N°53 GIRARE IL MONDO

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CAPITOLO 11

Il mio cellulare era attaccato alla presa del caricatore, così da essere perfettamente carico per il viaggio, e anche se si dice di evitare di usarlo mentre è in carica se no si rischia di rovinare la batterie, io me ne fregavo e ascoltavo a tutto volume pop argentino, mentre preparavo la valigia.
Put your hands on my hips baby
Muevelo
La vida es una ven aquí
Mueve, Muevelo
Put your money where your mouth is
Muevelo
Muevelo oh oh oh oh
Cantavo a squarciagola sulle note di Muévelo, mentre facevo ondeggiare i fianchi a ritmo di musica distraendomi dal mio obbiettivo, cioè finire la valigia. Sarebbe dovuta già essere pronta la sera prima, ma mi ero persa a scaricare nuove canzoni, mi ero ridotta all'ultimo, come sempre d'altronde.
Quando finì la canzone partì subito dopo la mia preferita, non potevo non ballarla, così mi lasciai definitivamente andare, agitando la t-shirt che avevo nella mano destra. Chiusi gli occhi e immaginai di essere in Dirty Dancing 2, ecco, un altro dei miei sogni era quello di ballare in un posto di quel genere, in cui le ragazze non pensano a farsi vedere e fare le troie, ma semplicemente a ballare. Non ero una bravissima ballerina, ma Jade diceva sempre che ero bravissima a muovere i fianchi e a sciogliermi. una volta aveva visto Travis ballare e aveva constatato che la danza era nel nostro sangue, anche se non aveva ancora visto Nicholas, si sarebbe ricreduta subito. Feci persino un paio di giravolte e finsi di avere qualcuno con cui ballare.
Quando terminò, decisi che ora dovevo focalizzarmi sulla mia valigia, così mi diressi verso la porta della cabina armadio dove c'era l'armadio delle scarpe, avrei preso sia scarpe comode che eleganti, magari un paio per uno e che si abbinasse con tutto. Ma quando mi girai mi fermai sulla soglia e divenni leggermente rossa, da quanto era lì? Aveva visto il mio spettacolino? Quando cominciò a battere lentamente le mani, capì che, si, aveva visto il mio spettacolo. Perché ero così brava a mettermi in imbarazzo da sola!?
" grazie per lo spettacolo " non so se era possibile, ma divenni ancora più rossa, mi misi le mani davanti alla faccia per evitare di renderlo ancora più partecipe del mio evidente imbarazzo, Shane rise e mi venne incontro.
" non devi assolutamente vergognarti, anche perché quel fondoschiena mi sta dando problemi " mi disse per poi abbassare lo sguardo, feci la stessa cosa, e mi mancò l'aria, anche se aveva pantaloni stretti, l'erezione era leggermente visibile.
Che imbarazzo, Shane rise di nuovo quando spostai velocemente lo sguardo per poi darmi un bacio. Non avevamo messo in chiaro cosa fossimo, anche perché l'episodio alle cascate era capitato solo due giorni fa, ed era la prima volta che ci vedevamo. Aveva detto che dovevamo ricominciare da capo e cose così, ma non sapevo bene cosa intendesse. Sapevo che prima o poi gli avrei posto la domanda, ma ora ero troppo imbarazzata così mi limitai a continuare a fare la valigia. Shane si sedette sulla piccola poltrona che c'era in mezzo alla cabina e cominciò a guardarmi.
Non aveva avuto per niente una bella idea, già non ero veloce, con lui che mi fissava avevo perso ogni capacità umana. Mi stava destabilizzando, ero troppo impegnata a guardarlo con la coda dell'occhio, che stavo facendo un casino con la valigia.
" la smetti di fissarmi " gli dissi lanciandogli la prima cosa che avevo in mano, da bravo giocatore di football la prese al volo, per poi esaminarla. Sul suo viso apparve un sorriso malizioso, proprio mutande dovevano essere, dannato clichè. Chiusi gli occhi e feci un profondo respiro, da quando Jade era venuta a conoscenza del viaggio era impazzita di gioia, mi aveva trascinato fuori di casa e mi aveva portato nel primo centro commerciale, mi aveva rifatto l'armadio in sostanza. La biancheria non poteva mancare e dato che io ero una che a certe cose non ci badava, aveva svaligiato il primo negozio di intimo comprando un sacco di completini. Dotati naturalmente di pizzi, nastri, fiocchi e tessuti morbidi e... qualcosa che subito mi aveva dato l'idea di essere molto scomoda.
" no! " mi rispose per poi farmi un occhiolino, alzai gli occhi al cielo e continuai la mia valigia, fui felice quando lo vidi alzarsi e cominciare a camminare per il mio armadio, osservando ciò che c'era al suo interno. Cominciò a ficcare il naso dappertutto, la cosa non mi dispiaceva, ero una che era abbastanza materialista, odiavo chi curiosava tra le mie cose o le usava senza il mio permesso. Stranamente non mi stava dando nessun fastidio.
Quando finalmente la mia valigia fu pronta feci un respiro di sollievo, stavamo via una settimana, ma il mio accompagnatore mi aveva proibito di portare più di una valigia, mi aveva detto che non dovevo pensare a i vestiti - lo disse in un modo che mi fece capire che avremmo passato molto più tempo senza, ero andata letteralmente a fuoco - ma dovevo preoccuparmi solo di fare cose eccezionali. Alzai la testa dalla valigia, e notai che si era fermato sullo scaffale dove tenevo le mie macchine fotografiche.
" al posto di ripagarmi avresti potuto regalarmi la tua " prese in mano la Fex-Indo mod. Ultra
" scordatelo, sai che non ci sono più in commercio " gli dissi strappandogliela dalle mani per poi rimetterla al suo posto di fianco alla Leica.
" si lo so, dato che non ho potuto ricomprarla " mi tolse la macchina dalle mani per poi metterla lui al suo posto, notando la mia leggera difficoltà, erano troppo alti quegli scaffali.
" Te la lascerò come eredità " non sentì più risposta da parte sua, percepì solo la sua fronte poggiata sulla mia spalla e un forte respiro. Non tutti erano come Jade, non potevo dire certe cose con tutti.

36 settimane - Be more wild #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora