Cambio di ruoli

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P.O.V. di Eren
Ho sentito il leggero ronzio dei propulsori che entravano in velocità WARP. Pensavo a Mikasa e agli altri, a come fossero confusi, arrabbiati, tristi, disperati. La maggior parte delle persone nel retro del trasporto non le conoscevo, ma pensavo anche a loro. In un certo senso ci è andata veramente bene: mia madre, i genitori di Armin, le famiglie di tutti si sono salvate per qualche miracolo. In pratica, ci è andata di lusso. Appena arrivati su Mercurio avrei aiutato personalmente tutti i miei amici a riunirsi ai parenti. Abbiamo pensato io ed Armin la disposizione dei moduli abitativi di tutti loro tanto tempo fa, quando eravamo appena diventati ufficiali e non sapevamo della "ritirata" degli Ardeniani. Staranno tutti vicini, potranno farsi compagnia a vicenda. Con loro ci sono anche mia madre e la famiglia di Armin. Loro sapevano del nostro lavoro, del nostro vero lavoro, e si fidavano, anche se la paura di perderci era palese nei loro occhi. Ci mancheranno,  mi mancheranno: mi mancherà Annie che va nel panico quando parla con Armin, mi mancherà Sasha che fa scenate ovunque ci sia del cibo e mi mancherà Connie che la rimprovera. Mi mancherà Ymir che fa la dura con chiunque ci provi con Historia ma che in fondo è una ragazza per bene (come dice sempre la biondina). Mi mancherà passare il tempo con Mikasa (e credo mancherà anche ad Armin), i picnic, le serate studio dove poi non studiamo mai, i confronti dei test per vedere chi ha fatto meglio. Mi mancherà la persona più simile ad una famiglia dopo mia madre. Se solo tutte queste cose non fossero accadute, io...
"Eren? Eren? Ci sei? Siamo in chiamata con il Comandante Maggiore Rivaille!"
"Eh, cosa? Ah si, comandante. Ci scusi se non siamo venuti di persona ma dobbiamo controllare un trasporto pieno di ragazzi con solo una coppia di adulti, non volevamo lasciarli da soli. La prego di porgere le nostre scuse anche alla sua squadra, signore."
"Non c'è ne sarà bisogno, ragazzino..."
"Cosa intende, signore?"
Fece un profondo respiro
"Io... non sono più Comandante Maggiore"
"Come? Cosa è successo signore?" chiese Armin sconvolto.
"Non lo sono più perché mi hanno promosso. L'ammiraglio Erwin Smith... è morto. Si trovava a Nuova Delhi per un convegno internazionale sulla possibilità di creare miniere sulla Luna quando gli Ardeniani hanno colpito. Pare che alcune capitali e città molto popolose della Terra siano state prese di mira da Menti con il cannone  già carico. Arrivano e fanno subito fuoco, eliminando la maggior parte della città e della popolazione, salvo per chi trova un rifugio sottoterra. Nuova Delhi era tra queste. I soccorritori hanno setacciato tutta la rete metropolitana ma l'ammiraglio non è tra i sopravvissuti trovati. Il nuovo Ammiraglio ora è *sigh* Hanji Zoe, l'ex vice di Smith. Ha chiesto a me di diventare vice-Ammiraglio e, in tempi del genere, non potevo lasciare che ci fosse un ruolo così importante scoperto, cosi ho accettato. È qui che entrate in gioco voi: Jaeger, tu sarai il nuovo Comandante Maggiore della sezione di flotta del Nord America. Arlert, tu sarai il Primo Ufficiale della stessa sezione."
"Ma, signore, non sarebbe più opportuno dare le posizioni a membri della sua squadra?" chiesi.
"La mia squadra non... non esiste più. Sono stati uccisi con l'attacco di Berlino, stesso metodo di Nuova Delhi. Mi hanno servito a dovere ed hanno aiutato gli ufficiali del Nord America, voi compresi. Voglio che i miei ed i loro insegnamenti non vadano sprecati. Non vanificate l'impegno che ci hanno messo per farvi maturare, chiaro?"
Io ed Armin ci guardami per un secondo. Sapevamo che il Comandante fosse un tipo rigido, squadrato, sempre dedito al lavoro, ma la tristezza nei suoi occhi si vedeva. Loro erano i suoi compagni, in un certo senso la sua famiglia, forse si sentiva in colpa per aver mandato loro a rappresentare la sezione Nordamericana al colloquio con il rappresentante della flotta Europea. Le parole che aveva detto erano un incoraggiamento per noi ma anche per lui.
Rispondemmo all'unisono: "SIGNORSÌ SIGNORE!"
"Bene, questo è quello che volevo sentire. Ci rivedremo, passo e chiudo."
La videochiamata si interruppe. Nello stanzino delle comunicazioni eravamo rimasti soli. Ora ho 3 buoni motivi per combattere:
1- far vedere a quei bastardi alieni che con l'umanità non si scherza;
2- rendere fiera la squadra del Comandante, in modo che non siano morti invano;
3- la più importante, proteggere la mia famiglia ed i miei amici, a qualsiasi costo.

_arrivo alle Colonie Protettive Sotterranee di Mercurio, zona di scarico B, settore Xi, divisione 001_

P.O.V.di Mikasa
L'ipernave rimase in orbita mentre i trasporti uscivano dagli hangar, vidi dal mio "finestrino" il bagliore della luce del Sole. Non era vicinissimo al pianeta, però era decisamente più luminoso, e leggermente più grosso.le cinture ci tenevano saldati ai sedili  ma l'assenza di gravità faceva fluttuare i capelli. In poco tempo atterrammo, Eren ed Armin erano sempre con noi per evitare di farci perdere, ma la zona era stranamente poco affollata. Armin ci spiegò che le C.P.S. sono diffuse per una buona parte del sottosuolo di Mercurio (per quanto è possibile scavare): vi sono 23 settori, denominati con le lettere dell'alfabeto greco, divisi a loro volta in 250 divisioni. Questo posto è stato progettato per contenere fino al doppio della popolazione mondiale attuale, quindi circa 15 miliardi di persone. Ovviamente così tanta gente non c'è, ma serve per evitare che ci sia una soveappopolazione. Ci riunirono subito con le nostre famiglie, disperate perché preoccupate di averci perso. Mia madre era in lacrime, mio padre era esausto a forza di provare a calmarla. Armi ed Eren ci condussero alle nostre nuove "abitazioni": da fuori erano come camere d'albergo, tutte porte con una finestra che si distanziavano per circa 2 metri le une dalle altre. In totale le facciate di ogni casa saranno state lunghe si e no 4 metri e mezzo. I colori che predominano erano il bianco delle facciate ed il grigio molto chiaro della porta. Solo il grigio più scuro della "strada" era il colore più cupo della scena. Le case erano a schiera su entrambi i lati della strada. Scoprimmo che le nostre abitazioni erano tutte vicine: una per la mia famiglia e la madre di Eren, una per la famiglia di Armin, una per quella di Connie, una per Sasha, Annie e così via. Ymir stava con Historia e la sua famiglia visto che era orfana, Eren e Armin avevano pensato a tutto ed hanno mosso tutti i fili che potevano per darci questa sistemazione. Una volta entrata ho scoperto che la casa era a due piani, infatti al primo (quello con la porta) c'era una piccola cucina, un salotto con un televisore ed un bagno, oltre alle scale per scendere.
Si, scendere, il secondo piano era in realtà un piano interrato, con camere da letto separate ed un bagno dotato anche di doccia. E c'era anche il Wi-Fi. La libertà di movimento e l'arredamento con mobili veri e tutto il resto la rendevano accogliente, carina. Ci avrei passato le vacanze volentieri, se non fosse che l'unica scelta era vivere lì. Accendemmo la televisione. C'erano più di 700 canali in varie lingue, ma tutti stavano trasmettendo un comunicato delle Nazioni Unite. Qui, una donna alta con gli occhiali e con capelli castani legati in una coda di cavallo, vestita di tutto punto con una uniforme blu scuro e con diverse medaglie sul petto parlava di ciò che era successo, di cosa fosse questo luogo e tutto il resto. Trovammo la versione in inglese, parlata direttamente da lei (le altre erano doppiate da un interprete fuori campo che faceva lo stesso discorso in lingue differenti). Diceva di essere l'Ammiraglio Hanji Zoe dell' International Space Fleet e, dopo aver spiegato cos'era l'organizzazione, iniziò con i fatti avvenuti:
"Siamo stati attaccati da una specie aliena proveniente dal pianeta
Kepler 22b che loro chiamano "Arden" .
Questi Ardeniani hanno come obiettivo l'eliminazione della specie umana e l'occupazione della Terra e del Sistema Solare. Qui su Mercurio siete al sicuro, le Colonie sono ben difese e la Linea di difesa Solaris è attiva intorno a tutta l'orbita del pianeta intorno al Sole. Le persone che si trovano tuttora su Mercurio sono... meno della metà della popolazione terrestre, circa 3 miliardi. Purtroppo molte persone sono rimaste uccise nell'attacco simultaneo ma siamo sicuri che ci sono numerosi sopravvissuti nelle metropolitane e nei vari rifugi sotterranei che si possono trovare. Stiamo già effettuando le ricerche ma le risorse umane sono poche, pertanto offriamo la possibilità a chiunque di arruolarsi LIBERAMENTE nelle forze dell'ISF. La testimonianza di numerosi nostri tecnici ha riportato..."
Non ho più ascoltato la donna parlare e sono andata nella mia camera.
Non ci posso credere... più della metà del genere umano è stata... spazzata via... non... non è giusto! Che diritto hanno loro di cacciarci da casa nostra? Non ero triste ero... terribilmente incazzata. Basta, ho deciso cosa farò.

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