Capitolo 14
Mi sveglio, stavolta prima che Cassie mi svegli, e infatti quando sento il solito:-Sveglia! Sarà una... -
-Buongiorno anche a te, Cassie!- le dico, andando da lei.Le do un abbraccio e dico con grandissima emozione (anche se sarebbe un miscuglio di ansia e agitazione) -Questa sarà davvero una grande, grande, grande giornata! Si, lo so già - dico con una risatina. Lei sorride,arricciandomi i capelli. I suoi occhi speranzosi mi fissano con dolcezza. Quando proprio non sappiamo più cosa dirci, lei mi abbraccia.
Penso che sia come segno di amicizia, ma non sembra così.
-Lo so che fino adesso sono stata odiosa. Mi spiace, davvero.- mi sussurra all'orecchio. -Ma é questa la Cassie che devo mostrare agli altri. Ti prometto però che quando potró ti mostreró la vera me e magari anche qualcosa del mio Distretto. Ho bisogno di qualcuno con cui parlare, da quando mi sono ritrovata sola. Ti va, Rue?- Chiede -Certo - le sussurro. -Okay- dice staccandosi da questo abbraccio. Vorrei chiederle perché questa messinscena per parlare di una cosa del genere, quando capisco il perché.
Le telecamere. Giusto.
Vado in camera a prepararmi con gli stessi vestiti di ieri. Oggi dovrò esibirmi davanti agli Strateghi e mostrare loro cosa so fare.
Rue, ce la puoi fare. Se vuoi puoi, ricordo a me stessa.
Ho ancora la mattinata libera, perché verranno a chiamarci solo per pranzo.
Vado a fare colazione, e vedo che tutti gli altri sono presenti; noto anche che é caduta una perla dall'abito viola di Cassie, e Chaff gliela prende e la restitutisce immediatamente. Trattengo a stento una risatina: non deve essere bello essere colpiti da una ragazzina con una perlina!
A colazione siamo tutti molto silenziosi, poi torno una camera, mi
sdraio sul letto e passo le ore successive ad ammirare i fiori dipinti sul soffitto.
-Rue, dobbiamo andare! La parte più bella della giornata comincia adesso! - Mi incita Cassie.
Oh cavolo. É arrivato il momento, penso.
Aspettiamo tutti nella stessa stanza. I distretti si susseguono, né troppo velocemente né troppo lentamente.
1, 2, 3, 4... I tributi dei vari Distretti vanno uno dopo l'altro, e dopo circa dieci minuti vedo Thresh alzarsi per andare, e l'ansia mi percorre lo stomaco. Mi chiamano. Mi alzo, mi lego i capelli ed entro in palestra.
Comincio a tirare con la fionda dei bersagli, ma voglio sorprenderli, perché sono davvero stanchi e annoiati. Mi arrampico sulla rete che porta al soffitto, scendo saltando e senza fare il minimo rumore, salgo su un palo presente, e vedendo che ce ne sono altri, salto da un palo all'altro senza cadere. Meno male che non c'é molta distanza tra di loro.
Scendo e faccio un piccolo inchino. -Può andare, signorina Mahony - dice uno degli Strateghi. Vedo dei faccini sorridenti tra loro, quindi sono contenta anch'io.
Nella mia testa sento solo gridolini, come: Ce l'hai fatta! Evvai!
Aspetta. No, no, no.
Tutte le mie illusioni spariscono ad una sola certezza:
gli Strateghi non erano soddisfatti per me, ma per il cibo appena arrivato.
E stasera ci sono i punteggi.
Sono fregata.
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NOTA DELL'AUTRICE:
Scusate se il capitolo é un po' noioso, vi assicuro che il prossimo sarà più interessante!