Una persona dannatamente carismatica IV

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47. Una persona dannatamente carismatica IV

Tao, alle sei e mezza del mattino, si svegliò perchè doveva andare urgentissimamente in bagno, ma non aveva il coraggio di alzarsi: Feilong lo stringeva ancora tra le braccia, disteso su un fianco. Il ragazzo poggiava ancora il mento sulla testa del bambino e il suo respiro era regolare. Le gambe di Feilong erano leggermente piegate e Tao, con i piedi, poteva toccarne le ginocchia. I capelli lunghi di Liu, poi, gli facevano solletico al viso.

Il bambino, diligentemente, aspettò pazientemente che Feilong si svegliasse, ma, alla fine, dal momento che la vescica gli esplodeva quasi, decise di alzarsi.

Facendo molta attenzione, sgusciò via dalle braccia di Fei-sama, che si mosse appena non sentendo più il suo contatto.

Il bambino corse in punta di piedi in bagno e si liberò di quelli ch'era convinto fossero due litri buoni dei suoi liquidi corporei, dopodiché si lavò le mani e tornò in camera da letto (collegata, come già detto, con tutto il resto della stanza grazie all'assenza totale di muri), ma, passando davanti alla terrazza, sentì una voce: era Miki-sama!

-Yes, I know it. I will think about it (Lo so. Ci penserò io)- stava dicendo.

Tao scostò appena la tenda della vetrata e vide il ragazzo poggiato con il sedere al tavolino, con il cellulare all'orecchio e una sigaretta tra le dita.

-You can return in hotel, if you want it. (Puoi tornare in albergo, se lo vuoi)- proseguì Miki, portandosi la sigaretta alle labbra e guardandosi appena le scarpe.

-Okay. I'm still here, to Feiron (Sono ancora qui, da Feiron)- si allontanò la sigaretta dal viso, voltandosi appena per levarne la cenere in eccesso nel posacenere.

-Okay. I'm going to call you if there it will be necessary (Ti chiamerò se ce ne sarà bisogno).- lasciò poi parlare il suo interlocutore.

-Okay. Thank you, Fox.- poi riappese e, alzando lo sguardo, si decise ad ammettere a Tao che lo aveva notato:

-Vedo che ti sei svegliato.- convenne, mentre riportava la sigaretta alle labbra per riaccenderla, visto che s'era spenta.

Tao arrossì istantaneamente:

-S... scusi.- disse, facendosi finalmente vedere.

-Non devi scusarti.- rispose Miki, sorridendogli e mettendo via l'accendino.

-Ti dà fastidio se fumo?- domandò poi, educatamente.

-No, certo, faccia pure.-

-Ancora non ci siamo presentati: io sono Miki Okura.- disse Miki.

-Io sono Tao.- rispose il bambino, trovandola poi una banale quanto ridicola risposta.

-Piacere di conoscerti, Tao.- sorrise Miki, inchinandosi verso di lui, cordialmente gentile.

Tao sentì l'imbarazzo svanire e sorrise, rispondendo all'inchino:

-Piacere mio, Miki-sama.- rispose.

Miki, sorridendogli ancora come non sorrideva mai a nessuno, si rialzò e si riportò la sigaretta alle labbra:

-Hai dormito bene con Fei-sama?- domandò.

-Sì. Mi sono svegliato tante volte perchè si agitava nel sonno.- rispose Tao.

-Sai per caso se Fei-sama dormiva profondamente?-

-Sì, molto profondamente.- rispose Tao, poi si chinò appena avanti come se dovesse rivelargli un importantissimo segreto:
-Parlava anche nel sonno.- sussurrò.

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