Il mio ultimo consiglio è: non lasciar passare troppo tempo. Se passa troppo, magari lei penserà che alla fine non sei davvero interessato.Mancava solo una settimana alla fine della scuola e come ogni volta ci sarebbe stata una festa per concludere l'anno scolastico.
I miei insegnanti sapevano che ero molto bravo a ballare e quindi quell'anno erano riusciti a persuadermi per farmi partecipare a una delle diverse esibizioni assieme a Taeyong, Mark, Yuta, Taeil, Winwin e Jaehyun.
Era il primo anno che partecipavo, ero un po' emozionato all'idea di esibirmi davanti a tutti ma, come ben sapevo, mi sarei divertito.
Da quel momento in poi fino alla fine delle lezioni, mi fermai per esercitarmi con i miei amici: il balletto che avremmo dovuto fare era straordinario.Però ero distratto.
Mancava così poco e il mio scopo di vita era dichiararmi a Rebecca. Lo avrei fatto, sì, ormai mi ero convinto a farlo: dopo l'esibizione sarei corso da lei e avrei confessato tutto.
Come tutti i gran giorni che si aspettano, non chiusi più occhio la notte.
Cavolo, lo avrei fatto davvero?
Poi che cosa sarebbe successo?
E se lei non mi amava?Perché l'amore deve essere così complicato? Non potevamo metterci insieme e basta senza tutta questa sceneggiata da film romantico?
Io e lei ci saremmo fidanzati, poi sposati e avremmo avuto una vita felice.Magari avrei potuto chiedere ad un mio amico di fare passaparola: glielo avrei detto a Jisung, Jisung lo avrebbe detto di sicuro a Jeno, Jeno lo avrebbe detto a sua cugina e...
No, un momento. Jisung non capiva mai niente di ciò che gli dicevo e chissà che cosa sarebbe arrivato alle orecchie di Rebecca alla fine della catena... non oso immaginare!
Una volta dissi a Jisung di venire a casa mia per le 6.00 del giorno seguente.
Non specificai se 6.00 del pomeriggio o di mattina ma, come tutte le persone del mondo penserebbero, io mi stavo riferendo alle 6.00 del pomeriggio.Invece lui no, siccome è un bambino speciale.
Citofonò a casa mia alle 6.00 di mattina e quando scesi con il pigiama al freddo e al gelo e lo sgridai, lui si difese dicendo: "E ma tu devi specificare certe cose."
Per fortuna che io ho pazienza!No, non potevo fare una cosa del genere come fanno i bambini piccoli delle elementari.
Questa volta avrei fatto il grande.
E se le avessi scritto una lettera? Ma poi come l'avrei spedita?Magari avrei potuto usare Taeil come piccione viaggiatore. Mi immaginai Taeil che volava nel cielo assieme a uno stormo di uccelli. Fu una visione orribile, misi la testa nel cuscino e strillai tirando dei pugni sul letto.
Perché l'amore doveva essere una cosa così difficile?!
Rimasi per il resto della giornata steso lì, come un morto, a cercare un piano efficace per la mia dichiarazione.L'ultimo giorno di scuola era arrivato e la sera erano state organizzate tutte le cose divertenti che solitamente non si fanno mai per tutto l'anno. C'era tanta gente: tutti gli studenti della scuola, genitori, fratelli, cugini, nonni, prozii e così via andare.
Solo per quel giorno la scuola sembrava essere un posto carino.
Nel giardino era stato allestito un bel palco dove io e i ragazzi ci saremmo dovuti esibire.
Verso le 19.15, io e gli altri ci stavamo preparando dietro le quinte e delle ragazze più grandi ci stavano aiutando con il trucco ispirato al tema del balletto ovvero un po' rough e aggressivo; i vestiti di scena erano stupendi, rossi arrugginito e argento. I miei capelli erano stati tinti giorni prima di un colore tendente al ramato e in quel momento erano stati laccati e acconciati tutti all'indietro.
Mentre una ragazza mi stava mettendo la matita sotto gli occhi, vidi passare da uno spiraglio del tendone Rebecca e le sue amiche. Feci uno scatto e per sbaglio la matita mi andò a finire nell'occhio.
"Ahia!" piansi.
"Scusa ma se ti muovi non riesco a mettertela bene" si difese giustamente la ragazza.
"Devo andare a fare una cosa importante."
Mi alzai dalla sedia e corsi fuori dal tendone.
"Ma dove sta andando?" domandò Winwin a Mark.
"Attacco di diarrea" rispose lui facendo spallucce.
Winwin lo aveva guardato con gli occhi ridotti a due spilli.
"Manca poco ad andare in scena!" sentii Jaehyun urlarmi dietro.
Non m'importava, dovevo prima fare una cosa.Raggiunsi velocemente Rebecca e la chiamai a gran voce facendola voltare assieme alle altre ragazze come se in quel momento tutte si fossero chiamate Rebecca.
Fu una cosa inquietante: mi ricordò quella scena nel film Alla Ricerca di Nemo dove tutti i gabbiani si voltano all'unisono perché vogliono papparsi il povero papà di Nemo.Sorvolando ciò, le corsi vicino e quando le fui ad un passo di distanza, la vidi sguardarmi con gli occhi leggermente spalancati. Aveva assunto un'espressione alquanto maliziosa!
"Uou, Haechan! Che figo che sei!"
Io ridacchiai.
"Grazie! Senti, ti devo dire una cosa..."
Guardai le sue amiche e loro capirono che si dovevano allontanare.
"Io..."
Siccome niente mi deve andare bene, non potei continuare perché era arrivato Taeil che mi prese per un braccio strattonandomi.
"Ma ci sei o ci fai? Dobbiamo andare in scena adesso e tu scappi via? Idiota!"
Rebecca abbassò lo sguardo, forse in imbarazzo per il fatto che io venissi sgridato così da un mio amico più grande.
"Dovevo dire una..."
"No! Stai zitto. Gliela dici dopo."
Mi trasportò di peso via da lei ma io riuscii almeno a dirle queste parole:
"Guardami durante l'esibizione e poi aspettami vicino al palco!"Mi sembrava che avesse afferrato il messaggio...
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Ho deciso di lasciarvi con l'ansia fino a domani mattina...ODIATEMI PURE, lo capirò💕
chujisoo🍒
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♡ How to Win a Heart - by Haechan ♡
FanfictionAnche tu sei innamorato di una ragazza ma sei troppo timido per confessarlo? Anche tu sudi quando le parli e non sai più cosa stai dicendo? Anche tu non sai se le piaci o se sei finito nella friendzone? Anche tu hai degli amici stupidi che, invece d...