Lydia's POV
Aprii di scatto gli occhi a causa delle grida di mia madre. Mi guardai in torno e sentii i suoi passi sulle scale avvicinarsi sempre di più e qualche secondo dopo la vidi varcare la soglia della mia camera.
«Tesoro, ti senti male?» domandò.
La guardai confusa, ancora mezza assonnata per poi fare cenno di no con la testa.
«Allora come mai non sei in piedi? Sono le otto meno un quarto!»
Spalancai di colpo gli occhi e balzai giù dal letto. Non prima però di aver lottato con le lenzuola viola aggrovigliate intorno al mio corpo... Che portava gli stessi vestiti di ieri sera.
Dopo che Stiles mi aveva accompagnata, avevo bevuto un bicchiere di acqua per poi buttarmi a letto vestita, ero stanchissima.
Quello che non riuscivo a spiegarmi però era come mai la sveglia non è suonata. Guardai il mio comodino convinta di trovarci il mio cellulare, ma non c'era. Continuai a pensare a dove avrei potuto lasciarlo e, allora, mi venne in mente. Sul sedile in macchina di Stiles.
Mi lavai e mi cambiai in tutta fretta. Ovviamente non feci in tempo a truccarmi, così rassegnata, presi al volo la mia borsa e le chiavi dell'auto ed uscii di casa.
Arrivai nel parcheggio alle sette e cinquantasette, mi sbrigai a parcheggiare in uno dei pochi posti liberi e feci una corsa fino ad arrivare dentro la scuola, rischiando di scivolare sul pavimento. Arrivai in classe proprio nel momento in cui il professore di filosofia stava chiudendo la porta.
«Chiedo scusa.» dissi, Mr. Clark fece un cenno di assenso col capo e mi mandò a sedere.
Mi guardai in giro e vidi Stiles, con lo sguardo puntato su di me, ma mi costrinsi a distoglierlo e a sedermi al mio solito posto. Allison mi guardò come per chiedermi cos'era successo, ma io feci un cenno con la testa e la ignorai.
Alla fine della terza ora, arrivòa l'intervallo. Mi voltai verso Allison che stava per parlare, ma si bloccò mentre fissava qualcosa o qualcuno poco più in alto delle mie spalle. Seguii lo sguardo della mia migliore amica. Mi voltai e mi ritrovai di fronte a Stiles Stilinski.
«Hei... Ciao Stiles.» lo salutai imbarazzata e, se devo essere sincera, anche un po' sorpresa del fatto che fosse qui.
«Ciao... Come mai hai fatto tardi oggi?» chiese, acennando un sorriso beffardo.
«Credo di aver dimenticato il cellulare nella tua jeep, ieri sera, quindi non ho avuto modo di sentire la sveglia...» risposi, poi sentii Allison schiarirsi la gola. Io e Stiles dirigemmo i nostri sguardi a lei che ci guardava confusa e sorpresa.
«Beh adesso devo fare delle cose... Ma alla fine delle lezioni mi trovi nel parcheggio..»
Lo guardai confusa.
«Così ti restituisco il cellulare.» aggiunse, vedendo la mia espressione.
«Oh, certo. Grazie Stiles!» esultai.
Lui fece un cenno col capo ed uscì dall'aula.
«E quello cos'era?» la voce di Allison mi ricordò che pure lei aveva assistito a tutto, e sapevo benissimo che non potevo evitare di darle delle spiegazioni.
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Bring him back » [stydia]
Fiksi Remaja«A volte non devi semplicemente dimenticare. Devi far entrare il dolore, farlo scorrere nelle vene, fare in modo che bruci così tanto da farti rinascere dalle tue ceneri.» L'obbiettivo di Lydia Martin è proprio questo: far rinascere Stiles, devastat...