Non riesco a smettere di fissarla,da quando ha sceso quelle fottute scale non riesco a smettere di ammirare il suo bellissimo viso,il suo piccolo corpicino messo in risalto da quel vestito,la sua bellezza. La mia bimba..
Ho cercato di dimenticarla,Dio ci ho provato. Quando mi ha detto di voler essere solo un amica per me mi si è spezzato il cuore,perché si,ero serio. Non la vedrò mai come una mia potenziale amica ok? Io la voglio mia. Ma se lei non vuole,è tutto un casino. Ho cercato di convincere me stesso ad amare Emily,a darle una chance,ma davvero non riesco a togliermela dalla testa e mi sono rotto il cazzo di illudere lei e me allo stesso tempo,così pochi minuti fa l'ho lasciata,senza dirle il vero motivo,ovviamente. Ora siamo chiusi Qui,per idea di Daniel. Appena lo vedo lo faccio fuori,non so davvero come comportarmi. La vedo alzarsi per poi accendere la luce, e tornare a sedersi.
-cosa cazzo facciamo adesso?- domanda agitata
-Io un'idea ce l'avrei- ammicco sorridendole,finendo per farla arrossire.
Mi piace un casino quando è imbarazzata,perché a differenza delle altre ragazze lei si lusinga al minimo complimento. Ma la adoro anche quando sorride,quando ride,quando dorme,un po' meno quando piange,lì mi riduce il cuore in frantumi e mi fa malissimo non sapere come consolarla.
Torno serio
-no,seriamente. Potremmo fare tipo un obbligo o verità? per passare il tempo- propongo.
Annuisce.
Propongo di andare a sederci su una poltroncina,e,non appena si siede-distante da me- la avvicino leggermente. Ho una voglia matta di sentirla vicino.
A primo impatto sussulta,ma quando la stringo a me fino a far aderire la sua schiena contro il mio petto,non si sposta,bensì si gira su un fianco e poggia una guancia sul mio petto e si accoccola su di esso. Così facendo mi provoca una strana sensazione in tutto il corpo ma in particolare al basso ventre.
Dopo minuti a me parsi interminabili di silenzio,la sua piccola vocina tornò ad allegiare nell'aria e uscirono parole dalle sue labbra che non avrei mai creduto di sentire.
-io..credo di amarti-sussurrò con voce appena udibile.
A sentire quelle parole il mio intero corpo si irrigidii e con uno scatto mi allontanai da lei,senza un nesso logico,perché effettivamente,lo aspettavo da tanto. Qualche secondo dopo un rumore ci fece trasalire entrambi e la porta venne aperta facendo vedere dall'altra parte,un Daniel dall'espressione...felice? Che si tramutò in tristezza quando vide me in piedi vicino alla porta,e lei rannicchiata su una poltroncina,da sola.
In quel momento non riuscii a realizzare cosa avesse appena detto Francesca,rannicchiata contro al mio petto,con voce flebile,stringendomi come non aveva mai fatto. La sentivo tanto piccola quanto fragile ed avevo una voglia matta di posarle un bacio sui capelli perché Dio,adoro il profumo che emana,è così inebriante.. profuma di un misto tra zucchero filato e marshmellows,i capelli invece,profumano di vaniglia,il tutto emana un odore che mi fa letteralmente impazzire e mi manda fuori di testa. Mi dirigo al bancone del pub che non avevo notato fosse stato ristrutturato.
Il bancone era blu elettrico,con il 'tavolo' se così si può definire,in pietra nero. Ignorai gli sguardi fugaci della barista che mi chiedeva in tono sexy cosa volessi,e ordinai due shottini ed una vodka alla menta. Quando arrivarono i miei alcolici vidi Daniel uscire dalla stanza in cui eravamo bloccati,insieme a lei,aveva un braccio attorno alle sue spalle e lei aveva un'aria afflitta? Stanca? Triste? Come biasimarla,non le avevo detto una parola e mi sono allontanato appena ha esternato i suoi sentimenti per me. Repressi l'idea di una sua possibile tristezza quando il suo volto da cupo e alquanto indecifrabile tornò sereno e quasi felice. Ma non me la dava a bere. Insieme a Daniel si recarono ad un tavolino circondato da puffi (non so come si scrivono,sarebbero quei cosi morbidosi su cui sedersi) e non esitai a bere il primo shot,poi il secondo. Presi in mano il bicchiere di vodka alla menta,alla pesca non lo prendo perché mi fa schifo. Ricordo che a quindici anni fu uno dei miei primi drink e vomitai solo per il sapore che le veniva attribuito dalla pesca,vomitai l'anima. Mi fece uno strano effetto e da allora non la bevvi più. Daniel non me la racconta giusta:credo che Francesca non gli sia indifferente,cioè,è solo una mia impressione,ma sono convinto che lui ne sia infatuato. I miei denti battono involontariamente sul vetro del bicchiere,quando penso al fatto che lei si è dichiarata a me,quindi sicuramente non può provar nulla per lui,sorrisi. Poi improvvisamente qualcosa in me scatta. Sarà per il poco alcool che ho in corpo,ma che dopo tanto tempo che non bevo fa uno strano effetto,ma decido di andare dove sono seduti i miei amici,prendere per un braccio Francesca,e ignorando le domande di Daniel su cosa dovessi fare, portarla su alcuni scalini vicino alla stanza dove siamo stati per qualcosa come tre quarti d'ora.
Domani è lunedì,e sarà il mio primo giorno di scuola,di nuovo in questa scuola,e il primo giorno di lei nella scuola del mio paese. La trascinai fino alla rampa di scale dove la spinsi al muro e feci aderire il suo petto con il mio.
-ma che cazzo stai facen-
Non le diedi il tempo di parlare che la zittii facendo scontrare le nostre labbra. Prima le diedi un bacio casto. Lei mi guardo' confusa ma non si ritrasse,il che mi fece accennare un sorriso.
-sei ubriaco- asserii.
Il mio sorriso si allargò.
-ciò significa che qualsiasi cosa io possa fare domani non ricorderai niente.-continuò convinta.
Io annuii continuando a fissarla negli occhi,il suo sguardo si spostava impercettibilmente dai mei occhi alle mie labbra,il che allargò maggiormente il mio sorriso.
-t'amo anch'io,piccola- dissi senza pensarci.
Lei credeva davvero che quei due bicchierini fossero riusciti a stendermi? Beh,non del tutto. Sono riusciti solamente a sfocare i miei ricordi e a rendermi più vulnerabile, schietto e impulsivo.
-c-cosa?- balbettò a pochi centimetri dalle mie labbra.
-aspetta- mi ammonì -tu hai Emily..-si strinse nelle spalle
Portai le dita sul suo mento e lo alzai poiché abbassò lo sguardo,visibilmente imbarazzata.
-ho detto che ti amo,cazzo. Quella puttana l'ho lasciata- mi fermai un attimo.
-per te.- sussurrai con voce roca e appena udibile. Ero imbarazzato,
L'avevo detto. Per la prima volta le avevo detto esplicitamente ciò che provavo senza giri di parole e/o contraddizioni. Le avevo detto di avèr piantato Emily per lei,ed era vero.Ero ubriaco però,e non sapevo quanto fosse stata disposta a crederci.
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Ve gusta el capitolo? C:
A me piace abbastanza.
Cosa credete possa succedere nel prossimo capitolo? Scrivetelo nei commenti! Comunque la sfiga è con me e non vuole farmi postare:nella mia casa al mare molto spesso ci sono incendi alle montagne vicine e questa volta l'incendio si è propagato verso il cavo che porta segnale ai clienti tim. E indovinate chi assieme alla sua intera famiglia ha la scheda tim?
No,non George Clooney,non Bob Dylan. ma io c:
Posterò presto.
Si accettano stelline;)
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Can You Stay With Me?
RomanceDue ragazzi che si trasferiscono in un college,lui stronzo,affabile e attraente, lei,che si cura poco del giudizio altrui,stronza,audace,semplice. Il tutto peró,riesce a coincidere in un unico punto d'incontro. Ci saranno alti e bassi,lui non ha mai...