Loki POV's
Ormai era passato un mese da quel giorno, gli effetti della commozione celebrale li sentivo ancora; scarsa capacità di concentrazione, insonnia, nonostante quella ce l'avessi da molto prima, vertigini, stanchezza, mal di testa, e ogni tanto piccole perdite di memoria.
Ero barricato in camera da quando ero tornato dall'ospedale, Bruce mi portava da mangiare, si lo pagavo, e ogni tanto veniva addirittura Thor a trovarmi.
Le giornate passavano una ad una, senza che succedesse niente.
E, sinceramente, ero contento così, non dovevo andare a lezione, non dovevo vedere tutte le faccie di merda dei miei compagni di accademia e non dovevo studiare.
Non ricordavo molto di quel giorno di un mese fa, solo di essermi svegliato in ospedale, il buio riguardo agli avvenimenti successi prima, con Thor che mi portava i fiori.
Quando Thor veniva a trovarmi in camera, facevo finta di dormire, così lui iniziava sempre a parlarmi, e grazie al suono della sua voce riuscivo ad addormentarmi, cosa che altrimenti non riuscivo a fare da solo.
Mi raccontava delle sue giornate, mi raccontava di cose che probabilmente non dovevo sentire, ogni tanto diceva che gli mancavo, che gli mancavano i nostri giochi da bambini, le nostre battaglie tra gli alberi nel parco di casa nostra, i discorsi stupidi che facevamo.
Mi aveva rivelato che gli dispiaceva tantissimo il distacco che si era creato tra noi due.
Una volta si mise a raccontarmi un fatto di cui io mi ero completamente scordato, sapevo che nelle terre di nostro padre c'era un albero particolare, in cui e lui ci rifugiavamo da piccoli, ma non ricordavo altro.*9 anni prima*
"Chi arriva primo?" Mi chiese Thor ridendo, e iniziando a correre verso l'albero.
"Hei non vale!" Urlai di rimando.
Arrivai col fiatone all'albero, quando Thor si era già arrampicato.
"Sei lento come una lumaca fratello." Gli sentii dire dall'alto.
"Tu sei partito prima." Dissi, iniziando ad arrampicarmi.
Mi misi seduto nel ramo un po' più in alto di quello di Thor, appoggiandomi con la schiena al tronco.
"Loki"
"Mh"
"Ieri papà mi ha detto che quando diventerò grande, dovrò diventare un grande imprenditore e far fruttare i suoi possedimenti. Io non voglio, io voglio diventare un grande atleta, così grande da andare alle olimpiadi e vincerle, voglio che le persone prendano esempio e si ispirino a me."
Lo vidi con occhi sognanti, mentre si vedeva già grande, pieno di medaglie e persone che lo adoravano.
Doveva essere così bello avere già un obbiettivo, un traguardo in cui arrivare e dire _ehi, ce l'ho fatta._, io invece vedevo solo una strada infinita davanti a me, senza alcuna fine.
"Non vedo l'ora di venire a vedere tutte le tue gare." Gli risposi, lui mi sorrise.
"Promettimi che ci sarai." Mi disse.
"Te lo prometto."
"Non ci credo."
Possibile che avesse notato quel pizzico di incertezza nella mia voce?
A quanto pare c'era riuscito.
"Promettimi che non ci divideremo mai, che qualunque cosa succeda staremo sempre assieme."
Non risposi.
Anche se gli avessi detto che glielo promettevo non ci credeva, come avrei dovuto farglielo capire?
"Te lo prometto, qualunque cosa succeda, qualunque problema si metterà in mezzo tra di noi, io non ti lascerò."
"Grazie."Sentii la porta sbattere.
"È arrivata la cena." Sentii Bruce, mentre entrava sbattendo la porta alle spalle.
"Fammi indovinare, sushi?" Gli chiesi, ormai mi portava da un mese o sushi o hamburger.
"Ehm, forse." Disse appoggiando la scatola sulla scrivania, per poi buttarsi sul letto.
Mi alzi, un piccolo giramento di testa non mi rese la cosa facile, ma riuscii lo stesso con ad andare verso la scrivania e a mengiare senza troppi problemi.
"Allora, come stai?"
"Bene" Risposi, nonostante l'emicrania che avevo dicesse totalmente il contrario.
"Certo." Disse, con una voce più sospettosa, che convinta.
"Com'è la vita in giro per l'accademia?" Gli chiesi, giusto per mantenere qualche minuto di conversazione.
"Come al solito. Noiosa."
Mi alzai dal tavolo, dopo aver finito di mangiare, e mi diressi verso il letto, buttandomi i sopra a mo' di sacco di patate.
Ero stanchissimo, nonostante non avessi fatto niente, il mio corpo era diventato sensibile a tutti i movimenti più semplici, mi risultava difficile anche solo rimanere seduto in una sedia per più di 40 secondi.
"Perché non vieni a prendere un po' di aria sta sera?" Propose Bruce, mentre faceva qualcosa con il computer.
Diedi subito voce ai miei pensieri.
"Stai scherzando? Non riesco nemmeno a rimanere seduto! Non puoi pretendere che cammini! E poi il medico ha detto _almeno un mese di riposo, e poi inizieremo con la riabilitazione._"
"D'accordo Loki, io vado a dare un giro allora. A dopo."
Accennai un okay con la testa, ed aspettai che uscisse.
Mi misi sotto le coperte e provai a prendere sonno, invano ovviamente.
Avevo provato di tutto, dai metodi naturali come la camomilla, a metodi tradizionali tipo pastiglie, che mi aveva prescritto il medico, ma in questo mese non ero riuscito quasi mai a prendere sonno, tranne quando c'era Thor in camera con me.
Quando c'era lui mi veniva sempre tutto più facile.*Note Autrice*
Buona sera :)
Ho aggiornato finalmente ad un orario decente yeah
E niente spero che il capitolo vi sia piaciuto anche se a me fa schifo c:
+ È cortissimo quindi scusatemi.
Ciao^^
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Avengers Accademy [Sospesa]
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