Ten

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«Non è bellissima?» - chiese la signora Hadid, guardando la figlia con gli occhi lucidi.

Gigi sbatté la mano sulla fronte per la vergogna mentre Kendall sorrideva. Ebbe ragione la madre, in quanto mai nessuno a parte alle elementari aveva visto Gigi con una gonna. O con il trucco, o con un sorriso perenne sul viso pallido. Il vestitino nero e semplice, a spalle scoperte le stava benissimo.

«Quindi ha trovato lavoro?» - chiese la mora mentre l'amica tentava di infilarsi i tacchi.

«Oh sì, hanno assunto sia me che mio marito in un call center. Attenta quando chiami il numero verde. - Yolanda scoppiò a ridere divertita, ma Kendall non avendo capito fece finta di ridere un po' imbarazzata. - I tuoi invece come stanno?»

La ragazza scosse la testa un po' delusa.

«Mia madre adesso fa la donna delle pulizie in un hotel vicino il nostro quartiere mentre papà è entrato in pensione definitivamente.»

La signora sorrise accarezzando la schiena della ragazza.

«Tutto si risolve e tutto andrà per il meglio!»

La madre di Gigi iniziò a urlare felice in giro, spaventando le due ragazze. La figlia alla fine si prese le scarpe in mano e salutando lasciò la casa.

«Le metto in macchina, è meglio.»

Kendall annuì chiudendo la porta e incamminandosi verso la macchina. La gonna corta del suo vestito rosso si muoveva al vento, mostrando ancor di più le sue gambe un po' troppo magre. Rispetto all'amica, indossava un vestito in pizzo, con una scolatura e cuore e un paio di tacchi chiari.

Quella sera era la prima che vestivano in modo diverso, un po' più eleganti del solito. Tranne Selena, che quando arrivarono a prenderla davanti alla scuola portava i soliti skinny jeans neri abbinati ad una felpa grigia consumata e le scarpe da tennis blu, con i capelli in due codini intrecciati, arruffati e legati alla meglio. Entrò in macchina nascondendo le mani nella tasca centrale della felpa, con una faccia da morta. Nell'auto si creò un'aria pesante e Liam fece una faccia preoccupata nello specchietto retrovisore. Kendall si grattò dietro il collo, pensando a qualcosa da dire. Gigi non disse nulla, semplicemente si avvicinò abbracciandola e Selena sorrise.

Si resero conto di essere arrivati quando sentirono la musica provenire da una grande villa dalle finestre illuminate. Il cancello dell'abitazione era aperto e davanti quasi pieno di macchine e motorini. Liam sbuffò iniziando a cercare un posto per parcheggiare, e dopo qualche metro ci riuscì, spegnendo il motore.

Kendall inspirò l'aria fresca di quella sera, chiudendo lo sportello. L'unica che non sembrava apprezzare la situazione era Selena che guardava la casa da lontano a labbra strette e sopracciglia alzate. Avvicinandosi notarono che il giardino anteriore era pieno di studenti che parlavano tra di loro, ma in molti si fermarono quando videro i nuovi arrivati. Alcuni salutarono Liam come se fosse solo, altri guardarono la scena rimanendo in silenzio.

«Hai visto? Selena ha la faccia di presentarsi.»

Perrie tirò la tenda della propria camera sorridendo a Clare e Jade.

«Non l'avevo detto io? Chi rinuncerebbe mai a una delle mie feste?»

Entrando, Gigi si coprì le orecchie a causa della musica assordante e le luci laser che danzavano per tutto il perimetro del salotto. La maggior parte della scuola si trovava là, a ballare insieme o bere seduti sui divani. Gigi si chiese cosa ci trovassero di tante esilarante e bello in quello, o in quel tipo di feste in generale. Kendall la prese per il polso prima di perderla così come con Selena e Liam, e si mossero verso il giardino sul retro, dove la corvina si sedette per terra incurante della gonna che portava. C'era più calma e i ragazzi lì sedevano sul bordo della piscina, parlando del più e del meno. Alcuni si scambiavano baci spinti o toccatine di troppo, che a guardarli imbarazzavano Gugi. Si sentì a disagio e fuori posto essendo la sua prima festa di quel genere.

Dyslexia «zigi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora