Lei

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Ero chiuso qui da ore...lei mi aveva ordinato di stare seduto qui, in questa stanza oramai illuminata dalla luna, e di non muovermi per nessun motivo...sapevo che quando mi chiedeva di fare delle cose dovevo obbedire se no me la sarei vista brutta...le punizioni non erano leggere, anzi erano molto pesanti e violente ma non tanto da causare danni permanenti... Perché la mia padrona mi adorava...ogni padrone e devoto al proprio schiavo e viceversa...ma si sa c'è chi obbedisce e subisce e chi comanda e crea piacere...

Furono i suoi tacchi a dissuadermi dai miei pensieri...erano inconfondibili e il suo profumo era paradiso per il corpo...era sinuosa e felina sapeva camminare in un modo leggero e sicura di sé...era così eccitante che solo il pensiero venivo di brutto...ma giustamente mi contenevo...
"Alzati" mi disse e obbedi subito..."Non ho sentito la risposta" e mi diede uno schiaffo..."Si padrona" si avvicinò ancora di più...mi accarezzò la parte dolorante..."Così va meglio...oggi sono abbastanza nervosa...aiutami a scaricare la tensione" la guardavo con ammirazione...era così bello aiutarla ad alleggerire le giornate..."Si padrona" lei mi accarezzò partendo dalla guancia fino alla pancia...ero eccitato ormai, e l'erezione formata nei pantaloni era evidente e lei lo sapeva, eccome..."Siediti" mi sedetti e lei andò a prendere l'occorrente... quando faceva così si incominciava..."Voglio farti male stasera..." Sì avvicinò di nuovo e si mise su di me a cavalcioni..."Toccarti...senza arrivare al punto...mi muoveró su di te senza che tu possa fare niente...ti stritoleró così tanto le palle che dovrai supplicarmi per farmi smettere...verrai quando te lo dirò io...ti possiedo...sono io che controllo il tuo corpo..." Continuava a dirmi tutto questo lentamente all'orecchio...cavolo ero così eccitato che oramai già non ce la facevo più...dopo un po' si alzò e mi fece alzare...mi strappo letteralmente i vestiti di dosso e mi fece stendere sul letto...e infine mi lego...ecco ero inerme poteva fare tutto quello che voleva e io avrei goduto come un maiale in quel dolore piacevole che solo lei sapeva provocare...
Incominciò ad accarezzarmi con un frustino..."Lo sai cosa mi fa impazzire di te?" La guardai curioso..."No padrona" e abbassai lo sguardo sentendo il frustino vicino alle palle..."Questo" e arrivo un dolore allucinante...tanto che urlai e lei me ne diede un'altra e un'altra ancora fino a quando non capi che dovevo stare zitto..."Devi stare zitto...hai capito" mi guardava fisso negli occhi così belli color smeraldo e quei capelli lunghi rossi erano la perfezione..."Si padrona...mi scusi" e abbassai lo sguardo...dopo un po' mi bendó..."Se vieni ti puniró" sentivo un misto tra paura e eccitazione un mix perfetto... annuì...dopo qualche minuto la sentì addosso che si muoveva...il mio cazzo era dentro di lei che si godeva quella meraviglia e io non potevo guardarla...stavo male dovevo venire ma non potevo stavo godendo da far schifo e anche lei non era da meno...quando si staccò e si alzò non mi trattenni non ci riuscì e venní..."Ti avevo detto di non venire" la sua voce pacata di certo non mi tranquillizzava...mi tolse la benda e mi fece alzare...e non ebbi il tempo di prendere fiato che mi arrivò un calcio dritto nei coglioni...mi piegai in due dal dolore...i tacchi facevano molto male...lei si avvicinò mi prese dal mento per far si che i nostri sguardi si scontrassero..."Questo è piacere" mi fece alzare e caddi di nuovo da un ennesimo calcio ben deciso..."Questo è una piccola punizione...quindi cerca di obbedire" mi fece alzare e mi diede un bacio passionale dei suoi...e se ne andò...
Sapevo cosa dovevo fare, prendere la mia roba e tornare nella mia stanza e non farmi vedere più...
La solita prassi che ormai non mi ripeteva più...
Io ero di sua proprietà e cosa strana e che io lo accettavo e soprattutto lo volevo.

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