L'amore con Lucifero

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Non si giudica il soggetto dal quadro,

quel riflesso della tempera sulla tela non è il diavolo,

è lui l’angelo meraviglioso del paradiso,

è lui l’apoteosi dell’ingegno celestiale.

Certo non si stuzzica un animo sì fallace,

non si getta il foco nell’infiammabile,

ma, costante mi domando, mio Dio dal celato gusto sadico,

se volevi che scampassimo alla tentazione perché facesti Lucifero di sì tanta bellezza?

Quello sguardo mistico e sofferente ai miei occhi è più forte di un magnete,

quelle ossa dove una volta si ergevano delle candide ali da serafino,

adesso sono un’intricata foresta di secchi rovi, spezzati e dolenti,

che con dolci parole e amorevoli gesti spero di risanare.

Questa non è l’imago d’un mostro, nossignore!

E’ un’opera d’arte marmorea, perfetta e irripetibile,

ma sfracellata al suolo e fatta in mille pezzi

e sì rotta che il frastuono della caduta perdura nei millenni in un’eco assordante.

Quelle labbra scheggiate, io mi chiedo con cuor profano, hanno mai baciato?

Quel cuore spaccato ha mai conosciuto l’amore, la passione o la pietà?

Quel cranio fracassato ha mai partorito soavi parole, dolci armonie o creature variopinte?

Perché il mondo ricorda di quel’essere solo colpe e misfatti?

Un scrittore dannato lo inviterebbe a sorseggiare dell’elegante vino,

un pittore pazzo gli chiederebbe umilmente di fargli da musa,

un musicista lo ascolterebbe per cavare dalla sua voce una soave musica,

mentre una poeta gli donerebbe una poesia straripante d’amore e pazzia.

Lucifero non morde, non ferisce, non graffia,

i suoi sono baci ardenti, infuocati, che ustionano le labbra e vi lasciano un segno,

i suoi abbracci sono una gabbia dove lo stesso prigioniero si rinchiude e getta la chiave,

le sue sono carezze vigorose che penetrano nella carne e sfiorano l’anima.

A far l’amore con Lucifero ci vuole un cuore infuocato,

che sostenga le fiamme della sua ira, della sua lussuria, della sua gelosia,

che non si spenga nel gelo del suo antro al centro dell’Inferno,

che palpiti al pari di un dolce canto che con delicatezza plachi il suo eterno dolore.

Lettere a un fantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora