Capitolo 1

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Guardo fuori dalla finestra. Il sole splende alto nel cielo e se non mi alzo subito rischio di riaddormetarmi

Mi alzo dal letto e apro l'armadio. Prendo dei vestiti di ricambio ed entro in bagno. Mentre aspetto che l'acqua si riscaldi mi guardo allo specchio

<<Ma che diavolo..?>> mi guardo schifata. Come fanno le altre ragazze a svegliarsi già con i capelli sistemati e un viso perfettamente pulito?

Lascio perdere le condizioni pietose del mio viso ed entro in doccia

Mentre prendo lo shampoo i pensieri si affollano uno dopo l'altro.. chissà se sto facendo la cosa giusta. Quello che cerco sono solamente risposte. Non voglio creare casini, non me ne servono altri, voglio solo avere una spiegazione, il perchè del loro abbandono. Chiedo forse troppo? Penso di meritarmela. Voglio dire ho vissuto per tutto questo tempo senza di loro e non ce la faccio più. Non ce la faccio più a vivere di dubbi.

Sospiro mentre abbasso lo sguardo sul mio corpo. Mi faccio schifo da sola.. magra al punto giusto, fisico perfetto. Sono diventata chi sempre ho odiato. Chi rinuncia a tutto pur di piacere agli altri. A pensare a quanto ho rinunciato solo per questo stupido fisico mi sale il vomito verso me stessa. Chiudo l'acqua ed esco dalla doccia. Mi avvolgo uno asciugamano sul corpo, prendo il phon e lo attacco alla presa cercando di asciugarmi i capelli il più in fretta possibile. Ho il volo tra poco e data la mia voglia di vivere oggi mi sa che sarò in ritardo a questo punto. Ho speso quattrocento dollari per quel biglietto e mi ci sono volute due palle così per pagarlo.

Guardo l'ora mentre stacco la presa del phon e tolgo l'asciugamano prendendo in mano i vestiti che mi servivano

Cazzo, cazzo, cazzo!Sono in ritardo!

Quasi mi strozzo con la mia stessa saliva mentre cerco di mettermi la maglietta e in contemporanea i panatloni. Corro giu per le scale rischiando anche di cadere ma dato che Dio ha deciso di concedermi una gioia, non cado. Prendo le chiavi dell'auto e velocemente metto le due valige che avevo precedentemente messo davanti alla porta, nel bagagliao. Entro nell'auto e mi dirigo in aeroporto.

<<Giusto in tempo>> sospiro mentre faccio il check-in

***

Sono arrivata.Fermo un taxi dato che l'auto e la moto devono ancora arrivare. Gli do l'indirizzo e parte. Ho preso la cassa affianco a quella di Nash, Hayes e il loro gruppo. Magcon. Sinceramente non mi importa se mi riconoscono subito o meno, voglio solo ed unicamente le mie risposte.

<<Signorina siamo arrivati>> il taxista mi risveglia dai miei pensieri

Guardo la casa e sbuffo pensando a quanto si è 'esteso' Alex,il mio migliore amico. La casa è gigante.. anche troppo per una sola persona. Ha sempre amato esagerare ma questo è veramnete troppo..

Entro e sistemo le valige in una camera a caso.

Dopo aver passato ore a sistemare le valige..noto che è ormai notte. L'impazienza mi divora.. e sapere che i miei fratelli sono a così pochi metri scatena in me emozioni talmente forti da far quasi male. La voglia di correre da loro ed urlare un semplice 'perchè?' è così forte.. una parte di me però, quella più nascosta, è completamente terrorizzata.. quella parte non vuole saperlo. Non vuole sapere il motivo, perchè crede che forse farà molto più male di quanto io possa immaginare. Dovreio smetterla di pensarci. Sono loro quelli che hanno sbagliato, non io. Loro.

Decido di andare a dormire cercando di placare le mie emozioni e i miei impulsi.. impulsi ed emozioni che tanto bramano il giorno seguente.

***

Faccio avanti e indietro per la stanza.. è ormai mezz'ora che sono sveglia e pronta. Ma sembra quasi che se mi azzardassi anche solo a toccare la maniglia si scatenerebbe l'inferno.

Alla fine però, decisa, prendo le chiavi di casa e me le metto in tasca correndo giù per le scale. Apro la porta per poi richiudermela dietro.

<<Okey Sky puoi farcela>> sospiro per poi andare verso casa loro. Mi fermo davanti alla porta e senza pensarci un attimo suono al campanello. Una porta, una fottuta porta a dividermi da loro.

La porta si apre e mi ritrovo un ragazzo davanti. Ehi ma lui non c'era nelle ricerce che ho fatto su di loro.

<<Hey! Sono la vostra nuova vicina!E vi ho portato questa, vorrei conoscervi>> dico indicando la torta che mi sono fatta spedire ieri. Abbocca ti prego, c'è la torta, non puoi rifiutare una torta, andiamo!

<<Oh certo,io sono Cameron, entra》 sorride spalancando la porta dietro di lui

Entro seguendo Cameron che mi porta in salotto.

Cameron spiega la situazione e ci sediamo tutti sui divani

《Allora come ti chiami?Non ti ho mai vista qui..》

《Si, infatti come avevo detto prima, mi sono appena traferita e mi chiamo Jenna》 dico infastidita mentendo sul mio nome.

Continuano a farmi domande e a presentarsi. Io non ero venuta qui per questo Dio. Guardo Nash e Hayes. Odio ammetterlo ma mi sono mancati.. tantissimo. Sono pur sempre i miei fratelli e vederli così tranquilli.. così felici mentre sanno di aver abbandonato loro sorella.. fa così male, così fottutamente male.

<<Grazie ragazzi, sono stata davvero bene con voi>> non mi sono mai annoiata tanto.

<<Aspetta.. tu mi ricordi qualcuno>> sono tua sorella coglione!

<<Ora che mi ci hai fatto pensare.. devo dirvi delle cose>> dico e li vedo guardarsi confusi per poi riportare lo sguardo a me.

Mi fanno cenno di risedermi in salotto e li seguo con dietro anche tutti gli altri ragazzi.

<<Conoscete per caso una certa Skyler Grier?>> certo è vostra sorella

Loro strabuzzano gli occhi e Nash da sorpreso diventa furioso

《Cosa c'entei tu con mia sorella!》 urla. Sono tua sorella

Ah, adesso sono tua sorella, brutto bastardo..

<<Diciamo che la conosco.. mi ha detto di dirvi che vi odia. Tanto. Ciao>> dico cercando di andarmene. Sopprimetemi. Che cazzo ho appena detto? Non era così il piano. Dannazione a te Nash e i tuoi occhi così simili a.. papà..

<<Tu non c'entri niente con mia sorella! Non sai niente ne di lei ne di noi per cui non permetterti!>> urla sta volta Hayes

Io faccio un sorrisetto e gli porgo la mano <<piacere Skyler Grier>>

BAD GIRL || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora