XXI° Capitolo

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Clint pov's

"Clint!" Stavo andando verso i dormitori, quando mi voltai per vedere Natasha venirmi in contro, era pomeriggio tardi.
"Hei Nat!" La salutai a mia volta.
"Non ti ho più visto agli allenamenti in palestra e neanche al campo.. come mai?"
"Tra ripetizioni e studio non ho più avuto tempo per i miei hobby... Ma ora ho qualche minuto libero. Andiamo a prendere un caffè?" Proposi.
"Certo." Annuì lei, sorridendomi.
Ci avviammo verso il bar, e parlammo del più e del meno.
Devo ammettere che mi era mancato parlare con lei, tra tutti gli impegni che avevo avuto in questo periodo, mi ero scordato di uscire anche con gli altri amici.
Anche Tony mi aveva rivelato che gli dava fastidio che uscissi solo con Pietro, che poi io non uscivo con Pietro, gli davo semplicemente delle ripetizioni, che poi andassero a finire al bar o davanti alla play erano altri discorsi.
"Sabato prossimo danno una festa in spiaggia... Ci saranno tutti, vieni?" Mi chiese ad un certo punto Nat.
Quasi mi soffocai con il caffè, perché nessuno me l'aveva detto? Di solito Tony mi parlava sempre di tutte le feste.
"Clint? Tutto okay?" Mi risvegliò la rossa.
"Si scusa, mi sono appena ricordato di una cosa che devo fare, ma vengo volentieri alla festa. Ci sentiamo prima di sabato." Le dissi, alzandomi, e correndo verso i dormitori.
Bussai alla porta, ovviamente avevo dimenticato la chiave, e mi ci appogiai sopra, col fiatone, aspettando che Tony o Steve venissero ad aprirmi.
Sentii la porta aprirsi, e mi alzai, sperando che dall'altra parte ci fosse stato Tony.
"Clint-" iniziò il moro.
Mi guardò due secondi e poi si mise a ridere di gusto.
"Non c'è niente da ridere." Dissi entrando, mi tolsi la maglietta, e mi buttai sul letto, accedendo il ventilatore.
"Cos'hai appena combattuto l'esercito di Sauron a mani nude?" Mi chiese, continuando a ridere, e chiudendo la porta dietro di lui.
Lo guardai sedersi davanti alla scrivania, anche lui vicino al ventilatore.
"Come mai non mi hai detto della festa di sabato prossimo?" Gli chiesi, appena ripresi a respirare nuovamente.
"Forse se tu avessi avuto più tempo per i tuoi amici..." Disse, sottolineando la parola amici e diventando più serio. "...te lo avrei anche detto."
"Sono stato impegnato." Gli risposi di rimando, fissando un punto imprecisato nel pavimento.
"Si, con Pietro." Sussurrò l'altro, credendo che non sarei riuscito a sentirlo.
"Cosa?" Gli chiesi.
"Ho detto." Iniziò, scaldandosi abbastanza. "Che se tu non fossi stato tutti i giorni con _Pietro_ avrei anche avuto il tempo di dirtelo."
"Non starai dando la colpa a me vero?" Gli urlai, di rimando.
"Forse è colpa tua, che dici?" Disse, e si alzò.
L'aprirsi della porta ci bloccò, e ci girammo entrambi verso Steve.
"Hei, che succede qui dentro?" Chiese, guardando Tony, poi me, poi di nuovo Tony.
"Chiedilo a mr. troppo occupato per parlare agli amici." Disse Tony, dopo un po' che il biondo lo fissava, e poi se ne uscì.
"Tony. Tony aspetta." Gli urlò Steve, che poi si mise a rincorrerlo.
Mi buttai sul letto, stanco.
Non ce la facevo più, quest'anno mi stava sfiancando, per fortuna che mancavano pochi mesi all'inizio delle vacanze.
Mentre pensavo alla fine dell'inferno, che si avvicinava sempre di più, qualcuno entrò.
"Hei, vi ho sentito discuter—"
Mi alzai e vidi Pietro davanti alla porta, con la bocca ancora aperta che voleva finire di parlare, e con il viso leggermente arrossato.
Poi mi resi conto di essere ancora senza maglietta, arrossii e presi velocemente la prima maglietta che trovai e la indossai.
"Hei Pietro, entra." Gli dissi, sorridendogli, per sciogliere la tensione.
"Com'è andata alla fine la verifica di fisica?" Gli chiesi, offrendogli di sedersi dove fino a poco prima era stato Tony.
"Meglio del solito, penso."
"Tipo che ti sono servite a qualcosa le mie ripetizioni, o sono state inutili come sempre?" Gli chiesi, senza un tono preciso, non sapendo se dovessi metterla sul ridere o essere serio.
"Non ho mai detto che le tue ripetizioni sono inutili..." Dopo qualche secondo di pausa parlò di nuovo. "Solo che ho un sacco di pensieri per la testa, e la scuola non è tra le mie priorità." Disse, spostando lo sguardo verso la finestra.
"La scuola dovrebbe essere una delle tue priorità!" Esclamai. "Cosa farai nella tua vita se no?" Gli chiesi, serio.
"Dio! Mi sembra di sentir parlare mia madre. Era per quello che avevo scelto l'accademia militare, almeno li avevo un futuro assicurato..."
Ero terribilmente curioso di chiedergli cosa era successo perché venisse espulso dalla scuola, ma mi trattenni.
"Ti conviene metterti a studiare se non vuoi essere segato." Gli dissi, prendendo il telefono, e ignorandolo, sperando che andasse via.
Avrei voluto dirgli della festa, ma non era il caso di aggiungere altre distrazioni.
"Fai tanto finta che ti importi qualcosa, ma non te ne frega niente in verità."
"Cosa?" Dissi, chiudendo il telefono e alzandomi dal letto.
"Davvero lo pensi? Davvero pensi che non me ne freghi niente di te? Secondo te, dico, se non me ne fosse fregato niente ti avrei aiutato e dato ripetizioni quasi ogni giorno? Avrei messo in secondo piano i miei amici per te se non me ne fosse fregato niente? Forse io e te abbiamo delle idee diverse sul cosa significhi fregarsene." Dissi, con un tono di voce che via a via stava aumentando.
Pietro non rispose, stava per dire qualcosa, quando qualcosa o meglio qualcuno lo interruppe.
"Clint vuoi dirmi cos'è successo co—" il biondo si bloccò, appena notò la situazione.
"Scusate, ho interrotto qualcosa di importante?" Chiese Steve, con falsa preoccupazione.
"No."
"Si." Dissimo contemporaneamente Pietro ed io.
"Torno dopo allora..." Disse Steve.
"No tranquillo, Pietro se ne stava andando." Dissi, acido guardando il diretto interessato.
Lui mi fissò per qualche secondo e se ne andò.
"Cos'è successo?" Domandò Rogers prima che potessi dire qualsiasi cosa.
"Niente, tu invece cosa volevi?" Gli rigirai la domanda.
"Ah sì.. cosa è successo con Tony?"
"Abbiamo avuto una piccola discussione sull'essere amici, tutto qua. Niente di grave."
"Non mi sembrava niente di grave da come stavate discutendo." 
"Fidati Steve, non era niente. Invece, a te ha parlato della festa, giusto? Cioè mi sembra ovvio, siete tipo fidanzati quindi è ovvio che te ne ha parlato."
"Si, me ne ha parlato." Mi disse, sembrava un po' sconfortaro dal tono con cui me l'aveva detto.
"Non voglio mettermi in mezzo a voi due, o che so, fare da analista, ma cosa è successo?"
"Semplicemente lui è arrivato, e mi ha detto ehi lo sai che già 7 ragazze mi hanno invitato ad una festa? Ma tranquillo non ci vado, perché se no sarei circondato da tipe tutta la sera, e immagino che te non voglia. Cioè dovrei volerlo? Mi sembra ovvio che non voglio. Il punto è, che mi da fastidio come si mette in mostra con tutte quelle ragazzine facendo credere di essere disponibile. Cioè no amore, tu sei fidanzato." Disse, con della rabbia che avvolgeva il tutto.
"Lo sai come è fatto Tony... Lui è così da quando lo conosco e non credo potrà cambiare." Cercai di convincerlo.
Dopo tutto se non Tony non avesse amato il biondo, non si sarebbero mai messi assieme.
"Non ho mai visto Tony che si comportava in quel modo per una persona, lui è completamente innamorato di te, sappilo" gli dissi, sorridendogli.
"Grazie Clint." Mi rispose lui.

Passarono un paio di giorni, e arrivò la settimana della festa.
Non avevo più sentito pietro, che si fosse  messo a studiare davvero? Dubito.
Ormai stavano arrivando gli ultimi compiti e interrogazioni, e non avevo voglia di abbassarmi la media, quindi mi ritrovavo ogni giorno a studiare come un dannato.
"Io non capisco come fai a stare per così tanto tempo su per i libri." Mi chiese Stark, sdraiato nel suo letto, a fare non so cosa con il computer.
"È quello che dovresti fare ogni tanto anche te." Gli risposi, continuando a leggere una pagina di fisica.
"A me non serve, io sono un genio."
Dopo questa affermazione lo ignorai.
"E comunque, ti è arrivato un messaggio, da più di due ore ormai. Magari è importante."
"Magari potevi dirmelo prima." Dissi, presi il telefono, e guardai il messaggio.
Possiamo parlare?

Note autrice
Ve lo avevo detto che avrei aggiornato :D
Comunque, ho visto Spiderman homecoming ed è stato tutto perfetto, e poi 2 ore di Tom Holland e della sua perfezione, giuro che amo quel ragazzo.
Comunque, se volete ho messo il thiscrush sulla bio, con il nome della mia Page insta ma sono sempre io, se volete farlo.
Alla prossima^^

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