Una persona dannatamente carismatica III

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35. Una persona dannatamente carismatica III

Feilong si sentiva trementamente violato. Aveva risposto alle loro domande, ad alcune in modo approfondito, ad altre meno.

-Bene. E' abbastanza.- commentò infine Isao, poi guardò Okura.

-Lei dev'essere Miki-san. Scusi per l'attesa, ma questo aveva bisogno d'essere sistemato.- disse.

-Suppongo ora sia il mio turno.- commentò Miki, calmo.

-Esattamente. La vedo più collaborativo.- rispose Baiko

-Sono un uomo d'affari e spero di poter risolvere diplomaticamente questa situazione.-

-E' ciò a cui miriamo con lei, Miki-san. Prego, si accomodi.- Isao scostò la seconda sedia dal tavolo.

-Grazie.- Miki si accomodò, seguito poi da Isao e Feng.

Quattro uomini attorno ad un tavolo. Quattro ideologie diverse.

Fox si portò dietro a Miki, come fosse una normale riunione.

-Vorrei iniziare io a porle una domanda, Miki-san.- disse An.

Miki si limitò a guardarlo, senza dire nulla per non interferire con la gerarchia confusa che v'era tra Isao e Feng.

-Come ha fatto a subito identificarmi nella lista degli otto sospettati?- chiese Feng.

-E' al quanto semplice.- ammise Miki, chiudendo gli occhi, pacato e delicato quasi:

-Lei è legato a Feiron da un legame professionale abbastanza stabile, il che mi ha fatto pensare che sia stato lei, Feng, ha rintracciare i miei dati, ossia il mio cellulare e, probabilmente, anche l'hotel in cui soggioro. Visto che sono una persona prudente e celo sempre molto bene le mie informazioni e richiedo sempre discrezione a chi le concedo, ho dedotto che doveva essere una persona assai astuta ed esperta quella che le ha rintracciate. Questo l'ho capito quando è apparso il suo nome negli otto sospettati finali, ma, onestamente, si notava anche prima.-

-E come?- domandò An.

-Dal suo comportamento: appena io e Fox siamo entrati nella saletta, le altre due guardie di Feiron si sono accostate a lui come per proteggerlo da un nostro eventuale attacco, mentre lei è rimasto indietro, discostato.- rispose Miki.

Feng non aggiunse altro, così la parola passò ad Isao:

-Feng mi ha informato subito dell'intenzione di Feilong di chiedere il suo aiuto, Miki-san, e così mi sono messo al lavoro solo per lei. Diciamo pure che la scoperta ch'era An l'ultima spia, era una sorta di test per lei.- disse.

-Oh, e l'ho superato?- domandò Miki, delicatamente.

-Sì, e anche a pieni voti. Ci occorre giusto uno come lei nella nostra organizzazione.-

-Temo di non poterla accontentare, Isao-san: non ho le capacità necessarie per ribaltare il governo delle Triadi, senza contare che è un'operazione da voi tentata in pecedenza. Anche se attaccassi dal punto di vista azionario, svalutando e non svalutando azioni e acquisizioni, non riuscirei nel vostro intento.- rispose Miki.

-Siamo abbastanza sicuri che, invece, lei ci riuscirà.-

-Le condizioni sociali in cui siete ora non sono a vantaggio di ciò che voi mi chiedete di fare: siete visti come il nemico e gli uomini di Feiron lo seguiranno finchè è vivo e sono certo che il vostro capo non vuole la prematura morte di Feiron.- disse Okura.

-Questo è vero, ma non si deve preoccupare di ciò, Miki-san. Se accetta di aiutarci, noi le promettiamo un generoso contributo.-

-I soldi non mi interessano, come Feng le avrà sicuramente detto. Ne ho fin sopra i capelli di carta colorata che passa di mano in mano solo ai ricchi.-

-Patteggerà con il capo in videoconferenza, Miki-san, ed allora veluterete insieme i dettagli del contratto. Per cominciare, le garantiamo la sicurezza, a lei a al signor Fox.- disse Isao.

-Inoltre, se le Tong vinceranno grazie a lei, Miki-san, le garantiamo l'immediata cessazione dei controlli che le Triadi effettuano sui suoi investimenti in Cina ed Italia.- disse An.

-Ne discuterò con il vostro superiore.- rispose Miki.

-Ottimo. Lei è un ragazzo molto intelligente, Miki-san. La videoconferenza inizierà tra poco, allora. C'è qualcosa che possiamo fare per metterla a suo agio, nel frattempo?- domandò Isao.

-No, grazie per la premura.- rispose pacato Miki, educatamente.

-Come desidera.- Feng fece poi un cenno verso i suoi uomini, che presero Feilong per le spalle, tirandolo in piedi.

-Te ne occupi tu, An?- domandò Baiko.

-Certo. Dammi dieci minuti.- rispose Feng.

-Spero non vogliate fargli del male.- commentò Miki, calmo.

Feng si alzò:
-Per ora no. Il capo lo vorrà intero.- rispose.

-Per di più, il nostro caro Feilong dovrà tenere le grida per ciò che gli accadrà non appena vedrò lo stato dei miei fratelli.- aggiunse.

Feilong ebbe un fremito: Feng aveva visto la tortura dei fratelli?

-Comprendo il suo spirito di fratellanza, Feng, lo comprendo e, le dirò, lo posso anche considerare fondato come concetto di vendetta, ma non si sporchi le mani come hanno fatto le persone che hanno torturato i suoi fratelli.- disse Miki.

Feng guardò il ragazzo, dopodiché si voltò e, spintonando Feilong, si diresse verso l'uscita.

Feilong si dimenò tra le mani dei due robusti altri cinesi, voltando appena la testa per poter vedere Miki: era certo che Okura non volesse davvero aiutare le Tong, era ovvio, per Feilong, che stava bluffando, ma aveva comunque paura per lui.

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