Alice, si mi chiamo così. Ho 15 anni e vengo dall'Italia. E' assurdo, ma qui in famiglia parliamo solo inglese. Infatti so più l'inglese che l'italiano. Che poi, famiglia, non si può dire. Mia madre morì quando io avevo appena 11 anni, mio padre era già sposato con una più piccola di lui che lo voleva solo per i soldi, non ho fratelli e l'unica famiglia che mi è rimasta è mia zia. Le ultime parole di mia mamma per mia zia furono: "stai attenta a lei, prenditene cura". Comunque io ho un carattere del cazzo. Andrò a Brooklyn domani, quindi domani conosceranno l'Alice, quella dal nome dolce ma dal carattere di merda. Con me verranno le mie due amiche, Gretel e Marie, entrambe con il nome che fa sembrare delle ragazze sensibili, ma sono tutt'altro. Partirò con mia zia e loro con le loro famiglie. Dunque, ho avuto una vita di merda e l'unico genitore per me è sempre stata mia madre. Mio padre andava sempre in discoteca nonostante la sua età e tradiva sempre mia mamma. Purtroppo io non sono come lei, dolce e paziente. Io sono il contrario, o almeno lo son diventata. Ho scoperto questo mio lato a 13 anni: il lato stronzo, antipatico, impaziente e coraggioso. Mi sono innamorata di un ragazzo una volta, si chiama Luke, ma mi ha fatto prima innamorare, e poi mi ha lasciata, stronzo. Infatti il mio cuore adesso è chiuso in una scatola e sepolto a 3000 m sotto terra. So che non ve ne fotte della mia delusione di vita. Ormai la moda di oggi è tagliarsi le vene, buttarsi dai palazzi, fare giochi stupidi, tentare il suicidio... io l'unica cosa che faccio quando sto male è andare in posto più alto possibile e isolato, e urlare. Urlare con la conseguenza di tornare a casa senza voce. Non sai cosa vuol dire essere triste fino a quando non succede qualcosa che ti motiva ad esserlo. Adesso mi sento meglio, cambio Paese, mi trasferisco a New York, precisamente Brooklyn, e inizio una nuova vita. E' inutile parlare inglese e stare in Italia, e oltre questo voglio lasciare il mio passato alle spalle, questo Paese mi da troppe sofferenze. Frequenterò una nuova scuola, dove dovrò cercare di non farmi sospendere o addirittura espellere, e mi farò altri amici. Almeno quel che spero.
Ed ecco tutto, questa è la mia vita.
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Sono Matt, già. Frequento il quarto anno al liceo e tutti hanno paura di me. Sinceramente è vero, sono un emerito stronzo bullo. Intanto alle persone piace, e se piace alle persone piace anche a me. Voglio attenzioni e le ottengo. Basta un piccolo sguardo e le ragazze cadono ai miei piedi. Non mi sono mai innamorato, penso che l'amore rende deboli. Io uso le ragazze, non sono un tipo che si innamora e fa cose romantiche. Io odio il romanticismo. I miei genitori sono separati, vivo con mio padre e mia madre mi vieta di vedere i miei fratellini. Per colpa o grazie a loro ho questi atteggiamenti. Ho tanti amici e pochi nemici. Mio padre è sposato con un'altra, secondo me troia, che prenderà tutte le sue proprietà da grande. Non so come faccia mio padre a starle vicino, è così brutta, e troia. Oh, l'ho già detto. Va beh ho una bellissima vita, secondo me. E comunque, mi secco a raccontarvi tutto tutto... non ve ne fotte alla fine.
E niente, just me, Matt Garris.
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||Innamorata del bullo della scuola|| ;Wattys2018;
Teen FictionAlice, la ragazza italiana che ha avuto un brutto passato alle spalle, decide di trasferirsi insieme alla zia a New York. Frequenterà il secondo anno di liceo, dove si scontrerà con Matt, il bullo della scuola. Una ragazza così coraggiosa e testarda...