capitolo quattro;

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Lydia's POV

Stiles cercò di riprendersi velocemente, poi abbassò il finestrino e mi fissò con uno sguardo che non lasciava trapelare alcuna emozione. Io feci finta di non aver notato i suoi occhi arrossati e gonfi. Inspirai profondamente per poi parlare: "Credo che questo sia tuo..."

Gli porsi il diario sopra il finestrino e attesi che lo prendesse. Lui mi fissò impassibile, per poi afferrarlo e buttarlo sul sedile posteriore.

Si schiarì la gola, distogliendo lo sguardo, per poi dire: "Grazie."

Accennai un sorriso, sentendomi in imbarazzo per la paura che lui scoprisse che o l'avevo letto.

"Beh... allora ciao!" esultai, continuando a sorridere come una deficiente.

Mi voltai per incamminarmi verso casa. Ci avrei messo circa mezz'ora essendo che ero venuta qui con Isaac e gli altri e non volevo disturbare mia madre, che di sicuro era già in pigiama, e probabilmente stava anche dormendo.
Arrivata cancello della scuola però, sentii un'auto fermarsi poco dietro di me. Sapevo chi era, ma prima che io riuscissi a voltarmi lui parlò.

"Sei a piedi." osservò.

Mi voltai verso di lui completamente per inquadrarlo.

"Si.." risposi, continuando a guardarlo.

"Salta su." quasi ordinò.

Spalancai gli occhi per la sorpresa e lo guardai stupita.

Lui accennò un sorriso sghembo, il primo che gli vidi fare dopo molto, molto tempo.

"Ti accompagno io." parlò di nuovo e mantenne il suo sorriso  genuino.

Ricambiai e camminai verso il lato del passeggero con passo indeciso. Aprii la portiera e salii in macchina.  Stiles mise in moto l'auto e, senza smettere di sorridere, partimmo.

Bring him back » [stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora