Ritorno

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Con Rose era diventata abitudine dopo il lavoro si divertiva a chiamarmi e a schiavizzarmi...la cosa che mi stupida e che si limitava al lavoro e a casa si comportava come sempre...come una semplice ragazza della sua età.
"Papy stasera a lavoro...non ci voglio andare" stavamo mangiando..."Come mai tesoro?" lei fece spallucce..."Non lo so...mi sento stanca" annuì...

Quella sera Rose rimase a casa...e quindi tutti i suoi clienti prenotati dovettero trovare altre ragazze...

Ero girato di spalle per prepararmi un whisky...quando senti la porta del mio ufficio aprirsi..."Morgana non ti ho dato il permesso di entrare" ci fu silenzio...la sentì chiudersi..."Morga..." mi girai e le parole si bloccarono in gola... incominciai quasi a tremare...e spalancai gli occhi...Lei..."Da quando comandi...eh" mi sorrise e si sedette sul divanetto come se non fosse niente...mi calmai..."È il mio Night credo che sia una cosa ovvia" non ero per niente calmo...mi innervosiva la sua presenza e dopo quello che mi aveva fatto non poteva entrare così..."Che ti aspettavi...che ti avrei chiesto perdono, di  scusarmi...lo sai che non sono il tipo" la guardai e mi sedetti sulla mia sedia..."Chi ti ha fatto entrare?" Morgana quella stupida...giuro che stavolta la licenzio..."Sono entrata tranquillamente...non c'erano ostacoli" dov'era quella papera..."Perché sei qui?" ci guardammo per la prima volta stavamo parlando come due conoscenti..."Perché dovrei dirtelo" non aiutava la situazione..."Esci dal mio ufficio" lei rimase stupita..."Cosa?" mi alzai..."Esci dal mio ufficio" lei si alzò e venne davanti alla scrivania..."Come ti per..." la bloccai..."Si che mi permetto" urlai..."Come ti permetti tu di entrare nel mio ufficio dopo mesi...e ora ritorni come se non fosse successo niente...scusa ma qui nel torto ci sei tu" eravamo vicinissimi...e finalmente gli avevo detto quello che pensavo..."Ti sei divertita in America...eh...e io qui a pensare il perché di quel gesto...che c'è non ti soddisfavo più...e poi in tutto ciò io non so nemmeno ancora il tuo nome..." presi fiato...io schiavo avevo urlato ad una padrona...e lei niente era li davanti a me che mi ascoltava..."Ora vado" furono le sue parole prima di aprire la porta e andarsene...rimasi come uno stupido...buttai a terra tutto quello che c'era sulla scrivania ero arrabbiato...uscì dal mio ufficio e andai a cercare Morgana.
Quando la trovai...la presi e la portai nel mio ufficio...e chiusi la porta a chiave...
"Dove cazzo eri stupida" urlai..."S-signore..." la presi il braccio e l'avvicinai più a me..."Signore...signore non mi serve" la guardai...e la misi seduta sulla scrivania...lei non si oppose...incominciai a toccarla..."S-signore..." era già bagnata quella puttana..."Zitta" mi abbassai i pantaloni e me la  scopai...

"Signore mi dispiace per quello che è successo" mi disse rivestendosi..."Non ho tempo da perdere con te..." e me ne andai di corsa...dovevo cercarla.


Mi diressi alla sua casa...e suonai..."Chi è"..."Sono Marco... c'è Lei" ci fu silenzio..."No signore..." guardai verso la casa e la sua camera era illuminata...così mi decisi e scavalcai il muro che circondava la casa...e mi diressi sotto alla sua finestra...la cosa fu molto facile dato che i cani da guardi mi conoscevano...e così mi arrampicai per arrivare alla finestra ed entrai...Lei non c'era...non ero mai entrato nella sua camera ed rispecchiava il suo io...la sentì in bagno così l'aspettai...Uscì..."Alla fine sei entrato" non mi guardò nemmeno in faccia e continuò a sistemarsi..."Dovevo parlarti" il modo in cui si muoveva...già mi inebriava..."Già l'hai fatto" mi fulminó con uno sguardo e continuò ad asciugarsi..."Non del tutto" fece cadere l'accapatoio...e rimase nuda ai miei occhi...non l'avevo mai vista del tutto nuda...e la voglia di non parlare più...prenderla e scoparmela era tanta..."E cosa vuoi dirmi?" la sua voce mi schiarí la mente..."Veramente voglio chiederti il perché" si vestì...e si sedette sul divanetto..."Sono andata via perché mi serviva" la guardai come per incoraggiarla a continuare..."Ed ora vattene" si alzò e mi aprì la porta...non me ne sarei mai andato...la volevo con tutto me stesso..."No" mi alzai...chiusi la porta e mi inginocchiai ai suoi piedi..."Alzati" mi alzai..."Siediti sul letto...verrò fra un po'" mi sedetti sul letto e l'aspettai...

"Stanotte recupereremo tutto il nostro tempo perduto" entrò...e mi fece alzare..."Nessuno è come te" mi accarezzò...e mi strappó la camicia da dosso..."Ti fa male" incominciò a graffiarmi il petto..."No...padrona" e approfondí i graffi..."E ora" mi era mancata..."Si padrona..." si fermò..."Ora vieni con me" si avvicinò al comodino e prese un guinzaglio..."Ecco questo è tuo" me lo mise...mi fece inginocchiare...uscimmo dalla camera e mi portò nella solita stanza...appena entrati chiuse a chiave..."Alzati" lo feci...mi fece avvicinare ad un'asta e mi legó...rimasi li inerme di nuovo...ero in piedi e legato davanti a Lei...la mia padrona..."Mi sei mancato tantissimo" si avvicinò...e mi tolse i pantaloni..."Vedo che ti faccio sempre lo stesso effetto" mi accarezzò l'evidente erezione e gemetti..."Shhh...il fiato usalo per dopo" continuò ad accarezzarmi per poi andare a prendere un frustino..."Le togliamo queste mutande" e me le tolse..."Questo corpo così bianco senza nessun marchio" e mi percorse l'attrezzo ovunque..."Sappilo che da oggi l'unico marchio sarò io" mille brividi mi percorsero..."Conta" arrivò la prima frustata alla schiena...poi al petto e infine sotto al ombelico..."Bravo" sorrisi..."Sei contento schiavo" alzai la testa..."Si padrona" continuò ad accarezzarmi con quel oggetto infernale..."Anch'io lo sono" e senza preavviso senti un dolore allucinante sul mio cazzo che mi fece urlare..."Non cambi mai" me ne diede un'altra e un'altra ancora...ero eccitato al massimo...volevo scoppiare..."Abbiamo appena iniziato"...

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