Capitolo 7

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"Aspetta." Aprì il finestrino incitandomi ad andare verso di lui ed io mi abbassai alla sua altezza.
"Cosa c'è?" Lo guardai.
Lo vidi avvicinarsi con il viso a me senza dire una parola e li, lo fece, fece quello che avrei voluto fare da tutto la mattinata.
Mi diede un piccolo bacio a stampo per poi chiudere il finestrino e guidare via.
Rimasi qualche secondo a guardare la sua macchina che si allontanava sempre di più cercando di realizzare. Cazzo, Luke Hemmings mi aveva appena baciato.

Bussai alla porta di casa mordicchiandomi il labbro, non ci volle molto e vidi comparire mia madre sulla soglia.
"Come mai a quest'ora?" Disse alludendo al fatto che fossi tornata piu tardi del previsto.
Non poteva sapere che avevo saltato la scuola con un ragazzo, no.
Mi avrebbe come minimo punita, non sarei potuta uscire di casa e ne avrei potuto usare il cellulare, quindi optai per una cosa falsa.
"Oh beh, mi sono fermata a parlare con.. degli amici." Balbettai, una piccola bugia, niente di che. Mia madre mi guardò.
"Sono felice che ti sia fatta nuovi amici."
"Si anch'io." Sorrise e lasciò la stanza.

Ora dici anche le bugie? Ma brava.

Zitta vocina.

Prima ti fai fare un succhiotto sul collo da quel biondino e poi menti a tua madre, che brava ragazza.

Eh cosa? Un succhiotto?

Perché? Non lo sapevi?

Corsi in camera e chiusi la porta a chiave.
Andai davanti lo specchio spostando i capelli di lato e notai una piccola macchiolina quasi violacea. Chiusi gli occhi e sospirai per poi riaprirli ed entrare nel bagno della mia camera.
Mi affrettai a prendere del correttore per applicarlo sul collo e, più o meno, riuscii a risolvere. Non potevo rischiare che lo vedessero.

Tornai in camera e, buttandomi sul letto, presi il cellulare decisa a far capire a Luke che si era bevuto il cervello.

A: Luke
Ma sei impazzito o cosa?

La sua risposta non si fece attendere, infatti rispose quasi subito.

Da: Luke
Di che parli?

A: Luke
Non fare finta di non saperlo.

Da: Luke
Davvero non lo so.

A: Luke
Mi hai fatto un succhiotto sul collo. Qualche scusante?

Da: Luke
Beh. Sei mia. E poi non sembrava che non ti piacesse.

A: Luke
Non ho detto che non mi è piaciuto.. ma cosa cazzo dico? Ti ho detto che mi va bene quella storia di quello stupido armadietto ma a certe cose ho detto NO.

Da: Luke
Queste "certe cose" non me le hai dette però.

A: Luke
Si capiscono Luke.

Da: Luke
Dai piccola, scusa, ma dio stavamo cosi bene prima, non fare così con me ora.

A: Luke
Non sto facendo niente. Perfettamente niente.

Da: Luke
Mh.. cos'è piccola? Hai il ciclo? Sembri molto ma molto bipolare ora.

Spalancai gli occhi.

A: Luke
No! Non ho il ciclo. Smettila, mi stai facendo già ricredere.

Da: Luke
Okay la smetto, mi dispiace.

A: Luke
Okay.

Da: Luke
Ti va di vederci stasera?

A: Luke
Dipende, cosa vuoi fare?

Da: Luke
Passare un po' di tempo con te, conoscerti meglio.

A: Luke
Va bene, i miei stasera non ci sono, puoi venire da me se vuoi.

Da: Luke
Mhh perfetto, sarò li alle 21 va bene?

A: Luke
Perfetto. A dopo. :)

Da: Luke
A dopo piccola. x

Mi alzai dal letto andando nuovamente in bagno per fare una doccia veloce, che poi non fu veloce dato che quando mi decisi ad uscire era passata circa un'oretta.
Uscii guardandomi allo specchio, ed una volta asciutta decisi di prendere il mio diario. Un vecchio ed impolverato quaderno che non uso da non so quanto tempo, avevo bisogno di parlare con qualcuno, ma non avevo nessuno con cui farlo.

Caro diario,
è da molto che non scrivo niente ma, sono successe diverse cose e non posso tenermi tutto dentro, e di certo non posso parlarne con i miei genitori, sono troppo possessivi per sapere di questa storia.
Insomma, ho sempre avuto una bassa autostima, non mi sono mai piaciuta per niente, ma forse in questi utlimi giorni iniziai ad avere un pensiero diverso di me stessa. Forse perché essere in una nuova città, in una nuova scuola, non mi faceva avere più la vecchia reputazione, li ero conosciuta da tutti come "la sfigata della città." Mentre qui non mi conosce nessuno.
O forse le attenzioni di Luke. Si Luke, ho conosciuto qui questo ragazzo, e forse devo smetterla di pensare a lui, ma so solo che non c'è mai stato nessuno che mi abbia fatto sorridere come fa lui. Si, le sue attenzioni sicuramente c'entrano qualcosa.
Ma anche se tutto è partito da quello stupido armadietto, cosa ci trova lui in me?
Ho capito benissimo che tipo di ragazzo è, il solito ragazzo popolare che si è fatto tutta la scuola, una specie di.. puttaniere forse? Anche se lui non lo è. Luke è, si è stronzo ma.. sa essere dolce, carino, e credo che sappia ascoltare. I suoi occhi sembrano farti affogare nel mare, sono stupendi, come anche i suoi capelli, che sono quasi sempre tirati su dal gel, e messi perfettamente, credo che ci perdi parecchio tempo la mattina. Poi il suo fisico, che dalle magliette che indossa non è molto nascosto. Dio tutto di lui è stupendo.
Lui è stupendo.
Poi le sue labbra, con quell'anellino nero che lo fanno sembrare ancora di più un cattivo ragazzo, sono perfette, troppo, troppo perfette.
Prima mi ha baciato, quando mi ha riaccompagnato a casa, sempre se quella specie di bacio possa essere considerato tale.
Vorrei chiedergli il perché lo abbia fatto, ma vorrei anche provare io a fare qualcosa. Ad esempio baciarlo di nuovo..
Dio devo smetterla di pensare a lui in questo modo.
E se forse.. lui stesse davvero inziando a piacermi?

Chiusi il diario, no non era possibile.
Andai di nuovo davanti allo specchio e guardandomi mi venne un'idea. Appena sarebbe arrivato a casa, avrebbe trovato una persona diversa, sta volta sarò io a provocarlo, e vedremo come starà lui dall'altra parte.

438 || Luke Hemmings.Where stories live. Discover now