Amo questa cenere,
la lascio scivolare tra le mie mani
come l’acqua tra le rocce, é priva d’ogni male,
mi è più cara del più grande dei tesori.
Sento un cuore che batte ancora
all’unisono col mio,
e mi pare un canto
che ascolto e che sempre m’incanta.
Respira ancora,
il fiato sfiora le labbra ancora,
una scia di profumo ancora invade l’aria,
una flebile, arcana voce ancora mi circonda.
La più pregiata delle sabbie di questa oasi,
polvere argentea comparabile all’alchemico elisir,
pugno di stelle che racchiude il mio firmamento,
minuscoli diamanti che adornano questa tomba.
Le mie mani la raccolgono,
vedo il suo volto assopito,
gli occhi serrati e sognanti,
un dolce bacio poserei su quelle labbra per destarlo ancora una volta.
E’ ancora calda come il sangue che scorre,
che dolce tepore quella fugace carezza,
mi toglie il respiro quello sguardo,
gli donerei tutto pur di riaverlo per un attimo fuggente.
Che il vento non soffi su questa cenere,
che questa non segua il sortilegio del tempo!
Veglio qui, su questa pietra e su questa fossa,
carezzando il mio dolore come cristo fece con la croce.
L’anima che amo disperatamente attendo,
che sia qui attorno, accanto a me?
Chi scrisse di quel giardino maledetto, di quel paradiso infernale,
amo lui, la sua anima e le sue parole.
Che tranello mi hai tratto, Tempo!
di lui non so nulla, né voce né profumo, mi resta solo l’immagine muta,
ma lo amo, tremendamente lo amo, la mia anima cerca la sua,
ma del solo che amo non resta che cenere!
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Lettere a un fantasma
PoetryRicordi, forse vissuti, forse sognati. Pensieri lontani e ancora molto vicini. L'inizio di una storia che non vedrà la fine. La memoria di due cuori lontani nel tempo ma legati da corde d'inchiostro. Due anime separate dalle epoche e unite dal pot...