Capitolo 50

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Prendo un lungo respiro dal salvavita che ho tra le mani

"Dovresti andarci piano" l'uomo davanti a me alza un sopracciglio e lo guardo male "E' erba non nicotina"

Lo ignoro mentre osservo il barista fare avanti e indietro. Bevo il liquido mischiato che ho nel bicchiere e lo scruto bene

Prima era meno pieno

Sarà che ora mi sto bevendo le mie stesse lacrime?

Un espressione schifata prende posto sul mio viso e scolo quel bicchiere in un sorso

Sono un egoista

Scuoto la testa e chiudo gli occhi cercando di prendere l'equilibrio

Esco dal locale e guardo l'ora

Dovrei essere in ospedale a controllare come stia Alex

Se sia vivo o meno

E invece sono qui, da codarda quale sono, a scappare dalla realtà

Sento una mano prendermi il polso e tirarmi a se. Subito dopo un taxi sfreccia ad una velocità non consentita nell'esatto punto in cui ero qualche secondo prima

"Prego" scruto la ragazza davanti a me che mi guarda con sguardo scocciato e ci metto poco a riconoscerla. Ashley.

"Levati" la spingo oltrepassando la strada mentre cerco di nascondere il viso bagnato

"Dove vai?" mi segue e ringhio infastidita

"A casa"

"Non hai una casa qui"

"Mi stai seguendo?" mi fermo di scatto girandomi verso di lei

"Non mi sembri in forma" si guarda intorno prima di prendermi la mano e trascinarmi non so dove

Non ho le forze di oppormi

E nemmeno di vivere in questo momento.

"Dove mi stai portando?"

"Al mio appartamento" si guarda intorno di nuovo e si morde le labbra agitata aumentando il passo

"Cosa ti importa?" mi lancia uno sguardo confuso "Che io stia bene. Che ti importa?"

"Si chiama essere gentili" tira fuori una chiave fermandosi davanti ad una porta "Dovresti imparare" la apre e mi fa entrare

Facciamo due rampe di scale e in poco tempo siamo dentro al suo piccolo appartamento

"Fa schifo"

"Grazie" risponde irritata ed io mi butto sul divano. Guardo il tetto e sospiro chiudendo gli occhi

Non adesso

Mi mordo le labbra mentre sento una lacrima scendere

"Tieni" mi butta addosso un pacchetto di fazzoletti mentre si lega i capelli

"Cosa?" la guardo confusa e ruota gli occhi al cielo

"Non voglio acquazzoni sul mio divano"

Si dirige verso una stanza "Sei una stronza"

"Ne sei sicura?" si ferma indicandomi il suo appartamento e sospiro.

"Grazie"

- - - - - - - - -

Cammino a passo lento verso le mura bianche e guardo il pavimento lucido scorrere sotto i miei piedi

Alzo lo sguardo e quando quello di Jace incontra il mio ho bisogno di reggermi a qualcosa per non cadere

BAD GIRL || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora