Eleven - Last

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«Allora: stanza diciannove affidata a Justin e Zayn. Se combinate casini dormite in balcone. - I due ragazzi annuirono, prendendo le loro valigie e le chiavi. - Stanza trentatré di Gregor e Chris.»

Gregor rise appena sentì il cognome del compagno. Chris alzò gli occhi al cielo.

Gigi aprì la propria valigia, posando la custodia della chitarra accanto al letto. Amelie invece si legò i capelli e decise di chiudersi in bagno per una doccia. Gigi tirò fuori il vestito per la gara, fissandolo con sguardo perso.

Era fatta. Erano arrivati alle finali nella gara d'orchestra, e non solo. Dopo che Clare decise di ritirarsi dalla scuola andando a vivere da sua zia in California e l'insegnante venne licenziato perdendo la possibilità di andare in altri istituti, la squadra di cheerleader trovò una nuova capitana e choach, arrivando a vincere l'argento. Il trasferimento di Jade in un college femminile aveva dato anche un posto vacante nelle gare di matematica in cui Kendall portò il nome della scuola in primo posto. Quando gli diedero la medaglia non riuscì a crederci, tanto che la morse con troppa forza, spezzandosi un dente. Selena, dopo il licenziamento del professore, poté tornare in squadra, aiutando le colleghe a finire nella finale che si sarebbe disputata tra non molto.

Da quella serata di metà ottobre erano passati cinque mesi, le acque nella scuola si erano calmate, quell'assemblea speciale portò molta confusione ma in poco tempo i posti vuoti vennero occupati da nuovi insegnanti, che giurarono di non farsi corrompere. In cinque mesi i voti di Gigi si alzarono superando la media, e Zayn diventò sempre più felice e fiera di lei mentre Perrie guardava tutto da lontano. Perché fu quello che gli altri fecero, la allontanarono. Non lasciò la scuola come le altre due ragazze, ma rispetto a prima veniva calcolata così poco che era come se non ci fosse per davvero. Deciso che a fine dell'anno scolastico si sarebbe trasferita in Inghilterra, dove ad Oxford sua madre stava costruendo una nuova catena di negozi. Poteva trovare lì la sua opportunità di stare con i suoi genitori per un po'.

Kendall il giorno prima di partire firmò i documenti di licenziamento, abbandonando quel night club che per un po' di tempo le aveva dato una speranza. Arrivata a casa raccontò tra le lacrime perché una volta al mese il portafogli della madre aveva dei soldi. Per un attimo la figlia pensò di essere cacciata di casa, rimproverata per tutto quello che aveva nascosto, ma la madre scoppiò a piangere assieme a lei, abbracciandola subito dopo.

Gigi, dopo che si tormentò tanto pensando al suo futuro, decise di procedere con calma e lasciarsi trasportare dai momenti, passando le giornate a studiare. Sentiva il cuore più leggero da quando aveva preso la sua prima B più, vedendo lo sguardo stupito e sorridente della madre, ma non doveva pensare a nulla se non fossero le olimpiadi.

Le olimpiadi scolastiche era un piccolo periodo ogni quattro anni in cui le terze potevano respirare e pensare a qualsiasi cosa purché non riguardasse gli esami. Selena alzò le mani al cielo, inspirando a pieni polmoni quell'aria primaverile.

«Fuori da quella scuola si sta benissimo.»

Kendall annuì continuando i suoi esercizi di yoga.

«E' ovvio. Si respirava un'aria pesante, c'era un clima negativo e la vitalità di ogni studente di terza era risucchiata dallo studio per gli esami. Oh, studiavamo a casa e a scuola tutti i giorni senza un momento di pausa.» - Kendall finì scuotendo la testa, mentre provava a portarsi una gamba dietro la testa.

Selena fece una piccola risata.

«Forse esageri un pochino.»

L'altra puntò l'alluce del piede contro la compagna di stanza con sguardo serio.

«Tu non sai cosa sono gli esami del terzo anno ragazzina.»

Selena alzò le spalle, spostando i suoi capelli e prendendone una ciocca tra le dita, giocandoci. Sentirono bussare alla porta, e la testa castana di Liam spuntò.

Dyslexia «zigi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora