Capitolo 9

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"Bry cosa state facendo?"
Mi staccai subito dalle labbra del ragazzo allontanandomi da lui appena sentii la voce di Alice che era ancora vicino alla porta cercando di capire cosa io e Luke stessimo facendo.
Beh era solo una bambina, cosa poteva saperne.
Aprii la bocca cercando di dire qualcosa ma la richiusi subito non sapendo cosa dire e maledicendomi mentalmente.

Perché non ho chiuso la porta a chiave?

"Allora?" La piccola salì sul letto venendo a mettersi vicino a noi.
Dirle la verità o meno? Cosa dovevo fare?
"Beh tesoro vedi.."cercai di trovare le parole giuste.
"Ci stavamo baciando." Si intromise Luke facendo spallucce.

Grande tatto il ragazzo eh.

Gli diedi uno schiaffetto sul braccio mordicchiandomi il labbro.
"Ohw. Voglio anche ioo!"
"Tu sei ancora piccola tesoro."
"Si e poi, tu devi farlo con il tuo fidanzatino." Ridacchiò Luke.
"Bry lui è il tuo fidanzato?" Alice indicò il ragazzo con il suo piccolo dito ed io quasi ingozzai con la mia stessa saliva.
"No." "Si." Dicemmo io e Luke all'unisono.
Mi girai di scatto verso di lui.
Cosa aveva appena detto?

Ha detto che sei la sua ragazza stupida!

Arrossii di scatto e tornai a guardare Alice.
"Io e Luke ci stiamo conoscendo."
"Però lui ti piace.."
Arrossii maggiormente girando la testa verso il ragazzo.
"... e a lui piaci tu." Continuó alzandonsi in piedi sul letto e battendo la mani.
Io e Luke ridacchiammo e dopo poco sentii le sue mani nuovamente sui miei fianchi e il suo respiro sempre piu vicino all'orecchio.
"La bambina ha ragione. Si mi piaci." Lasciò un piccolo bacio per poi staccarsi e rivolgersi alla piccola lasciandomi con occhi spalancati.
"Allora piccolina ti va di fare un gioco?" Le chiese.
"Siii! Che gioco?"
Luke la prese in braccio iniziando a correre facendole fare l'aereoplanino mentre lei scoppiò a ridere cosi come me.
Appena la mise giù con i piedi a terra si abbasso alla sua altezza e le spostò i capelli dal viso, erano cosi carini che sorrisi instintivamente.
"Allora tesoro, io e tua sorella vorremmo stare un po' da soli, ti va di andare a vedere i cartoni alla TV?"
"Sii! Cartonii!" Uscì dalla camera correndo per poi scendere le scale facendomi ridere più forte.

Luke ridacchiò avvicinandosi alla porta.
"Forse sta volta dovremmo chiuderla a chiave." Fece ciò che aveva appena finito di dire buttandosi nuovamente sul letto.
"Oh e perché?" lo guardai passando lentamente una mano sul suo petto.
"Perché devo fare questo.." si interruppe tirandomi a cavalcioni sul suo corpo per poi premere le sue labbra sulle mie.
Mossi lentamente le mie labbra continuando ad accarezzare il suo petto mentre lui portò le mani sui miei fianchi stringendoli appena gli tirai il labbro.

"Luke.." mi allontanai. "Quindi per te siamo.."
"Tu sei la mia ragazza." Mi tirò nuovamente verso di se mordendomi la punta del naso. "Mia e basta." Mi guardò negli occhi.
Ero la sua ragazza.
Attaccai subito le nostre labbra facendole muovere velocemente l'una contro l'altra.
Schiusi le mie facendosi che la sua lingua prendesse possesso della mia bocca e, facendole sfiorare tra di loro, mi spinse sotto il suo corpo bloccandomi i polsi sopra la testa.

Scese lentamente verso il mio collo lasciando una scia di baci umidi alternati a piccoli morsi quando poi si fermò ad un punto preciso sotto l'orecchio cominciando a succhiare.
Mi feci scappare un gemito e sentii il ragazzo sopra di me ghignare.
"Mia e basta." Passò la lingua sul marchio che mi aveva appena lasciato facendomi rabbrividire.
Morsi il labbro inferiore per poi tirarlo con i denti facendogli stringere la presa nei miei polsi.
"Smettila di morderti quel fottuto labbro. Non sai cosa mi fai."
"Fammi vedere allora cosa ti faccio." Sussurrai.
Da dove era uscito quel coraggio? Boh.
Luke prese una delle mie gambe avvolgendosele attorno al bacino spingendomi più vicino a lui. Buttai la testa indietro quando si tirò un po' indietro per poi spingere nuovamente verso di me.
"Ecco cosa mi fai."
Arrossii e lui fece un sorriso malizioso, le sue pupille si erano allargate e questo non prometteva niente di buono.
Spinse di nuovo contro di me ed entrambi ci facemmo scappare un piccolo gemito.
Dio quanto lo voglio.
Ma cosa sto dicendo? No io non voglio questo, io non sono così.
Non so dove trovai le forze ne come feci a farcela, ma riuscii a spingerlo via da me per il petto.
"No Luke, basta."
"Ma come basta? Il tuo corpo mi sta chiamando, mi vuoi tanto quanto ti voglio io."
"Smettila! Ti avevo detto che non avrei corso con te!"
"Oh piccola ti devo ricordare chi detta le regole qui?"
"No seguo nessuna regola!"
"Tu sei mia. Mettitelo in testa. E le mie persone fanno ciò che dico io. Intesi?"
Mi si avvicinò pericolosamente facendomi allontanare fino a scontrarmi con la testiera del letto.
Lui ridacchiò.
"Vattene." Sussurrai.
"C'è una punizione per le ragazze come te lo sai?"
"Non mi interessa! Tu sei malato se credi che per quello stupido armadietto io segui tutte le tue regole! È la mia vita questa, nessuno deve controllarla! Ora ho detro va via."
"La tua vita eh?"
"Vattene da questa casa Luke!" Lo interruppi.
Lui ridacchiò per poi aprire la porta e scendere le scale.
Dopo poco sentii la porta di casa sbattere e sprofondai nel mio cuscino.
Da sola con le mie lacrime. Di nuovo.

Rimasi lì immobile non so quanto tempo, saranno sicuramente passate più di tre ore.
Presi il cellulare vedendo che era quasi mezzanotte.
Subito lo posai, non avevo nessun messaggio ma due secondi dopo sentii un Bip.
Rimasi scioccata da ciò che lessi.

Da: Luke
Buonanotte piccola, scusami per come sono stato prima. Non devo controllarti, hai ragione, la vita è tua e devi viverla tu, ma nonostante questo, io continuo a volerti nella mia di vita, quindi domani mi aspetto di trovarti fuori la scuola alle 8 in punto. Voglio stare un po' di tempo con la mia ragazza.
Tuo, Luke. x

438 || Luke Hemmings.Where stories live. Discover now