Capitolo 17

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"Dai Gaia, non ci posso credere tu ci sia ricascata.."

"Lo so, lo so, ma lui mi guardava con quegli occhi, le sue labbra erano lì così e....non ce l'ho fatta.."

"Io sono felice se tu sei felice, ma ti ripeto di stare attenta, ci sei stata male e neanche stavate insieme, figurati se un giorn-"

La interruppi.

"Non voglio pensarci, per adesso continuerò così, poi come va,va"

"Come vuoi, gli hai parlato di Christina?"

"No, non c'era tempo e non ci ho neanche pensato, secondo te dovrei?"

"Se ti interessa sentire ciò che ha da dirti lui a riguardo si, se no fai a meno e eviti magari una litigata.."

"Meglio che lascio stare per il momento, poi alla fine sarà stata una delle tante...comunque ora vado che mi devo preparare "

"Dove vai?"

"Ad un suo live"

"Ah ok, ti lascio allora e ci sentiamo domani..mi raccomando: non fare cazzate sta sera"

Attaccai il telefono ridendo di quella raccomandazione che mi fece Melissa.
Mi gettai sotto la doccia canticchiando la playlist di Sfera.
Uscii e ripassai velocemente la ceretta. Poi passai al trucco e, dopo un'oretta circa aver finito, scelsi l'outfit.

 Erano le 8 e mi resi conto che avevo una fame terribile,così mi feci un panino dato che non ebbi voglia di cucinare

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Erano le 8 e mi resi conto che avevo una fame terribile,così mi feci un panino dato che non ebbi voglia di cucinare.
Mi misi a controllare le notifiche sul cellulare, quando sulla schemata comparve una chiamata in arrivo da un numero sconosciuto: doveva essere Gionata, effettivamente erano già le 9.
Corsi a risistemarmi il rossetto, presi la borsa e scesi rapidamente, non volevo far tardare per colpa mia.
Fuori dal portone del condominio notai un mini van nero Mercedes; sicuramente erano loro.
Vidi un finestrino abbassarsi e Gionata mi fece la linguaccia, che io subito ricambiai ridendo.
Mi aprì la porta e mi sedetti di fianco a lui per poi presentarmi a tutti: c'era Charlie che già conoscevo e alcuni dei ragazzi che erano presenti sta mattina.
Il viaggio fu divertente: erano tutti molto simpatici e accoglienti, in più Gionata passò tutto il tragitto con la mano infilata sullo strappo dei miei pantaloni sopra la coscia accarezzandola, quindi il tutto era molto eccitante.
Arrivati, entrammo nel locale in cui doveva esibirsi e io seguii Gionata nel retro del palco per prepararsi.

"Sei agitato?"
Gli chiesi

"Nahh"

Si avvicinò a me e incrociò le sue mani dietro la mia schiena, per poi lasciarmi un bacio a stampo sulle labbra: quanto adoravo la sensazione che solo lui era riuscito a darmi fin ora.

Mi godetti tutto il concerto da dietro il backstage, canticchiando come una 13enne al suo primo concerto del suo idolo. Ero così felice per lui, era riuscito a guadagnarsi tutto questo da solo, senza l'aiuto di nessuno.

Il concerto finì e Gionata si scattò qualche foto con i fan, mentre io ero rimasta a parlare e ridere insieme ai suoi amici.
Infine ci raggiunse anche lui e venne ad abbracciarmi da dietro, lasciandomi un bacio sul collo. Io allungai il braccio per accarezzargli i capelli. Uno dei ragazzi là presenti ci guardò strano e ci chiese:

"Ma state insieme?"

Entrambi ci staccammo e ci guardammo negli occhi. Effettivamente, cosa eravamo noi due?
Ci conoscevamo da quasi un mese ormai, anche se 2/3 di esso li abbiamo passati a litigare, ma comunque non mi sentivo pronta a mettermi I insieme, sapevo molto poco ancora di lui.
Gionata rispose:

"Non ancora"

Il ragazzo continuò a guardarci storto, così Gionata mentre continuava a sbaciucchiarmi il collo chiese il perché.

"Beh, l'ultima ragazza che hai portato ad un tuo concerto era Chiara, e con lei ci sei stato insieme no? Oppure era una delle tante?"

Il ragazzo si mise a ridere. Compresi che disse ciò per darmi fastidio, ma io reagii in modo contrario da quello che si sarebbe aspettato: presi il mento di Gionata tra le mie dita e la attaccai alle mie labbra. Dopo questo breve ma intenso bacio, presi la parola:

"Beh non sarò la sua ragazza, ma sicuramente non sono una delle tante, che tu ci creda o no"

Il ragazzo si rimise a ridere, come se ciò che avessi appena detto fosse ridicolo.
Gionata si accorse che fra poco sarei sbroccata, così mi portò all'auto.

"Ma chi è quel testa di cazzo?"
Chiesi innervosita

"Lascia perdere... cambiando discorso sta sera vieni da me? Vediamo se riusciamo a passare più di due ore insieme senza litigare"

Grazie a lui misi da parte la rabbia e sorrisi.

"Vieni tu da me questa volta"

Annuì con la testa e mi baciò sulle labbra.

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