Capitolo 4

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"Alex" urlo dal piano di sotto per la quarta volta

"Ho capito" urla di nuovo in risposta. Sono sicura di essere rossa in volto per quanto io sia irritata ora dal mio migliore amico

Salgo le scale velocemente e spalanco la sua stanza. Salgo sul letto e gli tiro un pugno sullo stomaco

"Se ti dico di scendere tu devi scendere" gli sbraito in faccia prima di scendere. Il caffè si sarà sicuramente raffreddato

"Tu" lo vedo entrare in cucina ed indicarmi con un dito "Sei una psicopatica"

Annuisco "La prossima volta più forte" gli sorrido falsamente e ricambia

"Hai pensato all'affare di ieri" cambia argomento mettendo in mezzo i miei fratelli

"Io non credo che la gente rapisca qualcuno per puro caso e senza un motivo. Per cui prima di mettermi in mezzo a qualcosa in cui non centro voglio capire il motivo" annuisce e guarda le sedie di fianco a lui

"Quando arrivano gli altri?" gi chiedo. Stare senza i ragazzi è strano per me. Di solito siamo attaccati in quasi ogni momento della giornata.

"Oggi, tra poco" risponde. In realtà dovevano venire con lui ma hanno avuto un problema all'ultimo e l'unico non coinvolto era Alex

"Usciamo? Devo vedere Los Angeles ancora" mi guarda e sorride per cui lo prendo per un si,

"Aspetta che mi cambio" gli lascio un bacio sulla guancia e corro di sopra

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"Inizi ad arruginirti eh Davidson?" lo prendo in giro dopo aver vinto ad una gara pacifica di moto per le strade di Los Angeles

"Mezzo secondo Grier e solo perché volevo io" si avvicina al mio viso con tono provocatorio

"Vorresti" mi avvicino anch'io e lo guardo con ghigno

Finiamo a ridere entrambi e mi appoggia un braccio sulle spalle mentre entriamo in un bar

"Sei così carina quando sembri normale" mi sfotte ed io gli faccio una linguaccia con tutta la maturità che ho in corpo

Chi ci vede da fuori ci rappresenta sempre come due migliori amici che provano qualcosa in realtà più forte dell'amicizia.

Ed è vero. Fratellanza.

In realtà ci abbiamo anche provato qualche anno fa ma dopo il primo bacio siamo finiti a vomitare entrambi. Avevamo solo un legame incredibilmente forte.

"Tu invece non lo sei mai" fingo di pensarci e mi metto a ridere quando mi arriva uno schiaffo sul braccio da parte sua.

"La cameriera non la pensa allo stesso modo"

"E' attratta dalla moto" alzo le spalle.

E' vero, il mio migliore amico ha una bellezza unica.

Quel senso di pericolo che ha e di dolcezza quando lo si conosce. Quindi il fascino.

I capelli corvini e gli occhi di un colore paragonabile al ghiaccio fanno la loro parte e infine una bellezza naturale mozzafiato. Senza parlare del corpo.

"Ehi aspetta qui" mi tocca a lato delle labbra "Cosa?"

"Bava" mi sfotte ancora appoggiandosi al divanetto del bar

"Te lo ripeto Alex, vorresti" gli alzo il medio e sorride divertito

La sua espressione però tutto d'un tratto diventa seria

"Che vuoi fare con i tuoi fratelli?" alzo le spalle e mi guardo intorno

"Non lo so e non voglio parlarne" loro fanno parte di uno dei due unici tasti dolenti che possiedo

"Come vuoi chica" alza le mani "Ma deviare il discorso non lo farà scomparire" aggiunge

"Si si okay" ci arriva la birra e ringraziamo la ragazza

"A proposito alla fine-" alzo un dito zittendolo

"Non parleremo di lavoro anche qui. Scordatelo" annuisce sereno e si guarda intorno

Cambiare aria gli ha fatto proprio bene. E' da tempo che non lo vedevo così tranquillo e spensierato.

Prendo un sorso della birra e guardo le persone intorno a me finendo con lo strozzarmi con la mia stessa saliva

"Oscar" urlo e corro verso di lui non badando agli sguardi riservatoci dai clienti. Il ragazzo dalla pelle scura e i dread in testa si alza e mi abbraccia

"Non mi avevi detto che venivi qua" sorride e saluta anche Alex felice di vederlo "Amico"

"Non ricordavo stessi qui" sorrido "Ci fai fare tu il giro?" i suoi occhi si illuminano e schiocca la lingua sul palato

"Seguite la vostra guida signori" fa un inchino e rediamo seguendolo verso l'uscita

"Dovete pagare" sento dire all'improvviso ed Oscar insieme ad alcuni suoi amici che ha dimenticato di presentarmi, si gira verso di lei

"Come?" chiede ques'ultimo e guarda la ragazza che quasi trema a vederlo

"Nulla" balbetta tornando dietro al bancone. Lui fa un lungo respiro con un sorriso divertito in faccia

"Quanto è bello il razzismo" allarga le braccia uscendo e faccio un mezzo sorriso

"Stupido" rido ed Alex mi segue

Prima che io me ne dimentichi mando un messaggio ai ragazzi chiedendo di incontrarci domani per le spiegazione e torno al mio momento di spensieratezza quasi raro.

BAD GIRL || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora