Capitolo 11

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CAPITOLO ROSSO, CHI NON VUOLE LEGGERE DETERMINATE SCENE PUÒ INIZIARE LA LETTURA DAL *

Ero innamorata.
Ero innamorata di un ragazzo biondo, alto, con gli occhi azzurri ed un piercing al labbro.
Ero innamorata di un ragazzo che conoscevo appena, ma che mi sembrava di conoscere da sempre.
Ero innamorata di un ragazzo che mi trattava come una principessa.
Ero innamorata di un ragazzo perfetto.
Ero innamorata di Luke Hemmings.

Luke mi baciò ancora tirandomi sempre piu vicina a lui. Feci un piccolo salto legando le gambe al suo bacino e le braccia attorno al suo collo.
Le nostre labbra si muovevano perfettamente, in sincronia, le une con le altre, e non so quanto tempo restammo a baciarci in quella posizione.
Mi avvicinai ancora di più a lui fino a sentire il piccolo rigonfiamento proveniente dai suoi pantaloni. Arrossii all'istante e mi allontanai di poco da lui.
Ricordai ciò che mi aveva detto:
Ho bisogno di sentire le tue mani su di me.
E se lo facessi? Gli piacerebbe?
Sono troppo inesperta, non ho neanche idea di come farlo bene.
Portai una mano sul suo petto facendola scendere lentamente.
Lui mi guardò, senza mai staccare dai miei occhi i suoi, che diventavano sempre più scuri per l'eccitazione.
Arrivai all'elastico dei suoi boxer che tirai con le mie piccole dita inesperte provocando uno schiocco.
"Cosa vuoi fare?" Si morse il labbro continuando a guardarmi.
"Quello che vuoi tu." Sfiorai il tessuto con le dita.
"E cosa voglio io?"
"Hai detto tu che volevi sentire le mie mani..." misi una mano a coppa sui boxer facendogli stringere la presa dei denti sul suo labbro. "...su di te."
"Dio piccola fallo."
Ridacchiai ed abbassai la stoffa di poco facendo sbattere la sua lunghezza, ormai eretta, contro il suo stomaco. Ci passai lentamente le dita ed appena arrivai alla sua punta lo sentii lasciare un sospiro, quasi di sollievo credo.
Avvolsi la mia mano attorno la sua lunghezza stringendola, senza mai staccare i miei occhi dai suoi, cosi come faceva lui.
Iniziai a pompare lentamente e un piccolo gemito uscì dalle sue labbra carnose e perfette. Avevo cosi tanta voglia di baciarlo.
"Più veloce piccola." Mi pregó passandosi la lingua sulle labbra continuando a guardarmi.
Decisi di non dargli fastidio iniziando a muovere la mano pompandolo più velocemente.
"Dio così." Gemette portando la testa indietro.
Mossi ancora la mano, sempre più velocemente alternando movimento con il pollice sulla punta. Gemiti incontrollati iniziarono ad uscire dalle sue labbra, e tutto questo era fottutamente eccitante. Per fortuna che eravamo in acqua.
Continuò a gemere fino a che non iniziò a spingere il bacino verso la mia mano.
"Piccola sto per venire. Cazzo!" Mosse più velocemente il bacino così come anche io mossi la mia mano su di lui facendosi che si liberessa con un gemito rumoroso seguito dal mio nome.
"Dio sei stata fantastica." Si morse il labbro riprendendo a guardarmi negli occhi.
"Era-era la prima volta che facevo una cosa del genere."
"Meglio così." Si rialzò i boxer aggiustandosi. "Così sei tutta mia, tutta, tutta mia." Premette le labbra sulle mie.

*

Restammo in acqua per parecchio tempo, ed appena decidemmo di uscire iniziai a sentire un po' di freddo. Luke se ne accorse porgendomi un asciugamano che subito mi avvolsi attorno al corpo.
"Appena ti asciughi ti porto a casa. Non voglio che i tuoi si preoccupino." Si asciugò anche lui.
Sorrisi alle sue parole, era così carino quando voleva.

Dopo una mezz'oretta circa eravamo di nuovo in macchina.
Luke mise in moto e partì.
"Grazie." Sussurrai girando la testa verso di lui.
"Di cosa?"
"Per oggi."
"Non devi ringraziarmi."
"Devo invece. Sono stata benissimo, davvero."
"Mi fa piacere." Sorrise. "Ce ne saranno altre di giornate così se lo vorrai."
Annuii subito e lo sentii ridacchiare.
"Sei diverso da quello che pensavo."
"Perché come mi pensavi?"
"Non so... un puttaniere forse, che va con tutte le ragazze della scuola, quello che deve comandare tutti, che di certo non fa delle sorprese come queste alle ragazze."
Lui ridacchiò inarcando le sopracciglia. "Invece, come sono?"
"Invece sai essere un ragazzo dolcissimo, solare, divertente, sai far felice una ragazza, sei un ragazzo perfetto." Giocai con le dita tirandomi il labbro. "E mi piaci, tanto."
"Mi piaci anche tu." Girò la testa verso di me per poi girarla nuovamente verso la strada e parcheggiare fuori casa mia, non mi sembrava di essere già arrivati.
Mi sporsi verso di lui premendo le mie labbra contro le sue in un lungo bacio a stampo.
"Ti mando un messaggio." Sorrisi uscendo dalla macchina.
"Va bene piccola, ci sentiamo dopo." Sorride ripartendo.
Mi avvicinai alla porta di ingresso guardando la sua macchina andare via e sorrisi a me stessa.
Ero davvero cotta.

Bussai alla porta ma nessuno mi aprì.
Speriamo di avere le chiavi. Pensai.
Per fortuna, dopo aver controllato nello zaino trovai le chiavi ad aprii la porta.
Buttai lo zaino a terra e le chiavi nel porta oggetti su di uno scaffale dopo aver richiuso la porta dietro di me.
Andai in cucina e notai un biglietto.

Tesoro,
Io e tuo padre non ci saremo per tutta la giornata di oggi, torneremo dopodomani mattina o pomeriggio.
Tua sorella è da una compagna della sua classe, la mamma si è offerta di tenerla con se finché non siamo di ritorno. Ho lasciato dei soldi per te sullo scaffale anche se nel frigo c'è del cibo.
Mi raccomando fai attenzione e non organizzare niente senza dircelo!
Ti voglio bene, mamma.

Che bello, casa da sola per due giorni.
Salii in camera mia buttandomi sul letto ed accendendo lo stereo con la musica. Inziai a canticchiare qualcosa, non capivo neanche che canzone fosse, in testa avevo solo il ragazzo più bello che avessi mai conosciuto. Mi alzai di scatto ricordandomi di avergli promesso di scrivergli e, all'istante, presi il cellulare compondendo il suo numero.

A: Luke
Casa sano e salvo?

Da: Luke
Si, tutto bene. x

A: Luke
Bene. :)

Da: Luke
Che stai facendo?

A: Luke
Mi sto annoiando.

Da: Luke
Come mai?

A: Luke
I miei non ci sono per due giorni, e neanche mia sorella.

Da: Luke
Bene, verrò a farti compagnia, aspettami, massimo mezz'ora e sono da te.

Sorrisi al suo messaggio e a pensare a quanto stia diventando importante per me.
Non avrei mai creduto che venire a vivere a Sydney mi avrebbe portato a perdere la testa per un ragazzo come lui, ma ora come ora non cambierei niente di niente.

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⏰ Last updated: Jul 12, 2017 ⏰

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438 || Luke Hemmings.Where stories live. Discover now