Six

2K 125 84
                                    

Uno starnuto interruppe il discorso di Perrie.

«Che schifo, copriti quando distribuisci i virus in giro tesoro.»

Zayn alzò gli occhi al cielo soffiandosi nuovamente il naso.

«E' tutta colpa vostra! Se non vi foste fermate per così tanto dentro quel negozio non saremo finiti in mezzo al diluvio.»

«Era un negozio Gucci! Come puoi non capire.»

Il ragazzo la fissò con serietà inquietante finché non sentì la gola irritare e tossì, provocando altri versi disgustosi di Perrie.

«Va bene, vado via prima di prendere la febbre. A domani tesoro, ti farò visita.»

Zayn fece un finto sorriso che tenne finché non si richiuse la porta. Subito dopo sbuffò, portandosi le coperte fino al mento.

Nate sistemò la cartella sul tavolo, aspettando che i corsi pomeridiani inizino. Poco prima era passato da Gigi, vedendo che la ragazza se la stava cavando con i compiti. La cosa che lo turbò però, erano le continue assenze sia da parte di Edwards e Malik; fatto sta che, pur passata una settimana, Gigi continuava a fare i compiti da sola a scuola. Sospirò scompigliandosi i capelli neri.

«Professore! Come mai qui così in anticipo?»

Amelie sorrise entrando in classe e posando la custodia con il violino accanto al muro infondo. Nate cercò di nascondere il suo sorriso, abbassando la testa per controllare alcuni fogli.

«Potrei farle la stessa domanda signorina Senders.»

«Sì. - Camminò lentamente, quasi in modo sensuale verso il ragazzo, sorridendo come una bambina. - Ma mi piace arrivare prima... Dato che siamo qui, chiacchieriamo?»

Si sedette sopra la cattedra e Nate la squadrò.

«Scendi, si parla seduti sulle sedie.»

Il sorriso della ragazza si spense un po' ma acconsentì, mentre l'insegnante dentro di sé si congratulava per la sua forza di volontà.

«Allora... cosa ti piace fare?» - chiese poggiando i gomiti sul banco.

Nate alzò un sopracciglio, sedendosi sul banco su cui la ragazza era poggiata.

«Sono un insegnante di musica, secondo te cosa mi piace?»

«Ah signor Handers non pensavo lei fosse così ovvio!»

L'interpellato arrossì, guardando da un'altra parte. Amelie si intenerì a quella scena.

«Che carino che sei!» - esclamò senza rendersene conto.

Subito dopo sgranò gli occhi, la stessa reazione che ebbe il professore.

«Cosa?»

Gigi uscì dall'aula tirando un lungo inspiro. Chiusa lì per due ore, era felice di sentire l'aria fresca di metà ottobre entrare dalle finestre e ravvivarla. Ancor di più quando notò Selena davanti a una di esse ad aspettarla.

«Di nuovo sola eh?»

La ragazza annuì massaggiandosi la spalla destra.

«Ho la testa che scoppia. Mi sento davvero molto stanca. Com'è andata oggi?»

Selena alzò le spalle con una smorfia. La settimana peggiore della sua vita se doveva descriverla in una sola frase. Ogni volta che parlava con Justin - urlandogli contro più che mai - per riavere indietro la sua biancheria, subito Clare si intrometteva facendo scenate che preoccupavano anche il ragazzo.

Dyslexia «zigi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora