Nei miei ventuno anni di vita nessuno aveva mai creduto in me.
Ne avevo sentite tante sul mio conto, la gente scommetteva su chi sarei diventata, se sarei finita in una clinica di disintossicazione prima o dopo la maggiore età, se sarei sopravvissuta e arrivata a compiere trent'anni o se ci avrei lasciato le penne prima.
Ho sempre dato modo di parlare di me, mi ha sempre divertito sentire la gente fare congetture assurde su cosa sarebbe stata la mia vita, convinti che non sarei mai potuta essere niente di più di ciò che loro vedevano.
Una ragazza rotta, rovinata, con un destino già scritto.
Le persone che ho incrociato nel mio cammino credevano che la mia strada fosse solo una, che l'avrei percorsa probabilmente solo a metà, perché avevo vita breve.
Le mie scelte avevano condizionato i loro pensieri a tal punto da renderli ciechi davanti alla persona che in realtà io ero.
Jade Vause non è mai stata solo la ragazza che pensava a divertirsi, al fumo e all' alcool.
La droga non mi ha mai definita, non ha mai segnato i contorni della mia anima.
Se mi avessero guardato negli occhi l'avrebbero visto, il dolore infinito che portavo nello sguardo, l'enorme richiesta d'aiuto che trapelava dalle mie iridi.
Di critiche ne avevo ricevute tante, di sentenze ne erano state gettate a bizzeffe, ma mai nessuno mi aveva chiesto perché.
Semplicemente perché.
Mai nessuno si era interessato a me a tal punto da chiedersi cosa mi avesse spinto a fare della mia vita il mio piccolo inferno personale, come fossi arrivata a quel punto, come mai le gambe avessero smesso di reggere il mio peso.
Mi guardavano da fuori con disprezzo, con quell'aria di chi si sente superiore solo perché è stato abbastanza forte da non lasciarsi scivolare, da non cadere nel baratro.
Che io ci fossi caduta era assodato, ma non perché non fossi stata abbastanza forte, semplicemente perché la vita a volte ci sfida, e solo alcuni di noi sono abbastanza audaci da accettare di giocare.
Io ero stata sfidata, qualcuno da lassù voleva vedere fino a che punto avrei resistito, fino a dove mi sarei spinta, quanto tempo avrei fatto trascorrere prima di capire che era il momento di fermarsi e fare dietrofront.
Chiunque egli fosse non credo che si aspettasse che sarei arrivata fino a questo punto.
Per quanto avessi provato a non essere come ero stata dipinta avevo perso.
Ero diventata la persona che tutti si aspettavano che fossi.
Avevo ventun'anni ed ero a terra, probabilmente sull'orlo della fine.
Guardandomi intorno non vedevo nessuno disposto a tendere una mano verso di me, o mi alzavo con le mie forze o mi lasciavo portare via dalla corrente.
Ho deciso di tirarmi su, rispolverarmi e ricominciare.
Perché anche se non c'è mai stato nessuno disposto a credere in me, io ci sono ancora.
Ed io in me ci credo.
Ne uscirò e diventerò la donna che ho sempre sognato.
Avrò la mia redenzione.
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Redenzione
RomanceA Jade Vause manca la sua dose, ma la vita di più. Vuole riaverla, riassaporarla, farla di nuovo sua. Vuole vedere la luce del sole, sentire la sabbia tra le dita e il vento che le scompiglia i capelli. Vuole sorridere e abbracciare, stringere le ma...