Lydia's POVFacevo sempre più fatica a lottare contro le invitanti braccia di Morfeo. Guardai l'ora sull'orologio al polso di Stiles e vidi che mancavano altri soli cinque minuti.
"Bene ragazzi, prima di lasciarvi andare, ho un lavoro a coppie da assegnarvi. Non avendo avuto il tempo di scegliere le coppie, svolgerete il vostro lavoro con il vostro vicino di banco." Mr. Steele ci scrutò uno ad uno per poi proseguire: "Vi assegnerò un artista protagonista del Rinascimento Europeo e voi dovrete realizzare una presentazione con vita e minimo due opere di quest'ultimo. Tutto chiaro?"
Annuimmo quasi tutti all'unisono e rivolsi il mio sguardo a Stiles, ritrovandomi i suoi occhi già addosso con l'ombra di un sorriso sulle labbra.
Al suono della campanella misi nella borsa le mie cose con tutta la calma e la svogliatezza del mondo. Sentivo il mio corpo lamentarsi per ogni movimento che gli facevo fare. Sospirai, rassegnata al fatto che dovevo restare sveglia almeno fino alla fine delle lezioni, e mi alzai dalla sedia.
"Qualcuno ha fatto le ore piccole stanotte."
Ero talmente rincoglionita, che non mi accorsi di Stiles ancora seduto accanto a me, pensavo fossero usciti tutti dall'aula.
Lo guardai e accennai un sorriso stanco per poi rispondergli: "Non ho dormito affatto, ho passato tutta la notte a leggere."
"Beh spero che qualsiasi libro tu abbia letto ne sia valsa la pena... Sei uno straccio." disse Stiles, con un ghigno che avrei volentieri preso a schiaffi, se non fosse stato così carino.
"Grazie Stiles, veramente. Avevo proprio bisogno di qualcuno che me lo ricordasse."
"Quando vuoi, tesoro."
Ci immobilizzammo entrambi, io in preda allo stupore, Stiles per l'imbarazzo.
Qualche secondo dopo cercai di smorzare la tensione, chiedendogli quando avremmo potuto iniziare il lavoro assegnatoci dalla professoressa Steele.
"Per oggi direi di tornare a casa, tu sei troppo stanca e pure io ho fatto le ore piccole stanotte, abbiamo bisogno di riposare." propose, guardandomi negli occhi per cercare una mia conferma.
Io annuii e gli rivolsi un sorriso.
"Magari intanto penso da dove potremmo iniziare ti faccio sapere." dissi.
"Per me va bene, tu sei sempre stata brava in questo genere di cose..." affermò, passandosi una mano tra i capelli che avevano sicuramente bisogno di un taglio, ma quell'aria sbarazzina che essi donavano al suo aspetto ne valeva davvero la pena.
Scossi la testa come per riprendermi dai pensieri sul suo aspetto fisico per poi guardarlo interrogativa: "Che genere di cose?"
"Beh organizzare lo studio... Alle elementari bacchettavi sempre tutti al riguardo. Certe volte mi chiedevo se avessimo davvero la stessa età. Pensavo che saresti dovuta essere molte classi più avanti." affermò, mentre ricordava quei tempi.
Io ridacchiai e gli tirai un pugno giocoso sulla spalla.
"Hei questo mio disturbo ossessivo-compulsivo ci farà guadagnare un ottimo voto alla presentazione!" lo canzonai, fingendomi offesa.
Lui alzò le mani in aria come per arrendersi.
"Se lo dici tu, non oso obbiettare!"
Restanmo in quell'aula senza accorgerci del tempo ma, quando un gruppo di ragazzi che avrebbero utilizzato l'aula l'ora successiva entrarono in classe, realizzai che avevamo altre lezioni a cui partecipare.
"Caspita saremo in ritardo!" quasi strillai, mettendomi la borsa in spalla.
Feci per andarmene, ma prima chiesi a Stiles che lezione avrebbe avuto.
"Letteratura avanzata e penso pure tu."
Annuii sorridendo e lo seguii fuori dall'aula.
———
Ciao a tutti!
Mi scuso enormemente per il tempo passato senza aggiornare, ma purtroppo non riesco a scrivere bene se non ho l'ispirazione.
Spero che vi farà comunque piacere seguire la storia. Vi voglio bene e grazie per il supporto! 💗
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Bring him back » [stydia]
Teen Fiction«A volte non devi semplicemente dimenticare. Devi far entrare il dolore, farlo scorrere nelle vene, fare in modo che bruci così tanto da farti rinascere dalle tue ceneri.» L'obbiettivo di Lydia Martin è proprio questo: far rinascere Stiles, devastat...