Buona domenica!
Eccoci di nuovo, stiamo aggiornando velocemente per dare continuità alla storia.
Non anticiperò nulla, ma scrivere questo capitolo è stato molto bello : spero possa emozionare voi, così come ha emozionato me!
Vi ringrazio a nome di entrambe per i like, le visualizzazioni ed i commenti : siete stupende!
Aspetto di sapere le vostre opnioni :*
Buona lettura!-TheLittleMermaid-
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Il sole era ormai calato e dalla finestra di fronte la culla si riuscivano a scorgere le prime stelle nel cielo limpido.
In qualsiasi altro momento Mario avrebbe abbandonato tutto, si sarebbe precipitato alla finestra ed avrebbe fatto un grosso respiro. Avrebbe sentito il bisogno di risvegliare tutti i suoi sensi. Non bastava la vista, non bastava l'udito con il quale riusciva a distinguere le musiche del Re Leone II provenire da sotto, mescolarsi perfettamente con i suoni tipici della sera. Avrebbe sicuramente voluto odorare.
Non aveva il coraggio di dirlo ad alta voce, non aveva avuto il coraggio di confessarlo neanche a Claudio, nonostante ormai fossero molto legati, eppure era convinto che tutto in quel posto avesse un odore ben preciso, un odore che valesse la pena sentire anche solo una volta nella vita.
Così, da quando aveva messo piede in Africa, aveva odorato ogni cosa : piante, cibi , persino albe e tramonti.
Tutto di quel posto gli era sembrato così straordinario, così unico, così vicino alla perfezione.
Eppure qualcosa era irrimediabilmente cambiato : nell'esatto momento in cui era entrato in quella stanza, seguito da Claudio, aveva sentito una strana sensazione pervadergli il corpo esile. Un vuoto allo stomaco, una mancanza profonda ed insanabile era tornata a galla prepotentemente.
Aveva camminato sicuro, seguendo eslcusivamente il suo istinto, verso quel pianto che sapeva allo stesso tempo di ignoto e di speranza. Posizionò un piede dietro l'altro, con fare sicuro, sapendo perfettamente cosa avrebbe trovato davanti a sè, ma sentendo un'emozione sconosciuta provenire dal suo petto.
E poi capì.
Non appena i suoi occhi color pece incontrarono quelli lucidi e cristallini della bambina dentro la culla, il cuore si fermò e riprese a battere come se fosse la prima volta.
Portò istintivamente una mano su di essa e le carezzò delicatamente le dita minuscule e fragili, come se fosse nato solo per fare questo , come se avesse vissuto solo per quell'istante.
E quando la bambina dalla pelle mulatta, catturò con le dita il suo indice intento ad accarezzarla, fu come se ogni pezzo di quello strano puzzle che era stata la sua vita fino ad allora, fosse tornato al proprio posto.Più la guardava e più tutto il resto perdeva di importanza. Più la accarezzava e più non riusciva a capacitarsi di tanta perfezione. Più si specchiava nei suoi occhi ancora lucidi per il pianto, e più vedeva un'infinità di domande ed un'infinità di risposte.
"E' bellissima" disse Claudio con voce sognante ,ancora al suo fianco
Mario si girò a guardarlo, riuscendo a distogliere il suo sguardo dalla bambina , e vide sul volto del ragazzo dagli occhi color di foglia, il suo stesso stupore ,la sua stessa meraviglia. E fu felice di averlo al suo fianco in quel momento. Non avrebbe voluto nessun altro, non avrebbe voluto condividere quella visione, quell'emozione con nessun'altra persona.
" Vero.." si limitò a dire, tornando a guardarla ed a muovere il suo dito indice, ancora "intrappolato" in quella soffice presa.
"Sei riuscito a calmarla " notò Claudio.
La sua non era un'affermazione sorpresa, anzi. Lo disse con voce convinta, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
E forse neanche Mario, in cuor suo, era tanto sorpreso."Badra" sussurrò Claudio tra se e se, e Mario ebbe la sensazione che stesse vaneggiando , fino a che non posò i suoi occhi neri sul polso della piccola e lesse le stesse cinque lettere.
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Luna piena » clario
FanficÈ notte fonda in Madagascar, e Badra ha appena aperto gli occhi per la prima volta.