.*note Autrice*
Scusate se ho aggiornato così tardi ed è corto.
È stata una settimana di merda e sono stata male.
Scusate ma davvero non ce la faccio ad aggiornare più di una volta alla settimana, posso provare a fare i capitoli più lunghi ora che ho finito stage, ma più di una volta alla settimana non ci riesco proprio.Sam POV's
"Cosa volevi dirmi?" Chiesi a Bucky, quando ci incontrammo, dopo che mi chiese di parlare alla fine delle lezioni.
Ora avevamo appena finito di cenare, ed eravamo in camera, in silenzio.
Ammetto che forse ero leggermente in ansia, ovviamente non si sarebbe trattato di niente di bello, dato il modo in cui mi aveva chiesto di parlare e la frase che mi aveva detto, perché, diciamocelo, appena senti una persona che ti dice _dobbiamo parlare_ già vai in ansia.
Lo fissai un attimo, era già da mezzo minuto che gli avevo fatto quella domanda, e lui non aveva ancora aperto bocca.
Lo guardai passarsi una mano tra i capelli, era stressato, e le visibili occhiaie mi davano l'impressione che fosse da un po' che non chiudeva occhio, e probabilmente era così.
"Bucky?" Gli chiesi, stavo per avvicinarmi, quando alzò una mano, come per bloccarmi.
"Cosa..." Iniziai, ma fui interrotto subito da lui.
"Sam, io ti amo. Lo sai vero? Voglio che tu ricorda questa cosa prima che io inizi a parlare, va bene?"
Annuii, poco convinto, iniziarono a tremarmi le mani, non volevo ascoltare quello che doveva dirmi.
"Lo sai quanto voglio stare con te, condividere ogni momento della nostra vita, ma, non lo so, sento che qualcosa non va.
Forse è un problema mio, ma sento come se non fossi riuscito a staccarti completamente dal passato."
No, non di nuovo. Era lo stesso discorso che mi aveva fatto il mio ex prima di mollarmi, non poteva risuccedere. Non di nuovo, non ora che avevo trovato un qualcuno di così importante.
Feci un passo indietro.
"Sam."
"Non.. continuare. Me ne vado io." Mi alzai, e uscii dalla camera.
Trattenni le lacrime, finché non trovai un posto abbastanza appartato, all'interno della foresta di confine, in cui, tra l'altro, era vietato entrare.
Andai un po' più verso l'interno, e mi sedetti appoggiandomi sul tronco di un albero, dando le spalle all'Accademia, con la testa nascosta tra le gambe.
Molte lacrime cominciarono a cadere, una dopo l'altra, ad intermittenza.
Sentii un fruscio dietro di me, ma non avevo ne la forza ne la voglia di alzarmi, rimasi seduto, aspettando il mio destino.
"Sam..." Sentii che gli si spezzò la voce.
No, non lui. Se le lacrime erano rallentate, ora avevano ripreso a scorrere sul mio viso solo sentendo la sua voce.
"Vattene Barnes. Non voglio vederti ora." Gli dissi, cercando di non far capire che stavo piangendo.
"Almeno dimmelo guardandomi negli occhi." Sussurò lui.
"Vattene." Scandii, dopo aver alzò lo sguardo e averlo fissato.
"Almeno, fammi finire di parlarti..." Provò a dire, ma lo bloccai quasi subito.
"Cosa non ti è chiaro della parola vattene?" Gli chiesi acido.
Rimase un attimo li, e poi se ne andò.
Era un osso duro Bucky, e sicuro avrebbe continuato a provare a parlarmi.Mi alzai dopo un'oretta, non mi ero reso conto del tempo che era passato, l'unica cosa positiva era che almeno avevo a mio favore il buio, così che almeno non ci fossero tutte le persone a fissarmi perché magari avevo gli occhi lucidi.
Tornai in camera, e ignorando le continue domande di Visione sul dove fosse Bucky e su cosa fosse successo, mi buttai nel letto.
Dopo cinque minuti che visione continuava ad assillarmi, mi decisi di rispondergli.
"Non so dov'è okay? Non..."
Non riuscii a continuare a parlare, perché il rumore della porta che si apriva mi zittì, e sulla soglia comparì Bucky.
Ci fissammo qualche secondo, e subito spostai lo sguardo dietro di lui, e notai un'ombra che si stava allontanando. Non ci diedi molta importanza, perché alla fine poteva essere chiunque nell'accademia, c'erano un sacco di ragazzi che andavamo in giro per le stanze a fare casino.
Mentre pensavo questo, Bucky era già entrato ed era andato a distendersi sul suo letto, notai Visione che ci fissava, prima uno, e poi l'altro, cercando di capire cosa fosse successo.
Io mi girai dalla parta opposta, verso il muro, ignorando gli sguardi di Visione, che chiedevano spiegazioni o risposte.
"Cazzo ragazzi, grazie." Disse ad un certo punto, e uscì sbattendo la porta.Tornò venti minuti dopo.
"Allora? Siete apposto? Avete fatto pace? Limonato? Scopato? Nel caso abbiate fatto l'ultima cosa non lo voglio sapere grazie." Chiese.
Nessuno dei due rispose, eravamo stati fermi e zitti da quando era uscito.
"O ma siete seri? Non si arriva da nessuna parte così! Litigare non è un buon modo per portare avanti una relazione..." Iniziò.
"Se si vuole portare avanti la relazione." Sussurai, sperando che nessuno dei due mi sentisse.
"Cosa?" Chiese il ragazzo.
"Niente." Risposi, stringendo i denti.
Dal canto suo, Visione riprese il suo monologo sul quanto fosse importante parlare durante una relazione, su quanto fosse importante il dialogo.
"Notte." Disse ad un certo punto, Bucky, infastidito.
"Grazie per la considerazione, davvero." Disse visione, andando poi a dormire.*Altre stupidissime note*
Scusate, mi fa talmente pena che fra un po' vomito.
Giuro, il loro prossimo capitolo sarà stupendo.
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Avengers Accademy [Sospesa]
FanficE se i nostri avengers non fossero mai stati tali? Se non avessero mai avuto dei super poteri? Se non avessero mai dovuto salvare il mondo? Se fossero stati dei semplici adolescenti? L'avengers accademy accoglie molti studenti ogni anno, e se tra q...