Appena uscita dall'aeroporto vado verso il parcheggio cercando con lo sguardo una BMW nera,mi avvicino alla macchina e salgo salutando Jonathan,lui e un mio amico,l'ho conosciuto due anni fa che venni qui, e un bravo ragazzo.
"Hola Jonathan"lo saluto.
"Ciao Jonathan""Hola Noe,y mucho que no nos vemos,¿cómo estás?"dice.
"Ciao Noe,e da un sacco che non ci vediamo,come stai?""Estoy bien gracias y usted?"gli chiedo.
"Sto bene grazie e tu?""Estoy bien,Noe,sin embargo,hay un problema,los chicos que tratan de nuevo,se pierde una gran cantidad se rompen,¿no crees que es hora de volver a ellos?"mi dice.
"Sto bene,però Noe c'è un problema, i ragazzi ti cercano ancora,gli manchi un sacco,sono distrutti,non credi che sia arrivato il momento di tornare da loro?""Tienes razón,me vedrá a ellos"dico.
"Hai ragione,tornerò da loro"Detto questo accende la macchina e partiamo,cantando a squarciagola mí corazón,oye niña e altre canzoni che passano in radio,arriviamo a casa sua, mi ospitera lui.
Scendo dalla macchina seguita da lui, prendo i bagagli e chiudo il cofano.
Arriviamo davanti alla porta e Jonathan estrae le chiavi dalla sua giacca e apre la porta,entra dentro e io lo seguo guardandomi intorno,non e cambiato niente....qui abbiamo passato momenti felici e non,qui ho conosciuto i ragazzi,i miei fratellini, così li chiamo io,mi mancano tantissimo.
Conoscendo la casa mi dirigo nella stanza degli ospiti,apro la porta ed entro dentro,metto i bagagli sul letto e inizio a sistemare i miei vestiti nell'armadio,finito di sistemare i vestiti mi sdraio sul letto,non faccio in tempo ad appoggiare la testa sul cuscino che cado nelle braccia di morfeo.