cap. 31

720 23 0
                                    

" tesoro possiamo andare" disse entrando in sala Marcus

annuii per poi salutare Jacob e Lola

Marcus mi prese a mo di sposa e ci precipitammo in macchina

Il viaggio era silenzioso ma io lo spezzai

" Marcus che fine ha fatto Lucas?" domandai continuando a guardare fuori dal finestrino

" quando ho smesso di pestarlo, se n'è andato dicendo testuali parole ve ne pentirete di esservi messi contro di me, ma poco importa, l'importante è che tu stia bene" disse mettendo una mano sulla mia coscia ed io ricambiai con un sorriso a 32 metri

arrivammo a casa finalmente

entrammo ed io, saltellando, andai in bagno a farmi un doccia dopo tutto quello che era successo, ci voleva proprio

Hanna, vedendo la difficoltà nel salire le scale, domandò: " Allison ti serve una mano?"

" no, non ce n'è bisogno –ma vedendo la situazione cambiai subito idea- anzi si, aiutami ti prego" ridacchiò come risposta e venne ad aiutarmi

mi portò fino in camera per farmi prendere l'intimo e dei nuovi vestiti, dopo mi aiutò ad andare in bagno, mi aiutò a spogliarmi e mise dentro la doccia

non mi vergognavo di stare nuda davanti ad Hanna, infondo siamo solo donne

mi lavò il corpo ma i capelli me li lavai da sola appoggiata, con la spalla, al muro

" ho finito" urlai da dentro la doccia

mi diede l'accappatoio e anche l'asciugamano per la testa

vidi che Hanna continuava a guardarmi la caviglia e quindi chiesi; " perché mi continuai a guardare la caviglia?"

" so un metodo per curartela velocemente e in pochi minuti, vieni" e detto questo, mi portò in camera e mi fece sedere sul letto

" dammi la caviglia" gliela diedi un po' titubante, la prese ed iniziò a farsi uscire del fumo grigio dalla mano

" che cos'è?" domandai e rispose subito sorridendo

" nella mia lingua si chiama sanitatem significa guarigione in latino, questo potere si utilizza solamente nei casi estremi, ma in questo momento non è molto estremo il tuo dolore è solo per la guarigione velocizzata" mentre diceva quelle parole, vedevo che il fumo grigio si espandeva su tutta la mia caviglia

" ecco fatto, metti giù la caviglia" la misi giù e sentii che non mi faceva più male

abbracciai Hanna e lei ricambiò subito

" mi vado a vestire" dissi staccandomi dall'abbraccio con malavoglia

Hanna mi aveva preso un vestitino che mi arrivava massimo sopra le ginocchia con decori di petali

Mi feci uno chignon disordinato e scesi in cucina dove lì trovai Marcus che parlava con Will

" tesoro stavo pensando dato che fra una settimana ci sraà la festa nella scuola di Will e Hanna pensavo che potevamo ves..." non finì di parlare perché vide che camminavo perfettamente su due piedi

" sono state le creme di Lola oppure il potere della fenice?" domandò corrugando la fronte

" nessuna delle due" disse Hanna fiera mentre scendeva le scale

Marcus cercò di dire qualcosa che però non uscì niente dalla sua bocca

" sono stata io con il sanitatem" Marcus però continuava a non capire

" significa guarigione nella sua lingua, cioè nel latino" specificai e, finalmente, Marcus riuscì a capire

ruotai gli occhi al cielo sbuffando,andai a prendere le All Star basse bianche e presi una borsa di pelle nera

" dove vai?" domandò Will

" vado via un attimo con Hanna" risposi

" dove?" domandò duro Marcus

" al centro commerciale" disse sbuffando Hanna

" ah okay a dopo"

 appena uscite di casa Hanna domandò: " per caso Marcus soffre di sbalzi d'umore?"

ed io, ridendo, risposi: " alcune volte"

a quella risposta rise anche lei

andammo verso la mia macchina e partimmo a tutto gas

arrivammo verso il centro commerciale in poco tempo, entrammo e già tutti i ragazzi puntarono gli occhi su di Hanna sia con sguardo malizioso che incantato

noi, semplicemente, li ignorammo ed entrammo in diversi negozi però uscimmo da loro senza sacchetti

ad un tratto Hanna urlò: " QUELLO" e subito mi trascinò dentro un negozio pieno di abiti sexy e altro

iniziammo a cercare finché un vestito mi saltò all'occhio

era semplicemente stupendo

era tutto nero a tubino che arrivava fino a metà coscia, sulla schiena, dal collo fino a sopra al sedere, era tutta lavorata ad uncinetto e per abbellire con una cintura oro

insieme al vestitino ci abbinai delle scarpe col tacco 12

glieli diedi e andò subito andò a provarseli

uscì dal camerino più che fantastica

era perfetta, si la perfezione in persona

a vedere come lo indossava mi venne da piangere

" sei bellissima anzi no stupenda" la andai ad abbracciare e lei commossa ricambiò

" adesso tocca solamente agli accessori" dissi elettrizzata

iniziammo a cercare, ma non c'erano collane o orecchini adatte per il vestito

finché arrivò una commessa a chiederci: " avete bisogno di aiuto?"

" si grazie avevamo bisogno di alcuni accessori adatti al vestito" risposi mostrando il vestito

" certo, venite con me" e detto questo, la seguimmo   

 ci mostrò alcuni gioielli ma niente che si abbinasse con il vestito, ma agli occhi mi saltò una collana e degli orecchini stupendi

" prendo quelli" dissi decisa

la commessa si girò e sorrise, annuì e ce li diede

era una collana con delle perle bianche però piccole e gli orecchini come la collana solo che erano più grandi

pagammo tutto e ritornammo a casa

durante il percorso verso casa, il silenzio regnava ma fu Hanna a spezzarlo

" non vedo l'ora che sia domani" esclamò tutta gioiosa e battendo le mani

in cambio le sorrisi e le misi una mano sulla sua spalla accarezzandola

finalmente arrivammo a casa e dal baule tirammo fuori i sacchetti

appena entrammo a casa, la vedemmo sotto sopra

OH NO, NON DI NUOVO

Pensai

sono tuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora