5) Mi ricordo

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Mi lascia un po spiazzato la domanda che a parer mio era molto provocatorio di Vanessa nel video che ho appena finito di vedere.

Vorrei scrivere una lettera e mandarla a Ellen, forse non la rivedrò più, forse questo gioco mi cambierà del tutto, credo che non sarebbe facile chiederle scusa dopo così tanto tempo di assenza, potrebbe durare giorni o anche settimane, non so.

Mi manca davvero molto Ellen, abbiamo passato così tanti momenti insieme.

Mi ricordo la prima volta che l'ho portata a casa, la mia famiglia non ci credeva ancora che avessi una ragazza, e si stupido no ancora di più quando mi videro con una tipa bella come lei, pensavamo non fosse vera, quel giorno iniziarono a fale domande di tutti i tipi, mi è dispiaciuto per il possibile imbarazzo, ho cercato di evitare molto argomenti che forse non sono i migliori a tavola e credo di esserci riuscito.

Mi ricordo quando dopo le vacanze di natale che eravamo a sciare mi ruppe una gamba e non potevo uscire mai, era venuta sempre lei da me per farmi comoagnia, per starmi vicino, è stata bella e inaspettata la sua presenza quasi tutti i giorni.

Mi ricordo ancora quando litigavamo per sciocchezze e lei se la prendeva perché non capivo e usciva dalla stanza sempre arrabbiata e sbattendo violentemente la porta.

Mi ricordo di quando era gelosa di una ragazza che mi chiese qualche lezione di matematica perché non capiva e non voleva avere un debito scolastico a fine anno, si arrabbiava sempre quando davo una mano a delle persone che conoscevo poco, e impegnato il mio tempo, sembrava che non ne avessi abbastanza anche per lei.

Mi ricordo la prima volta che mi ha detto ti amo, sotto l'albero di susine non ancora mature nel giardino di casa mia, che quando lo disse chiuse gli occhi come se avesse paura, ho voluto sempre chiederle se era così, ma col tempo ho capito che era difficile dire una cosa così grande e importate, si arrabbio molto quando non gli risposi, rimasi in silenzio a guardarla, aveva sparato una bomba a mano, non sapevo cosa potessi rispondere, decisi di stare in silenzio, in un abraccio, mi ci erano voluti giorni e giorni per capite cosa provassi davvero, e come facevo a dirglielo, prima era un piacere, poi divenne un qualcosa di più quando divenne la mia ragazza, e ora doveva diventare ancora di più,  stavamo insieme da tre mesi, e non avrei cambiato neanche un momento passato con lei, ogni volta che la vedevo era un emozione nuova, ero sempre contento di passare del tempo con te, e appena ci salutavamo per tornare entrambi a casa, mi mancava gia, le notti che passò con me sono state meravigliose avrei voluto che che c'è ne fossero di più, e ele dissi tutto quello di cui ero contento, era la prima dichiarazione d'amore seria che le feci, era contenta e lo ero molto anche io.

Mi ricordo la prima volta che abbiamo fatto l'amore insieme, per lei era la sua prima volta, e la dedico semplicemente a me, è stato meraviglioso, ho cercato di essere il più dolce possibile, così avrebbe avuto un ricordo bellissimo, la mia prima volta ero ubriaco con una ragazza con la quale mi sentivo da poco e che quella sera era in discoteca con me, non volevo lo stesso per la mia Ellen doveva essere una serata magica, da non poteri pentire, è stato li che ho riscoperto il vero amore, tutte le altre con le quali sono stato erano botte e via, la mattina se ne andavano e io rimanevo solo e molto soddisfatto senza rotture che mi girano intorno, questa volta era diverso volevo che rimanesse a dormire, e che la mattina non se ne vada, che rimanesse a fare colazione, e stare accomodati sul divano davanti a un film.

Mi ricordo quando ho preso una pallottola per suo nonno che aveva a che fare con la mafia, quel gesto mi porto diversi guai, potevo morire e avevo davvero paura, lei era sconvolta ed era meglio che non vedesse in quello stato, decisi di non fala entrare in ospedale, la trattai davvero male, avevo mentito dicendo ai infermieri dell'ambulanza che non la conoscevo e non la fecero salire, quando stavo meglio la cercai, era arrabiata ferita e delusa da me, avevo fatto un casino, qualche giorno la mafia mo fece scontare il gesto che feci pestandomi a sangue, sembrava la fine di me e di noi, ma mi perdono, mi ero intromesso in affari che non mi riguardavano, per salvare il suo adorato nonno, e la pagai cara di quel gesto, costole rotte occhi neri lividi ossa spezzate e una marea di tagli ovunque, feci una sforzo e le chiesi scusa per i gesti terribili che feci per allontanarlo quando stavo male, dopo non ebbi più problemi con nessuno, e sapevo che non era il caso intromettersi in altre situazioni del genere.

Mo ricordo che veniva sempre alle mie partite di basket, non ne mancava una, e faceva sempre il tifo per me ovviamente.

Era notte e ricordavo tutti i momenti sia belli che brutti uno a uno, ero contento della mia vita.

Mi addormentai in mezzo a tutti qui pensieri.

Rimaneva una cosa in sospeso, nessuno avrebbe potuto darmi così tanto come aveva fatto lei.

Spazio AUTORE

Mi scuso per l'attesa del capitolo ma avevo per un po l'ispirazione, avevo un momento di blocco, ma spero che il nuovo aggiornamento piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e se gi piace e volete che continui vi rimane solo che votare.

Scusate ancora l'attesa e buona lettura.

L'EnigmistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora