♡ How to Win a Heart - by Haechan ♡

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Il mio consiglio numero sette è: NON ascoltare i tuoi amici perchè sono stupidi (Tranne Taeyong, lui ascoltalo che è saggio).

Mi ritrovavo a casa di Winwin assieme a Yuta e Taeil quando avevano all'improvviso iniziato a mettermi in testa certe cose.
Mi avevano fatto domande anche imbarazzanti su Rebecca e io, timidamente, avevo cercato di rispondere come meglio credevo.

Le domande di Yuta erano enigmatiche del tipo: "Ma lo hai già pucciato il biscotto?"

(Io non capii che cosa intendesse e quando ammisi la mia perplessità lui non fece altro che prendermi in giro).

Mentre quelle di Winwin erano più esplicite: "Ma l'hai già palpata un pochino?", "Vi siete fatti?", "Che taglia ha di tette?", "Ma vi siete limonati sì o no?!"

Alla fine erano riusciti a cavarmi dalla bocca che la sera stessa avrei avuto un appuntamento al parco dei divertimenti con lei.

"Ma allora questa bambina ti piace davvero tanto" aveva detto Yuta ridacchiando.

"Sì, ma non so se io le piaccio..."

Lui fece uno sguardo da intelligentone e poi mi guardò.

"Beh, se segui i miei consigli, di sicuro le piacerai."

"Che consigli?"

Mi ero incuriosito.

"Per conquistare una donna devi darle molte attenzioni" spiegò, e poi fece una voce da donna: "Amore, mi stanno bene questi pantaloni?"

Poi si rispose da solo facendo un tono da folle innamorato: "Sì tesoro, sei favolosa, fantastica, bellissima, splendente, raggiante, hai un fisico perfetto, i tuoi capelli brillano, ti amo, sei la mia vita."

"Cosa c'entra con i pantaloni?"

"Non lo so. Ma tu devi sempre dirle che la ami alla fine di ogni frase: portami il telecomando ti amo, stirami la camicia ti amo, cucinami del cibo ti amo... e così via, hai capito?"

"Ehm... penso di sì ma..."

Winwin si fece spazio davanti a me e Yuta produsse un verso rumoroso.

"Non ascoltarlo. Senti me. Per piacere alle donne devi essere romantico e non bugiardo. Se i pantaloni le fanno il culo enorme, dillo."

"Se non vuoi rimanere castrato, ascolta me e non lui!" protestò Yuta.

"Oh guardatelo, ora si è messo pure a fare il saggio giapponese. Senti eh maestro Shifu, abbassa la cresta. Ci so più fare io con le donne che te" esclamò Winwim spingendolo via.

"Tu non hai mai avuto una ragazza. L'unica donna con cui hai avuto contatti è stata la tua vicina di casa solo perché a lei si era rotta la doccia!" rinfacciò, "Io con le ragazze sono delicato a differenza tua che sei un rinoceronte misto a un elefante misto a un orso dal pelo nero."

"Ma se tu l'ultima volta hai insegnato ad una ragazza come dire la parola vagina in giapponese? Si vede come sei delicato mr. intelligenza 2017" lo liquidò Winwin.

"Winwin, lo sai che tu arriverai a cinquant'anni senza aver fatto sesso?"

In tutto ciò, Taeil mi aveva preso un braccio e portato in disparte.

"Senti coso, ascolta me che riesco ad entrare nella testa delle ragazze. Io sento cosa si prova ad essere una ragazza, sono uno spirito leggiadro, sono come una fata turchese..."

"... Turchina?"

"Non importa il colore della pelle. Io sono come se fossi una donna, è come se avessi un seno da cui allattare e un utero da cui far nascere nuove vite. Stammi a sentire bene."

Mi aveva spaventato, molto anche.

"Alle donne devi far vedere quanto sei macho, quanto sei forte, quanto sei coraggioso. Le donne vogliono sentirsi protette da un vero uomo, devi mostrare i muscoli, il tuo petto. Fammi vedere che uomo sei: ruggiscimi in faccia."

"Come?"

"Ruggiscimi! Forte."

"Ma che cosa stai dicendo?"

"FAI 'ARGHHH' come se fossi Mufasa del re Leone!"

Fu imbarazzante ma sembrò soddisfatto del feroce ruggito che gli feci, come voleva lui, in faccia.

Alla fine arrivò l'ora dell'appuntamento. Come immaginavo, il parco dei divertimenti era pieno di donne e bambini, ragazzi e ragazze. L'atmosfera era piacevole: c'era una musichetta da giostre a fare da sottofondo, odore di zucchero filato nell'aria e fanciulli che correvano in ogni dove.

"Oh guarda! Un tira a segno!" aveva detto lei con un tono paragonabile a quello delle bambine felici.

Notai subito la scintilla nei suoi occhi quando il ragazzo che stava giocando in quel momento vinse un mega peluche che poi, teneramente, diede alla fidanzatina.

"Vuoi che provi a giocare?"

Arrossì un po' e mi disse di sì.
Beh, giocai e vinsi... vinsi una specie di mucca color viola prugne e che aveva pure gli occhi strabici. Forse sarebbe stato meglio non vincerla siccome sembrava un personaggio di Five Nights at Freddy's!

"Bellissimo" disse abbracciandolo ma sapevo che nella sua testa stava pensando: "Col cavolo che io dormo con questo coso di fianco al letto."

Sta di fatto che dopo un po' che passeggiavamo parlando del più e del meno, vidi ciò che stavo cercando fin dall'inizio: un pungiball.
Il pungiball è quel gioco dove devi tirare un pugno ad una sottospecie di palla che è appesa e il conta punti, a seconda della forza con cui hai tirato il colpo, sale sullo schermo.

"GUARDA! Voglio provare quello."

Ci siamo avvicinati, ho inserito i soldi e ho fatto un bel respiro.
Era il momento giusto, le avrei fatto vedere quanto ero forte e quindi l'avrei conquistata di sicuro!

"Spostati che potrei colpirti."

Un'altra cosa che era riuscito a sussurrarmi Yuta prima di essere spinto via da Winwin, fu: "sii premuroso come una mamma lupo."
Quel giorno era in vena di animali si vede.

Lei si levò mettendosi sull'attenti e io feci un po' di scena come se fossi un vero pugile professionista prima di sganciare un bel destro alla palla.
Il conta punti schizzò verso l'alto e si fermò al numero 221. Buon punteggio!

"Hai visto? Eppure non ho fatto neanche forte a..."

"STAI ATTENTO!"

Non feci in tempo a girarmi che la palla ritornò, con un rumore secco e deciso, nella sua posizione di prima e sì... avete capito bene, lì c'era la mia faccia.

Inutile dire che per una settimana buona la mia guancia fu dello stesso colore della mucca che avevo gloriosamente vinto poco prima...

~~~

Ero sdraiato sul pavimento che fissavo il soffitto con sguardo perso e con le mani congiunte sul petto, quando entrò Taeyong nella stanza.

"Che cosa è successo?"

"Niente."

"Taeil ti ha dato dei consigli?"

"Sì."

"E tu li hai seguiti?"

"Sì."

"Sei un idiota."

"Grazie, lo so."

E se ne andò lasciandomi semi tramortito a terra.