11 parte 2👑

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Ci esibimmo e le persone ci applaudirono rumorosamente, ci fischiarono e ci chiesero il bis, però io in quel momento non mi stavo godendo appieno la gloria perchè stavo cercando Rebecca tra il pubblico e solo quando la vidi, potei essere felice della mia performance.

Tornato dietro le quinte, schizzai fuori alla ricerca della ragazza magica che trovai girata di spalle, vicino ad una bancarella di libri.

"Rebecca!" la chiamai. Feci dei passi ma poi mi inchiodai.

Vidi che stava parlando con un ragazzo... anzi, quel ragazzo!
Quello dell'inizio, quello del corridoio, quello più bello, alto, magro, più TUTTO rispetto a me.

Sentii una fitta nel mio petto, mi sentii talmente abbattuto che mi dovetti appoggiare a un tavolino che c'era lì vicino. Lei mentre parlava aveva gli occhi brillanti, sembrava molto emozionata e quel tizio la faceva ridere dialogando apertamente, senza incepparsi nemmeno un po', con un sorriso pulito e luminoso.

Le avevo chiesto di aspettarmi ma non lo fece. Quel ragazzo le aveva preso la mano e poi l'aveva portata via, non so dove.  Ciò che mi fece più male fu che quando lei lasciò la sua postazione, non sembrava avesse del risentimento. Non si sentiva in colpa, non protestò. Andò e basta come se si fosse dimentica di me e della mia richiesta.

Forse non potevo darle torto: qualsiasi ragazza sarebbe andata con quel principe invece che aspettare un ragazzo così inutile.

Ritornai dietro le quinte. Sulla via del ritorno incontrai anche Miyon, la ragazza più popolare del mio anno.

Mi fece i complimenti ma io la scansai. Non mi aveva mai considerato fin dalle elementari e mi aveva anche definito piccolo anatroccolo durante una gita scolastica.
Chissà come mai ora mi stava facendo gli occhi a cuore!

Ero infuriato, non volevo più parlare con nessuno, volevo che un meteorite colpisse la scuola e che tutto finisse tragicamente per chiunque, perché io dovevo essere l'unico a soffrire?

Una volta ritornato nel tendone, strillai contro tutti i miei amici. Mi dispiacque molto per loro che cercavano solo di aiutarmi ma io ero accecato dalla delusione.

Stavo esagerando? No.

Era ingiusto? Sì.

Io ci avevo provato in tutti i modi per farmi piacere, avrei fatto qualsiasi cosa per farla innamorare e ora, arrivava questo tizio che aveva più di mille ragazze ai piedi e che non aveva alzato neanche un dito per conquistarla! Ingiusto! Magari a lui non le piaceva neanche per davvero e me la portava via da sotto il naso solo per collezionarla, come se io fossi un fesso, un rimbambito, come se io fossi così... invisibile.

"Che diavolo ti prende?" mi aveva urlato Taeil, "Oh HAECHAN CHE CAZZO STAI FACENDO?"

Avevo rovesciato un tavolino con su i trucchi, spaventando delle ragazze che si erano allontanate da me con facce allibite.
Ero talmente angosciato che non sapevo più che cosa stavo combinando. Il mio cuore faceva male, sentivo nel fondo dei miei occhi tanti aghi, i miei pugni volevano colpire qualcuno.

"OH CALMATI CAZZO!"

Mark mi prese per i polsi ma io reagii e lo spinsi a terra.

Odiavo me stesso, odiavo tutti. Scappai lontano sotto occhi scioccati, via dai sorrisi degli studenti: solitamente l'ultimo giorno di scuola è un giorno felice, ma per me no. Lo stavo detestando come stavo detestando me stesso.

Alla fine mi ero nascosto dietro un muretto perchè era l'unica cosa che potevo fare: nascondermi. Non volevo più farmi vedere da nessuno.

Non posso dirvi come mi stessi sentendo in quel momento, provavo solo tanta tristezza, poi rabbia, poi delusione. Il mio corpo non poteva tenere tutte queste emozioni dentro e infatti iniziai a gettarle fuori piangendo amaramente, prima in silenzio, poi talmente forte che dovetti appoggiare la testa sulle ginocchia.

♡ How to Win a Heart - by Haechan ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora