Inizio

916 6 1
                                    

Il giorno seguente mi svegliai molto dolorante...ma questo non poteva impedirmi di andare al lavoro...così mi alzai e mi chiusi in bagno...
Una doccia mi avrebbe aiutato a capire cosa avevo dentro che non andava...
Perché mi sentivo così strano e diverso...
La mia vita cambiò già negli  anni dell'adolescenza quando capi che il semplice sesso non era per me...spesso pensavo che la colpa era solo mia, che io ero diverso forse anche troppo...così per un po' non accettai nessun rapporto...

Non so quando capi di preciso che il mondo del bdsm fosse il mio mondo...

Da quel momento in poi cambiai molti padroni ovviamente tutte femmine...ma un giorno lei arrivò e mi scompiglio la vita...il primo giorno non me lo dimenticherò mai...

Entrò nel mio locale...si sedette al bancone in attesa che qualcuno la servisse...e li mi affrettai..."Piacere Marco...titolare del Night...come posso aiutarla?" Lei mi guardò con uno sguardo fulminante...le sue labbra di un rosso acceso e quel vestito nero e per niente provocante mi facevano volare in un'altra dimensione..."Piacere...si vorrei organizzare una festa qui...più o meno gli invitati sono una cinquantina" mi persi quasi mentre parlava...ma li ero al lavoro la serietà era d'obbligo..."Okay nessun problema...per quando?" Lei ci pensò un po'..."Per questo fine settimana... facciamo domenica" annotai tutto..
"Nome?" gli chiesi...ero troppo curioso di come si chiamasse..."Metta anche il nome dalla mia agenzia...Body" ci rimasi molto male...ma non potevo farci nulla...la salutai e se ne andò...
Mi rimase in mente per tutta la settimana fino a quella dannata domenica...
Eppure fu un'attimo...lei sulla mia scrivania...il primo calcio...la prima frustata...le prime punizioni tutte in una serata...
Io mi chiedevo come potesse piacermi una cosa simile...non la conoscevo e il suo nome mi era ignoto...come ancora oggi...
Lei non mi ha mai detto il suo nome, il cognome, la sua provenienza... niente di lei... sapevo solo i modi.
I suoi modi, violenti e dolci...di lei sapevo le sue voglie, il suo modo di comportarsi.
Molte volte azzardai a fargli qualche domanda ma in cambio ricevetti punizioni e sguardi assenti...e allora smissi di chiederglielo... Perché forse gli faceva male parlarne...

Dopo un po' mi trasferì da lei...per sua volontà e non mi opposi...non solo per il fatto di non disubbidire ma anche perché ero curioso di sapere dove abbitasse...
Così mi ritrovai in una bellissima casa a due piani, un giardino enorme e una piscina...mi si illuminarono gli occhi...
Ma sapevo che non era una vacanza...era diciamo un secondo lavoro...

Passando i mesi mi abituai a lei e alle sue regole...passavo intere giornate in camera molto spesso perché lei era 'impegnata' e non potevo rompere...

Ci fu un periodo che prese un altro schiavo...e fu per me una grande sconfitta... significava che non soddisfavo più appieno la mia padrona... infatti passava più tempo con lui che con me...era anche più dolce e premurosa...
Ma un giorno venne in camera mia con il ragazzo...mi chiese di alzarmi dal letto e di chiudere la porta...infine di sedermi sulla poltrona e osservarli...
Fu una cosa orrenda, una delle punizioni più brutte...perché faceva male dentro...
La vidi nei suoi movimenti pacati farsi penetrare, toccare cose che a me proibiva...lo schiavizzo in modo voglioso che non potei non eccitarmi...lo fece apposta...avevo così tanta voglia di andarmene o prenderla e sbattermela al muro...
Scelsi la prima, ma fu una mossa avventata...
Lei si alzò molto velocemente e senza accorgermene avevo un suo tacco piantato nelle palle...mi disse di non muovermi che se lo facevo il dolore sarebbe aumentato...ma il dolore aumentava sempre di più...lo tolse e andò di nuovo dal ragazzo...

Quando ebbero finito lei liquido lo schiavo e chiuse a chiave la porta...avevo quasi paura di quello che poteva farmi dato l'affronto di poco prima...avevo sbagliato...
Mi prese in malo modo...mi sbatte sul letto e mi schiavizzó in un modo violento...quella sarebbe stata la mia punizione e io dovevo solo accettarla...anche perché sentirla addosso era troppo eccitante...la sua pelle liscia e vellutata...le sue labbra carnose sulla mia pelle, i morsi, il dolore provocato da calci e schiaffi ti portavano in mondi in esplorati...da lì sapevo che lei voleva me come schiavo...che avrebbe scelto sempre me...io, suo e unico schiavo...era così letale, ma piena di passione.

Pleasure Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora