11.

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Mi piego e raccolgo un pezzettino di carta.

«Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio»
Così c'è scritto, su quel biglietto di carta giallastra è tutta rovinata sui bordi.



-"Stiamo girando da un bel po, possiamo fermarci qua almeno per dormire, mi sento stanca, non riesco più a reggermi in piedi." Ci dice Giorgia, che si è fermata mettendo la mano una sul braccio opposto, e esprimendo una faccia di stanchezza assoluta.
-"Va bene dai, dormiamo almeno qualche ora, faremo come l'altra notte dei turni di guardia da due." Finisco per dire dopo aver guardato tutti gli altri, e aver notato che sono davvero tutti stanchi.

*Quando sono tutti svegli*

-"Davide! Davide svegliati!"
-"Dimmi..." Rispondo svogliatamente poiché stavo meglio nel mondo dei sogni.
-"Giorgia... Non c'è più Giorgia."
Con un balzo mi alzo da quel pavimento ghiacciato e impolverato:
-"Cosa hai detto??"
-"Non troviamo Giorgia... Mi sono svegliata e lei non c'era." Si rivolge a me preoccupata Arianna.
Decido subito di andare a controllare dove ha dormito lei nella speranza di trovare qualche indizio su dove possa essere andata.
Strappo la torcia dalle mani della mia migliore amica, e vado a controllare:
-"Vedi di non romperla, ce ne rimangono a mala pena 4."
Cerco, cerco ovunque ma niente.
Inizio a demoralizzarmi, ma a quanto pare non è questo il momento adatto per farlo;
Cristina inizia a urlare a squarciagola.
-"Julian!!!"
-"Cristina tutto bene??" Le corre incontro Arianna.
-"l'ho vista! Eri Giorgia! Sapeva che era una poco affidabile. È arrivata da dietro un angolo e ha tappato la bocca a julian per non farlo gridare, poi lo ho trascinato via con se."
Io rimango esterrefatto...
Non può essere...
Giorgia è sempre stata così brava...

«Basta pensare! Bisogna agire!»

-"Dove sono andati?" Mi rivolgo a Cristina con un tono severo da capo-leader.
-"Lei si asciuga le lacrime e si ricompone in quattro e quattr'otto, poi dice:
-"Seguitemi, per di qua!"
Iniziamo ad attraversare stanze che hanno tutte due entrate, una quella da cui passiamo noi, l'altra per arrivare alla camera successiva.
Alzo lo sguardo e noto che le travi di legno a formare il soffitto e il pavimento del piano superiore sono piegato quasi come per spaccarsi da un momento all'altro. Quasi come per sotterrarci, farci finire nuovamente in una casa ancora più in profondità, e la nessuno avrebbe mai trovato i nostri corpi.
Non che dove siamo ora qualcuno ci troverà, però almeno siamo più vicini al mondo reale, dove non ci sono mostri che cercano di ucciderti.
-"Mi sa che sarebbe meglio andarcene subito da questa stanza."
Mentre pronuncio queste parole, avanti a noi inizia ad apparire un continuo lampeggiare, tutto di un colore rosso, tutto molto familiare...
Questo via vai di luci rosse, però sta volta sembra allontanarsi.
Non posso farmelo scappare quello stramaledetto quadro, devo scoprire se c'è qualcosa che ci possa salvare la vita.
Inizio a correre dietro la luce con i miei amici rimasti che cercano di starmi dietro.
Dopo qualche minuto riesco ad arrivare affannato davanti al quadro.
-"Perché ci segui?"
Mi chiede una voce simile a quella di Arianna.
Ma certo! È Allyson.
-"In verità..." cerco di giustificarmi davanti a quelle che sembrano delle sagome bianche e un po' trasparenti.
-"Ve lo potete scordare il quadro." Mi interrompe subito quello che sembra assomigliare in tutto e per tutto a Julian.
-"Per favore, vogliamo vedere se ci sono degli indizi su come evitare che tutto questo continui. Perché non volete darcelo?" Parla con gli occhi lucidi Cristina, mentre Arianna le tiene un braccio sulle spalle.
-"Oh ma lo volete cap..."
-"Aspetta Cristine." La interruppe quello che, se non ricordo male si chiama Dylan. "Questo quadro voi non dovevate neanche trovarlo, è stata la causa di tutto. Quando eravate lassù..." si interrompe un attimo guardando il soffitto, poi riprende con uno sbuffo "avete mai notato questo quadro da qualche parte? In un negozio, a casa vostra, a scuola..."
-"Cosa ne sappiamo noi, noi vogliamo solo che tutto questo finisca!" Urla Arianna.
-"Pensateci, può servirvi come cosa."
-"Si, la ho vista quando Davide è stato investito dall'autubus, come cartellone pubblicitario sul veicolo."
Arianna ed io  iniziamo a guardare cristina con aria scioccata.
-"Ok adesso vi spiego come funziona." Ci dice con una calma assoluta.
-"Questi siamo noi, vivevamo qua. Un giorno la nostra casa è sprofondata perché una ragazza che viveva con noi ha fatto esplodere le fondamenta con dei fuochi d'artificio. La cosa pazzesca è che lo ha fatto apposta."
-"Perché mai avrebbe dovuto??" Chiedo stranito.
-"Non lo sappiamo nemmeno noi. Quando ormai eravamo già in profondità lei ha iniziato a ammazzare gli adulti, e uno ad uno ha ammazzato anche noi." Disse girando il quadro.
Indicandoci vari oggetti ci spiegó "questi sono gli oggetti con cui siamo morti. Quelli sbarrati sono quelli già utilizzati per i vostri amici. I restanti sono quelli con cui ammazzerà voi." Ci indicó una pala, degli artigli acuminati, un uncino, e una faccia di una persona non ben delineata.
-"Ma chi era questa ragazza?" Chiede Cristina.
-"Vedete, noi siamo i vostri antenati. Voi sarete gli antenati dei prossimi che moriranno, e così via. La traditrice è..." Sbarrò gli occhi josh.
-"Dove è la vostra amica Giorgia??? E dove è Julian??"
-"quando ci siamo svegliati non c'erano più." Abbasso lo sguardo triste."
-"Cosa avete fatto???" Urla Dylan. "Non potete permettervi di dormire!"
Noi eravamo sempre più allibiti.
-"Trovate quei due subito se volete rivederli vivi, oh meglio Julian, giorgia è assicurata."
Giorgia è assicurata... quelle parole continuavano a risuonarmi in testa...
Cosa hai fatto giorgia?
-"Non perdiamo altro tempo, andiamo!" Mi prende per un braccio Cristina e mi porta via, verso una ignota destinazione, mentre io rimango assolto nei miei pensieri.
Girato l'angolo di una nuova camera i fantasmi scompaiono dalla mia vista, e al loro posto vedo julian accasciato a terra dormiente.
Cristina mi lascia il braccio quasi facendomi cadere ed è a questo punto che mi accorgo che accanto a noi c'è Giorgia con un sorrisino accattivante.
Dietro di lei spunta quel così tanto odiato clown.
-"Lascialo andare! Ti diverti così? È sadico?" Urla Arianna ormai in lacrime.
La faccia di quel mostro, tutta dipinta sembrava divertita... e come se lo era...
-"E tu infame?" Chiese cristina a Giorgia.
Lei abbassò lo sguardo con un ghigno malefico sulla faccia "Siete proprio ingenui..." scoppia a ridere."vi ho solo usati tutto il tempo, vi ho manipolati per farvi arrivare qua... beh a quanto pare ci sono riuscita."
-"senza di te non ce l'avrei mai fatta." Intervenne una voce stridula e ridente.
Io ero fermo. Non riuscivo a muovere un muscolo. Solo gli occhi, che seguivano il pagliaccio saltellare felice verso il mio migliore amico. E ora? Cosa succederà? Tutto inizia a non avere più senso, a partire da quella vita così schifosa che mi aveva preso in giro fino ad ora. Tutto era andato in pezzi, la mia vita è i miei amici per primi. Iniziai a pensare se dopo la morte ci fosse un aldilà, se il paradiso e l'inferno esistessero per davvero, e se mai fossero esistiti se ci sarei finito.
Oppure, come avevo sempre creduto, magari dopo la morte c'era una fase di reincarnazione. Quello che mi importava era rivedere i miei amici ancora vivi, anche solo per far loro un addio come si deve.
I miei pensieri cessarono quando lui arrivo con un balzo felino di fronte a julian.








CIAOOOOO GUYZZZZZ
NON SONO MORTO AHAAH
Siamo agli sgoccioli ormai...
Spero che questo capitolo (uscito un po' in ritardo) vi piaccia (OBV SE SI METTETE UNA STELLINA❤️). Secondo voi ora cosa succederà al povera julian?
A proposito, ho iniziato a scrivere un libro con una mia amica (quella della foto profilo). Parla di una storia gay, non aggiungo altro❤️😊

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