cap. 2

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"mamma mi accompagneresti a scuola?" chiesi

" certo, andiamo" si tolse il grembiulino e uscimmo di casa

arrivate davanti la scuola salutai mia madre con un bacio sulla guancia e attraversai il giardino per andare dalle mie amiche

"ragazze" le chiamai

"era ora, dov'eri andata a finire?" chiese Miranda

" scusa mi ero messa a parlare con i miei genitori di quando troverò il mio compagno e bla bla bla e voi? Che mi raccontate?" chiesi

" Angelica ha trovato il suo mate" disse tutta felice

" davvero? Dov'è ora?" domandai cercandola con lo sguardo

" è con il suo compagno" disse Victoria

annuii

suonò la campanella ed entrammo

noi tre ragazze ci sedemmo agli ultimi posti mentre aspettavamo Angelica

poco dopo entrò la prof.ssa e incominciò a parlare "buongiorno a tutti ragazzi, oggi ci saranno nuovi studenti con noi e, per favore, non fateli pentire l'inferno già il primo giorno" disse tirando giù i suoi occhiali da vista e dalla classe si alzò un piccolo risolino

dalla porta entrarono tre dei scesi in terra

MA COSA VADO A PESARE?

" bene ragazzi presentatevi alle classe" disse la prof.ssa sorridente

"io sono Marcus Walker, ho 19 anni e mi sono trasferito da poco" dalla sua voce roca potevo intuire che era un'Alpha 


"io invece sono Alexander Lewis e ho, anche io, 19 anni"

lui doveva essere l'omega 


    " io mi chiamo Victor Walker,ho 18 anni e, come potete aver capito, io sono il fratello di Marcus" invecelui doveva essere il beta quasi Alpha 



quando i miei occhi incontrarono quelli di Marcus, la mia lupa continuava a dire <compagno > ed allora avevo capito che avevo trovato il mio compagno e mi sa che anche le altre due ragazze affianco a me l'avevano trovato, dato che sentivo i loro battiti accelerati

"bene ragazzi andatevi pure a sedere dietro a Smith, Jones e Kerr" e detto questo andarono a sedersi dietro di noi

ogni passo che faceva, avevo le palpitazioni più forti e sembrava che il cuore volesse uscirmi quasi dal petto,

nel mio basso ventre si accese, come, un vulcano e iniziai ad agitarmi mentre speravo di non saltargli addosso nel bel mezzo della lezione. Le ragazze cercavano, invano, di calmarmi ma non ci riuscirono

dalla porta entrò il preside e richiamò, un attimo, la prof.ssa dicendole che doveva dirle una cosa importante e dunque uscì

sul mio banco atterrò una pallina, la presi subito e lessi il messaggio

come ti chiami?

Allison tu?

Marcus



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