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Siamo a circa due metri di distanza dall'angolo dietro alla quale abbiamo scorto un'ombra sinistra muoversi.
-"Ragazzi venite, c'è la torta!" Urla mia mamma che è appena uscita in terrazzo.
Proprio mentre lei pronuncia queste parole vediamo l'ombra alzare quella specie di testa rotonda con in cima un cono e dileguarsi sfumandosi tutta.
Corriamo velocemente all'angolo ed effettivamente non c'è nessuno, c'è solo una strana polvere color arcobaleno, che vola via subito, sulla parte di terrazzo.
Non vogliamo preoccupare nessun altro, oltre a noi stessi, quindi, entriamo in casa, e fingiamo che non sia accaduto nulla.
Una torta enorme, che si innalza su tre livelli, ci aspetta sul tavolo del salotto.
-"Mmm... non vedo l'ora di assaggiarla!"
-"Ti piacerà moltissimo! Tieni, la prima fetta va a te." Mi porge mio padre una fetta di quel dolce alquanto invitante.
Afferro il cucchiaino e stacco un pezzo di torta, lo metto in bocca ed inizio ad assaporare quell'esplosione di gusti:
Il cioccolato quasi fondente con il cioccolato al latte, mischiati in scaglie di arancia e cannella si intonano perfettamente con la vaniglia posta sulla sommità del dolce.
-"Che buonooo!" Riferisco incantato.
-"Cosa ti avevo detto?" Domanda mio padre soddisfatto.
-"Davidino, prendi i regali." Mi dice mia nonna con l'accento calabrese.
-"Si nonnina cara." Le dico ricordandomi dei doni che mi hanno portato.
Afferro il primo.
-"Questo è di Martina e Michael." Dico guardando i miei due cugini.
Inizio ad aprire quel sacchetto piccino, e al suo interno trovo una scatolina con su le iniziali di Daniel Wellington; la apro e, proprio come sospettavo, ho trovato un magnifico orologio.
Continuiamo così per tutta la serata, passando da orologi a cover per il telefono, da giochini a vestiti, da libri a porta fotografie, ecc... mentre i parenti e gli amici iniziano a defluire.
Siamo rimasti solo in pochi.
Ad un certo punto della serata Martina, Sofia e Julian mi chiamano per parlare.
Ci portiamo in camera mia, sotto agli sguardi incuriositi di Arianna, Cristina, Francesco e Beatrice.
-"Davide, tu hai visto quell'ombra?" Inizia Martina sistemandosi sul letto.
-"Aveva la testa da demone!" Continua Julian.
-"Ho paura, Davide." Conclude Sofia.
-"In effetti, ho visto quell'ombra, ed ho paura anche io, ma..." Mi interrompo per un lasso di tempo.
-"Ma cosa?" Chiede il ragazzo
-"Cosa devi dirci?" Si insospettisce Sofia.
-"Ma..." Mi blocco nuovamente.
Non riesco a spiegare.
-"Davide, questo fatto non riguarda solo te, ma anche tutti noi, quindi, per favore, raccontaci tutto." Mi convince Martina
-"Ma per voi è la prima volta... è la prima volta che vedete quell'ombra..."
-"Cosa intendi dire?" Domanda spaventata Sofia.
-"Intendi dire che tu la hai già vista?" Si preoccupa Julian.
-"Beh... si..." Abbasso la testa "Quel mercoledì che stavamo andando in Duomo, ho visto uno strano signore, alla fermata di Loreto, ma non vi ho detto nulla per non preoccuparvi, e anche perché non era niente di che, mi aveva solo un po' inquietato. Successivamente, sull'autobus prima del mio infortunio, tanti cloni di quell'uomo della metropolitana stavano facendo baldoria sul veicolo guardandomi divertiti, poi all'ospedale, ed ora era sul terrazzo..."
-"É uno scherzo, vero?"Si preoccupa Martina.
-"Sarà stato un pedofilo o un barbone." Ipotizza Francesco irrompendo nella stanza, seguito da Arianna, Cristina e Beatrice.
-"Certo, l'ombra di un pedofilo che scompare quando ci avviciniamo e che si trova proprio sul terrazzo di una casa all'ultimo piano di un grattacielo, neanche in strada..."Risponde scocciato e preoccupato Julian.
-"Ma, raga, io non ho capito. Cosa è successo?" Chiede disorientata Beatrice.
-"Lascia stare Bea..." Risponde a tono Francesco mentre Arianna ed io sussurriamo:
-"Figuriamoci..."
-"Non so... siamo sicuri che domani possiamo andare al planetario?" Domanda Sofia
-"Si, non ci ha fatto niente fino ad ora, non penso che accadrà niente lì, anche perché non siamo soli." Ci tranquillizza Cristina, anche se tutti sanno che per colpa di quel pagliaccio sono finito all'ospedale.
-"Io sto con Cristina, però domani sporgiamo denuncia." Avviso i presenti.
-"Anche a me va bene." Mi sorride Julian, seguito dall'"acconsento" degli altri.
-"Ah, a proposito, domani dobbiamo portare la cena al sacco, giusto?" Si informa Martina.
-"Esatto." Risponde Arianna.
-"Ei ragazzi, di cosa parlate?" Irrompe mia madre.
-"Niente." Le sorrido io.
-"Ok. Martina e Sofia, dovete andare, ci sono i vostri genitori pronti in sala." Le avvisa.
-"Va bene, ci vediamo domani! Ciao!" Si congedano le ragazze eclissandosi dietro la porta della mia camera.
Successivamente, passata una mezz'ora di silenzi, anche Cristina e Francesco devono tornare a casa propria.
-"Ciao a domani!" Urla entusiasta Cristina, mentre Francesco ci sorride e ci saluta con un gesto della mano.
-"Rimaniamo solo noi tre..." Sbuffa Arianna.
-"Sono felice che dormiate a casa mia, così parleremo tutta la notte." Riferisco ai miei due migliori amici.
-"Ahahah non vedo l'ora." Ride Julian.
È ormai mezzanotte inoltrata, quando la luce della lampada sul soffitto della mia camera inizia ad andare a scatti; ci fermiamo e ci guardiamo tutti e tre in faccia impauriti.
Subito dopo sentiamo uno scavare sotto al letto, come qualcuno che sta graffiando il parquet con uno scalpello.
Alcuni versi sinistri e il rumore dello scavare si riproducono quando la lampada della mia camera non emette luce.
Provo ad abbassare la testa sotto al letto.
Tiro su le coperte e non vedo niente...
La luce si spegne per l'ennesima volta, e un'ombra nera, simile a quella di un demone dalla testa paffuta  e con un corno sulla testa, mi appare davanti.
È a testa in giù: guarda il pavimento, graffiandolo con un'unghia.
Il luogo ritorna illuminato, e la "cosa" sotto al mio letto scompare.
Cala nuovamente il buio...
Quello strano essere c'è ancora, ma ha la testa alzata, e mi guarda con degli occhi minuscoli bianchi.
Sto per tornare sul letto, quando la creatura emette un verso orripilante, come un urlo, e striscia rapidamente verso di me.
La luce torna, io urlo e riesco a tornare sul letto accanto ai miei amici;
Il tutto avviene in pochissimi secondi.
-"Cosa è successo Davide?" Domanda Arianna.
-"Dobbiamo tenere accese le luci! Trovate delle torce!" Urlo scappando in salotto seguito dai due.
-"Ei ragazzi che succede?" Chiede incuriosita mia mamma, mentre dietro di lei, nell'angolo buio del salotto, vedo la stessa creatura che c'era sotto al mio letto.
-"Mamma! Vieni via!" Le urlo mentre lei si gira.
È scomparso.
Mia mamma, girandosi, ha dissolto l'ombra che ha creato posizionandosi dinnanzi alla luce.
Che colpo che mi sono preso!
-"Davide, che succede?"
-"Mamma, devi tenere la luce accesa! Non spegnerla!"
-"Ok, ma non capisco come mai."
-"Per favore mamma, fallo. Non voglio perderti." Le dico abbracciandola.
-"Va bene tesoro, ma ora andate a letto." Mi sorride abbracciandomi anche lei.
-"Ok. Buona notte." La saluto con un sorriso.
Entro in camera mia, dove Julian e Arianna mi aspettano con delle torce tutte accese, e propongo:
-"Teniamo le torce accese, e cerchiamo di addormentarci il prima possibile. Prima arriva la mattina, e meglio è."
-"Ok!" Rispondono seri i due ragazzi.
E così ci addormentiamo nell'arco di un quarto d'ora.
La mattina arriva veloce, e per le 10.00 mi sveglio in mezzo ad una montagna di torce.
Sto andando in cucina, ma mi fermo un attimo e torno indietro.
-"Ricordo che ieri sera..." sussurro andando sotto al letto.
-"...eccolo qua...." tocco il taglio che ha fatto il mostro con le unghie.
«-0» c'è scritto.
Cosa vorrà dire?
Nel frattempo Julian e Arianna si svegliano.
Esco velocemente da sotto al letto e fingo di essermi appena svegliato.
Loro due, dell'accaduto della sera prima, non penso che ricordino più niente.
-"I miei genitori come al solito non ci sono, quindi dobbiamo essere autonomi, e prepararci la colazione da soli." Sorrido.
-"Interessante." Inizia a ridere Julian.
Finito di mangiare latte, cappuccino, yogurt, succo di frutta e quant'altro, ci vestiamo e ci facciamo una passeggiata, con il pranzo al ristorante, poi, alle 6.30 ci rechiamo al planetario.
Salutiamo tutti, poi Martina ci domanda:
-"Come avete dormito?"
-"Abbastanza bene. Voi?" Risponde Francesco.
Improvvisamente, quando sto per raccontare della sera precedente, un urlo attira la nostra attenzione.
È Sofia!
Dov'è finita?







Ciaone ragazziiii!!
Cosa mai vorrà dire -0 ?
Vi piace questo capitolo?
Scusate l'assenza ma per errore ho eliminato tutto il capitolo proprio quando lo stavo per postare, quindi ho dovuto riscriverlo tutto.
Volevo ringraziarvi tantissimo per aver sostenuto questo libro, il quale penso che stia venendo bene, e per averlo portato nella classifica degli Horror.❤️
Davvero tante grazie! Vi adoro!
Poi volevo dirvi che eliminerò Teenager Life perché è brutto, e non ho più ispirazione (finiva con la morte di tutti).
Però, in compenso, inizierò un'altro dramma, che si ispira al sogno che ho fatto la scorsa notte.
Beh, ho parlato anche troppo...
Vi saluto!
Buona giornata a tutti!!!❤️

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