PROLOGO

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"Magari avessi avuto il coraggio di vivere ponendo attenzione verso me stessa, e non a quello che gli altri si aspettavano da me". È una bella frase, ed è la frase che continua a martellarmi incessantemente nelle orecchie in questo ultimo periodo. Non ho mai vissuto per me stessa, e solo ora che sto smettendo di vivere, mi rendo conto che forse avrei dovuto farlo. Ma ho ancora trentasei settimane di tempo prima che il mio corpo e la mia anima abbandonino questo mondo. Ed è per questo che la mia migliore amica Jade, è seduta sul mio letto intenta a fare una profonda ricerca sulle cose da fare prima di morire. È strano come ogni persona quando è consapevole che sta per morire, cerca di fare una lista con cose assurde e poco sensate da fare. Io l'ascolto parlare mentre guardo fuori dalla finestra, i miei fratelli sono intenti in un tre contro tre a pallacanestro, insieme a nostro padre; quando sei la più piccola di sei fratelli capisci molte cose strane sul sesso opposto. Mia madre non avrà dato vita ad una squadra di calcio, ma ad una di basket sicuro.

" Nikky mi stai ascoltando? " Jade riportò la mia attenzione su di lei, così fui costretta a girare la testa lasciando perdere i miei fratelli .

" sì " lei mi guardò con un sopracciglio alzato, conoscendomi alla perfezione.

" si, allora cosa ho detto? " le sorrisi colpevole, mi aveva beccata in flagrante. Mi avvicinai al letto e mi sdraiai al suo fianco, con uno dei miei migliori sorrisi. Ora le avrei dato la mia più totale attenzione.

" ripeto. Qui scrivono di una sacco di cose belle, ma si basano sulle cose da fare prima di morire con un lasso di tempo, un po' più lungo del tuo " la cosa bella di Jade è che non sa cosa voglia dire parlare per filtri o usare mezzi termini, sa che sto per morire, è triste. lo vedo e so che a volte piange perché anche qui, non si fa scrupoli a dirmelo. Ma amo il modo con cui parla della morte in mia presenza. La fa sembrare una cosa da poco.

" quindi, ho dedotto che dovessimo crearla noi " io ero sempre nelle sue mani, e la cosa mi stava più che bene. Si alzò dal letto per afferrare un foglio di carta e penna dalla mia scrivania, nel mentre mia madre bussò alla porta.

" ti ho portato le medicine " mi disse per poi posarle sulla scrivania. La ringraziai, poi tornammo alle nostre faccende. Mia madre era molto impegnata, era una grande stilista e aveva spostato il suo lavoro a casa per prendersi cura di me, anche se ritenevo che non ce ne fosse il bisogno.

" dimmi la cosa che vuoi fare sin da sempre " era una domanda difficile e allo stesso tempo semplice, c'erano un sacco di cose che volevo fare, erano tantissime, ma ciò che mi affascina da sempre è...

" andare a Machu Picchu " diciamo che per quanto fossi emozionata, la mia amica mi riportò alla realtà scuotendo la testa. Ok, stavamo cominciando decisamente bene.

36 settimane - Be more wild #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora