— Non mi hai mai
richiamato — disse. — Io ti ho chiamato un sacco di volte e tu non mi hai mai richiamato.
Magnus guardò Alec come se fosse impazzito. — La tua città è sotto assedio — disse. — Le difese
sono state abbattute e le strade pullulano di demoni. E tu vuoi sapere perché non ti ho chiamato?
Alec strinse le labbra in una linea ostinata. — Io voglio sapere perché tu non mi hai richiamato.
Magnus alzò le braccia al cielo, in un gesto di palese esasperazione. Alec notò con interesse che
quando lo fece gli sfuggirono dalle dita alcune scintille, come lucciole che scappassero da un
barattolo di vetro. — Sei un idiota.
— È per questo che non mi hai richiamato? Perché sono un idiota?
— No. — Magnus gli si avvicinò. — Non ti ho chiamato perché sono stanco che tu mi cerchi solo
quando hai bisogno di qualcosa. Sono stanco di vederti innamorato di qualcun altro. Di uno che, tra
parentesi, non ricambierà mai il tuo amore. Non come me.
— Tu mi ami?
— Stupido Nephilim — ribatté Magnus paziente. — Perché mai sarei qui? Perché mai avrei passato
queste ultime settimane a rimettere in sesto i tuoi stupidi amici ogni volta che si fanno male? E a
tirare fuori te da ogni situazione assurda in cui ti cacciavi? Per non parlare dell'aiuto che vi ho dato
per vincere la battaglia contro Valentine. E tutto completamente gratis! [...]
Sai che ti dico? — Alec sguainò un'altra spada angelica. — Se usciamo vivi di qui, giuro che ti
presento a tutta la famiglia.
Magnus sollevò le mani. Le dita sfavillanti di fiammelle azzurre illuminarono il suo sorriso di
ardente luce azzurrata. — Ci sto.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Alec entrò in bagno e si sciacquò il viso, bagnando leggermente i suoi capelli color pece, il cervello tempestato di pensieri e preoccupazioni che fluttuavano senza un ordine preciso.
Chiuse il rubinetto e alzò il volto allo specchio; senza preavviso, la sua pelle si rilassò e la bocca formò un sorriso, di quelli spontanei, speranzosi, felici.
Si diede dello stupido per stare ridendo all'immagine riflessa di sé stesso e si asciugò il viso.
Il sorriso non accennava a sparire.
Non poteva fare a meno di pensare al suo incontro con Magnus. Com'era bello. Chiuse gli occhi, e l'immagine di un paio di lucciole color verde-oro si fece strada tra le sue palpebre causandogli uno spasmo nello stomaco.
Pensava a quando lo aveva visto, concentrato intento a combattere alcuni demoni nella piazza principale di Idris, pensava all'effetto che gli aveva causato, come gli era sembrato di risalire in superficie dopo aver nuotato sott'acqua, in apnea.
Pensava alla voglia che aveva avuto di saltargli letteralmente addosso e mandare all'inferno quelle creature orrende che gli impedivano un contatto con lo stregone.
Rievocò nella mente l'immagine delle sue labbra e una parte del suo cervello si sentì andare a fuoco per la voglia di vederle dal vivo. Anche Alec voleva vederle.
Guardarle, morderle, baciarle...
Pensando a Magnus qualcosa si smosse nella sua pancia e sentì un'improvvisa mancanza del contatto con lo stregone. In fondo gli aveva detto che lo amava, e anche lui ricambiava. Finalmente non c'era niente che potesse immischiarsi tra loro...
Ah già, i genitori. Riaprì gli occhi e ritornò nel mondo reale.
Il sorriso sparì così come era venuto e il Nephilim uscì dalla stanza col pensiero di dover andare a liberare Simon.
Sebbene l'ex roditore non gli fosse molto simpatico, Alec si sentiva un po' in colpa per aver consegnato il Diurno dritto dritto nelle grinfie di Malachi, per cui si sentiva in dovere di aiutare nella folle impresa di salvataggio arrangiata all'ultimo minuto.
E in effetti, anche se non sembrava, fuori c'era una guerra fra due mondi scatenata da un pazzo maniaco, mentre dentro la testa di Alec esistevano solo le persone che gli stavano a cuore. E più il tempo passava più la allegra famiglia si allargava: c'erano Jace e Isabelle, Max, i suoi genitori sua cugina Aline e, anche se non lo avrebbe mai ammesso, col tempo aveva iniziato a voler e bene anche a Clary e un po' a Simon.
Per quanto riguardava Magnus poi, quello era un pensiero che lo attanagliava giorno e notte da quando non poteva avere notizie di lui.
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Stupid Nephilim ~Malec~
FanfictionMalec missing moments. I capitoli possono essere letti anche come One Shots. •|DAL TESTO|• Il corpo di Alec si rilassò al tocco dello stregone e poggiando la testa sullo schienale chiuse gli occhi e sospirò «allora questo bacio vuoi darmelo...