Jason

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Jason non ci poteva credere: Piper l'aveva rifiutato.
Era convinto che avrebbe accettato, invece no.
Piper aveva validi motivi, ma Jason non era capace di crederci lo stesso.
Nonostante questo rifiuto però erano diventati incredibilmente intimi.
Stavano sempre insieme e Piper aveva iniziato a raccontare a Jason della sua infanzia.
Jason iela invidiava da far schifo, quell'infanzia.
Lui era cresciuto al Campo Giove e crescendo (a prescindere da quale fosse il suo ruolo) tutti avevano iniziato a considerarlo un leader, cosa che lui non era.
Si alzò e si diresse verso la casa sette, per parlare con Annabeth.
Annabeth era sola, stava lavorando su un progetto.

-Ehy, Annabeth-

-ciao Jason-

-ti posso parlare?-

-di Piper sì. Di qualunque altro argomento no-

Jason rimase fermo immobile, con la bocca aperta per lo stupore, Annabeth invece rise.

-Piper mi ha detto della tua proposta- gli spiegò

-beh... Allora posso entrare: devo parlarti di Piper- replicò il figlio di Giove.

Annabeth gli fece cenno di sedersi vicino a lui e Jason ubbidì.

-Non capisco perchè mi abbia rifiutato: ho anche giurato sullo Stige!- si disperò Jason

-Ha paura a prescindere... - borbottò Annabeth

-lo so ma...-

-ho visto che avete un atteggiamento parecchio riservato- disse brusca la figlia di Atena

-e allora?-

-accontentati. Prima o poi si renderà completamente conto di ciò che prova per te- gli spiegò la ragazza

Jason fece un sospirò.

-Si cura di non essere anche tu figlia di Afrodite?-

-assolutamente-

Jason osservò il progetto, sembrava una casa, con una cucina, un soggiorno, un bagno e due camere da letto.

-Annabeth, che cos'è?- chiese il biondo

La figlia di Atena si girò

-una casa-

-di chi?-

Il rossore si diffuse sulle guance di Annabeth

-beh... Ora che so dove si trova Percy....-

Jason si senti improvvisamente a disaggio: era un romano! I romani non sono mai invadenti: rispettano tutto, dalle persone alle regole.

-Beh... Sarai un grande architteto-

Annabeth li sorrise

-E tu sarai un grande marito per Piper-

Jason arrossì

-devo andare- disse

Annabeth lo accompagnò alla porta e lo salutò. La porta era praticamente chiusa e Jason a praticamente due metri di distanza quando entrambi (all'unisono) disserò: -grazie-.

Jason penso2 di dirigersi verso la Casa 9 ma poi si ricordò che era praticamente disabitata e decise di avviarsi verso il Pino di Talia, per fare una passeggiata.
Era appena arrivato in cima che vide comparire all'orrizonte un gruppo di ragazze in tenuta argentea: le Cacciatrici.
Vide una Cacciattrice lasciare il gruppo per correre verso di lui e anche Jason le corse incontro: era Talia.

-Jason!-

-Talia!-

Si abbraciarono, le cacciatrici li guardavo con disgusto.

-Cosa ci fate qua?- chiese Jason

-dobbiamo parlare con Chirone- rispose la sorella

-perchè?-

-ci ha mandato un messaggio iride: stava valutando di mandare anche noi Cacciatrici al Campo Giove-

-perchè?-

-non lo so-.

Si abbraciarono di nuovo e Jason scortò le Cacciatrici fino alla Casa 8, poi accompagnò Talia fino alla Casa Grande.
Chirone spiegò che aveva valutato di far partire le Cacciatrici con l'equipaggio di base come scorta ma che bisognava mettere le cose hai voti e sopratutto verificare se era possibile senza variare troppo il progetto della nave.
Quando ebberò finito i due fratelli Grace si diresserò verso la Casa 1.

-Hai sistemato le tue cose nella mia nicchia- osservò la figlia di Zeus -e hai anche appeso la mia foto con Luke e Annabeth-

-mi sento più a mio agio, e la foto mi fa sentire a casa- le spiegò il fratello

-Per il compleanno ti regalo una cornice-

-e fra poco?- chiese Jason

-cosa?- domandò la Cacciatrice

-il mio compleanno... Cioè è fra poco?-

Thalia scosse la testa

-e il 1 Luglio-

Jason sorrise: finalmente zi ricordava che giorno era nato.
Portò la sorella alla Casa di Atena, dove Annabeth era ancora china sul suo progetto.
Le due ragazze iniziarono subito a chiacchierare e a scherzare e Jason uscí con la scusa di doversi fare una doccia.
A cena Talia si sedette vicino a lui.

-Annabeth mi ha detto della tua proposta andata male- esordì la ragazza

-abbiamo un buon rapporto-

-non ne dubito. Volevo solo esprimere solidarietà-

-perchè?- chiese Jason, ora distratto dalla sua pasta con panna e prosciuto. Quando stava con sua sorella era sulla media di 100 "perchè" al giorno.

-Non sono diventata Cacciatrice per la profezia- gli spiegò secca Talia

-non capisco-

-Luke Castellan... L'amavo più della mia vita, ma lui ci tradì.
Non avevo più voglia di pensare a i ragazzi: avevo perso i due ragazzi che amavo di più- spiegò prendendo la mano di Jason

Il fratello gliela strinse forte.

-Sai già che ho giurato sullo Stige di non morire-

Talia sorrise.

-gli opposti si attragono- disse e si alzò, salutandolo con un ceno.

In um primo momento Kaspn non capì, poi ci arrivo: lui era Romano, Piper Greca. Erano i due poli, i due estremi, ma si amavano.

Gli opposti si attraggono ~Jasper story~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora