Dopo quanto tempo,
che la tua voce è rimasta un lontano ricordo?
Ai due lati di un grande salone
ti riconosco tra mille volti ignoti.È così ogni volta,
tra la musica ed i sogni,
tra la folla ed i quadri,
tra lo spazio ed il tempo.Tempor fugit,
questa è la legge,
e senza convenevoli,
senza parole vane ci incontriamo.Con che sguardo ci guardiamo?
Non è amore, siamo andati ben oltre:
la stima la leggi nella mano che ti tendo,
il bene nelle lacrime per rivederti, fratello.Non smettete di suonare, archi!
Abbiamo appena iniziato a danzare
su queste pagine consumate,
su questi inciampi della mente.Occhi negli occhi,
l'uno nel buio dell'altra,
nascosti nelle rispettive alcove del cuore
davanti agli occhi di un mondo indifferente.La tua figura resta muta,
come una parola sulla carta,
e io intreccio le nostre dita
per non lasciati volar via.Quale dono mi hai fatto?
Quale potere mi hai lasciato?
La nostra arte più sacra,
che con l'inchiostro resuscita le anime.Credi che la danza macabra sia finita?
Che l'arte sorregga il mondo col suo incanto?
Amico mio, ogni tua parola si è avverata,
come già sapevi, come aimé temevi.Che sarà di noi?
Che sarà di me?
Che sarà di te?
Quali ricordi sopravviveranno?Saremo sempre più distanti,
ad ogni secondo che passa, un passo indietro,
e il mondo attorno a noi si sgretolerà
trascinando con sé le nostre immagini.Le note iniziano a mischiarsi con l'aria,
tutto svanisce e tu con esso,
ti abbraccio, forte, ma le braccia tremano
come se abbracciassero nuvole.Ancora un volteggio,
prima che la melodia finisca,
ti tengo stetto nei miei ricordi,
non ti dimentico, non ti dimentico ...
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Lettere a un fantasma
PoetryRicordi, forse vissuti, forse sognati. Pensieri lontani e ancora molto vicini. L'inizio di una storia che non vedrà la fine. La memoria di due cuori lontani nel tempo ma legati da corde d'inchiostro. Due anime separate dalle epoche e unite dal pot...