Jason

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Dopo il funerale di Omar, Jason fece le condoglianze a ogni figlio di Efesto e andò a letto stanco.
La sera prima non aveva dormito: tutti i ragazzi gli avevano fatto i complimenti per aver sconfitto il mostro ed era riuscito a rientrare solo verso le 4 e non era riuscito a dormire per i troppi problemi.
Sperava di riuscire a recuperare un pò di sonno.
Si mise il pigiama e si sdraiò nella sua nicchia.
Si svegliava e si riadormentava a tratti.
Qualcuno bussò alla porta e Jason sobbalzò.
Corse ad aprire la porta e si ritrovò davanti Chirone.

-Jason! Ben sveglio- disse allegramente il centauro

-buon giorno, Chirone- sbadigliò il figlio di Giove

-ri dispiace seguirmi?- chiese educatamente Chirone

-ehm.... No, ma sono in pigiama-  rispose Jason

-possiamo vederci fra 20 minuti alla Casa Grande?-

-certo-.

Jason si lavò e si vesti rapidamente, indosso dei pantalonconi corti scuri e una canotta scura con delle scarpe da ginnastica.
Poi uscì e si diresse verso la Casa Grande.
All'ingresso c'erano Chirone (in forma umana sulla sedia a rotelle), Clovis e una cinque ragazzi che non conoscevo.
Chirone mi sorrise.

-Jason! Ben arrivato! Sembri stanco, hai dormito un pò?- si interesso Chirone

-non tanto- ammise Jason

-meglio: ora devi dormire- gli disse il centauro

-cosa?-

-Abbiamo trovato un modo di farti recuperare del tutto la memoria, anche i ricordi più lontani del tuo passato- gli spiegò Chirone

-non proprio tutto- intervene una ragazza. Indossava un giubbotto di pelle nero sopra la maglietta del campo e dei jeans, aveva un taglio sul naso. -possiamo fargli ricordare ogni dettaglio del Campo Romano ma alcune cose non le ricorderà- spiegò la ragazza

-cosa non ricorderò?-

-di quando eri piccolo non ricorderai niente: ricorderai da quando avevi più o meno 10 anni... questo il massimo che possiamo fare- spiegò un ragazzo.

Jason non sapeva cosa dire: ricordare tutto era una prospettiva molto invitante ma aveva paura di ciò che avrebbe potuto ricordare.

-Te la senti?- chiese dolcemente Chirone.

Jason ci pensò sù.

-Va bene- acconsentì alla fine.

Chirone li condusse tutti nel suo ufficio dove fece accomodare Jason su una poltrona e gli spiegò: -Clovis e sua sorella Maggie ti addormenterano, Cameron, Cristian e Jessie userano la loro magia da figli di Ecate per provare a far riaffiorare i tuoi ricordi-.
Jason annuì, era un pò spaventato, ma annuì lo stesso.
Clovis e Maggie lo fecero accomodare sulla poltrona dietro la scrivania di Chirone.
Maggie iniziò a cantilenare in quello che Jason pensò fosse Greco Antico.
Coglieva a tratti il significato di qualche parola e del nome del Dio del sonno, Ipno.
A poco a poco Jason senti le palpebre farsi ogni istante più pesabti.
Proprio nel momento in cui il sonno aveva la meglio i tre figli di Ecate iniziarono a mormorare formule magiche in Greco Antico.
Jason si addormento e inziò a fare strani sogni, agitati.

Sognò un uono simile a uno spaventapasseri, che ricordo chiamarsi Ottaviano, che li bruciava il braccio aggiungendo un asta sotto l'aquila di Giove per segnare un altro anno di servizio al Campo.
Vide il suo migliore amico, Haley, un ragazzo basso e magrissimo con i capelli nerissimi lunghi fino alle spalle e gli occhi simili a due pozzi, dirgli: -amico, questa è la dodiciesima legione, qui siamo al Campo Giove: dobbiamo mantenere il contegno che ci si aspetta da dei Romani formali-.
Ricordò una gita in una città accanto questo Campo Giove.
Rivide il busto di un dio di nome Terminus chiedergli cosa ci facevano lì. Senti la voce del suo amico Dakota dire: -impossibile con Terminus di mezzo visitare Nuova Roma-.
Poi vide l'acqua sotto i suoi piedi e senti Haley ridere dicendo: -l'acqua del Piccolo Tevere mi fa il solletico.... A te no?-.
Ricordò i dettagli della battaglia sul Monte Otri.
Rivide i soldati assaltare il palazzo di Crono e si ricordo della sua battaglia contro il Titano Crio.
Si rivide sollevato da degli scudi d'oro imperiale retti dai sopravissuti che urlavano "Pretore! Pretore", perchè gli aveva guidati alla vittoria.
Rivide i funerali di tutti i defunti.
Si ricordò ogni singolo istante con Reyna, l'altro pretore.
Lui tendeva a essere gentile e lei eccedeva lasciando involontariamente intendere di amarlo, sentimento che lui non ricambiava.
Ricordò una ragazza dai riccioli scuri e gli occhi dorati e la pelle scura di nome Hazel che veniva riconosciuta come figlia di Plutone e lui che le sussurava: -benvenuta nella dodiciesima legione, cuginetta-.
Ricordò di essere andato a letto e di essersi poi svegliato accanto a Leo e Piper.
Si svegliò di colpo.

-Visto qualcosa?- chiese Chirone

-sì. Mi sa tanto che serve un altra riunione di emergenza-

Chirone annuì.

-la convocherò per oggi pomeriggio-.

Dopo di che Chirone li congedò.
Jason avrebbe voluto abbraciare i cinque semidei.
Si ricordava tutto ciò che li serviva ricordarsi.
Ora sapeva per certo che poteva stare con Piper senza che nessun pretore la uccidese con una lancia.

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#Spazioautricie

Alla faccia di Era! Jason ha di nuovo la memori... Stupida sua maesta bovina...... Se solo avessi la lancia di Clarisse... Beh, va bene anche così!

Sciauuuu

Gli opposti si attraggono ~Jasper story~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora