Un ragazzo prodigio internazionale

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22. Un ragazzo prodigio internazionale 

Asami guardò Feilong entrare nel suo ufficio, vestito con pantaloni e giacca abbinati, con sotto una camicia bianca. I lunghi capelli neri erano per metà sciolti, in quanto quelli sul davanti erano stati raccolti da una fine molletta e tenuti saldamente lontano dagli occhi, sulla nuca.

-Feilong.- rispose, abbassando maggiormente i fogli.

Tuttosommato, Asami non era molto sorpreso alla vista di Feilong: c'entravano i cinesi e, bene o male, Fei qualcosa doveva centrare, in un modo o nell'altro, tanto o poco che fosse. Il fatto strano, però, è che aveva fatto tutta la strada da Honk Kong fino a Tokyo e, sicuramente, c'entrava la faccenda di Isao e le Tong, che limitavano l'influenza delle Triadi in America.

-Spero di non aver interrotto qualcosa.- disse Feilong.

-Affatto. Va' pure.- Asami congedò il suo segretario, che uscì, chiudendo dietro di sè la porta.

Feilong si guardò attorno: l'ufficio era ordinato ed elegante. Tipico di Asami Ryuichi.

-Posso?- domandò, avvicinandosi alla scrivania.

Asami aprì appena la mano in segno di accomodarsi:

-Prego.- rispose.

Feilong si sedette sulla sedia difronte alla scrivania, spostandola appena perchè, solitamente, era messa accanto al tavolo solo per bellezza o per appoggiarci qualcosa.

-Come stai?- domandò Feilong.

-Non mi lamento. Tu?- rispose Asami.

-Ultimamente abbiamo avuto problemi con un esponente sino-americano.- rispose Feilong.

-Una brutta gatta da pelare.- commentò Asami, sapendo che si stava riferendo al capo della Tong per cui lavorava Baiko Isao.

-Assai.- rispose Feilong, poi proseguì:

-E' un altolocato membro delle Tong formatesi negli Stati Uniti e, in poco tempo, è sfuggito ai nostri radar, insinuandosi con spie nella mia organizzazione. Ha cercato di impadronirsi dei nomi degli uomini da me corrotti, senza successo, ma ci sta riprovando. Inoltre, ha provato a mettere radici qui a Tokyo, mettendo sul mercato una droga cinese.-

-Sì, ho sentito qualcosa.- Asami rimase vago.

-Il punto non è quanto tu provi a mentirmi, Asami, so che ci sei dentro fino al collo. Il punto è che questa droga era inizialmente pensata come arma tossica da usare contro la concorrenza che si metteva tra la mia organizzazione e i miei profitti: infatti era custodita in un buncher di mia proprietà, in Cina, ma è stata rubata quasi quattro mesi fa. Se l'esponente fosse riuscito a commercializzarla qui a Tokyo, i miei clienti si sarebbero insospettiti e io sarei crollato in ginocchio.- disse Feilong, accavallando le gambe come fosse una normale discussione di lavoro.

-Il tuo caro esponente delle Tong non ci è riuscito.- rispose Asami.

-No, infatti. La cosa ancor più curiosa è che sembra stato rallentato in qualche modo, come se qualcuno gli avesse sfilato i clienti da sotto il naso, distruggendo così ogni sua possibilità di mercato e, nel mentre che questo sino-americano si vedeva abbandonare, i miei uomini sono risaliti sino a lui e, adesso, abbiamo un nome.- disse Feilong.

-Mh, mi pare un'ottima cosa: l'esponente è bloccato e, ora che avete il suo nome, è spacciato. Cosa ci fai qui, allora?- rispose Asami.

-Non ti nascondo quanto ho rischiato in questi ultimi mesi, Asami, specialmente la scorsa settimana. Non avevamo abbastanza tempo per scoprire l'identità dell'esponente delle Tong, ma qualcuno sembra aver temporeggiato e, forse involontariamente, ci ha fatto guadagnare tempo a sufficienza per smascherare chi c'era dietro.-

Una persona dannatamente carismaticaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora