancora più accoglienti!

Mi chiedo cosa sarebbe successo da qua a qualche mese, ma non riesco ad immaginarmi niente! E non voglio neanche immaginarmi niente!

Preferisco pensare al presente, senza ripensamenti sul passato o domande sul futuro!

Viviamo adesso.
Come si dice "Carpe Diem"
"Cogli l'attimo".

Mentre continuo a pensare mi sento "battere alla spalla", mi volto subito e vedo Ada.
Confermo di essermi un po' spaventata e infatti la mia amica si mette subito a ridere. Io l'invito a sedersi e insieme ordiniamo qualcosa da mangiare.

Ordiniamo un po' di insalata mista con mozzarella, pomodori, tonno e basilico; pane, e come frutta anguria e pesche.

Durante la cena parliamo di quello che abbiamo fatto in queste poche ore dove non ci siamo viste e io colgo l'attimo e racconto il mio "sogno" alla mia amica.
Ada rimane sbalordita, e dice che anche a lei certe volte succede!

Finiamo di mangiare alle 21.50 e subito dopo aver pagato, andiamo verso la porta d'ingresso dell'hotel per andare al cinema.

Camminiamo e parliamo di tantissime cose, e come d'obbligo ridiamo tantissimo!!

Camminiamo verso il cinema.
Cerchiamo su internet i vari film che possiamo vedere.
Un film che ci incuriosisce tantissimo è "Quel mostro di mia suocera".

Per noi è tanto carino, ma a confermarlo saranno i nostri pensieri alla fine del film.

Arriviamo al cinema, fortunatamente in tempo, perché nella sala dove si trasmette il film ci sono solo 5 posti disponibili. Con noi due sono diventati 3.

Prendiamo il biglietto e ci dirigiamo felici e incuriosite verso il bar, dove prendiamo una confezione di popcorn gigante, Coca-Cola e delle mentine.

Il film inizia alle 22.15.
Fra pochi minuti dobbiamo cominciare ad incamminarci verso il ragazzo che ci prenderà i biglietti e ci farà entrare.
Mentre aspettiamo io e Ada ci mangiamo le mani pur di non toccare ancora quei buonissimi popcorn, ma a spingerci a prenderne qualcuno era soprattutto l'odore che emanavano.

Cerchiamo di resistere e facciamo finta di non averli.
Non dobbiamo mangiarli. No.
Poi come facciamo durante il film se finiscono?!
Mi ripeto in continuazione in testa di non pensare a quanto potessero essere buoni quelle palline bianche, ma a restare ferma e non mangiarle.

Quel Perfetto Sconosciuto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora