Capitolo 2

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                         Peter's pov
Pugno, calcio, ragnatela. Bloccato. Sorrido beffardo: finalmente sono riuscito a bloccare Tony Stark. Alleluia.

Mi raggiunge mentre mi tolgo la maschera, <<Bravo ragazzo! Oggi sei stato grande! Ora, però, devo dirti una cosa seria...->> viene interrotto dalla porta che si apre colpendo la parete. Guardo chi possa essere stato a sbattere la porta talmente tanto forte, ma forse ho fatto male.

Giada.

Giada Stark.

Giada Melanie Stark.

È lì, con le lacrime agli occhi, la bocca tirata in una smorfia, la mascella serrata e le mani che si torturano a vicenda nel suo grembo.

Allungo una mano, lei mi raggiunge, tiro le dita, sfiorandole il braccio, si avvicina, continua a lacrimare, incrocia le braccia al petto e resta ferma a guardarmi, poi sbraita <<Ma che cazz... Io, sono svenuta tutto questo tempo, e mi dici, così a cazzo, che sei Spiderman? convincente, si... Proprio convincente...>>
<<Posso spiegare>> si porta le mani tra i capelli, <<Non ne hai bisogno, io ti amo, sappilo, ma se mi hai mollata per un mucchio di uomini idioti e un paio di Gesù scesi in terra da un pianeta che hanno poteri innaturali grazie a delle pietre conficcate nel loro corpo allora faremmo meglio a lasciarci definitivamente...>>, si ammutolisce del tutto, aspetta una mia risposta, e non esito a dargliela, <<Senti, non c'è bisogno di lasciarci per una cosa così stupida, smetterò di venire all'accademia se vorrai, ma ti prego, perdonami>> sono esasperato.

Inarca un sopracciglio e poi apre le braccia, mi fiondo su di lei e la stringo forte forte.

Non la lascerò mai più.

<<Vogliamo inziare da dove abbiamo lasciato?>> lei annuisce, <<Sì, credo che una cena da tua zia sia il massimo!>>
<<Veramente io... intendevo baciarci... sai, quando prendevi l'iniziativa...>>, mette le mani sul mio petto e afferra la maglietta, le cingo i fianchi con le braccia e la attiro a me, morde il mio labbro inferiore, le nostre lebbra si muovono a ritmo, fin quando non sento Giada staccarsi.

<<Allora?>>
<<Quello che vuoi...>>
<<Bene...>>
<<Ehmmm sì...>> sospiro, mi porto il pollice alla bocca e lo mordicchio.

Disagio.

<<Credo che ora dovresti scusarti... no?>>, è vero, giustissimo, mi sporgo verso il suo viso e la bacio dolcemente come non facevamo da un anno.

Le prendo la mano e la trascino su una panchina, continuando a baciarci. E, tanto, posso fare quello che voglio, perché il sinor Stark e Loki se ne sono andati da un pezzo.

Le lascio un succhiotto molto evidente sulla clavicola, scendo giù con i baci e vado a sfiorarle il ventre, affondo i denti sul suo fianco e tiro l'elastico dei pantaloni della sua tuta, mi mette una mano sulla testa e mi tira su da lei.

Continuiamo a baciarci per un tempo indeterminato, lei si stacca e mugola sulle mie labbra, <<Dovremmo smetterla. Infondo non ci vediamo da un anno...>>, mentre le tormento le labbra, il collo e la mascella riesce a dire questa frase, spalanco gli occhi e le metto una mano dietro la schiena <<E daiiiiiiiii! Appunto perché non ci vediamo da un anno dobbiamo recuperare il tempo perso... no?>> faccio lei occhi da cucciolo.

<<Hai ragione, Peter...>> inspiro socchiudendo gli occhi di piacere <<Dio, quanto mi era mancato il mio nome pronunciato dalle tue labbra>> lei poggia le testa sul mio petto e inzia ad attorcigliarsi tra le dita un mio ciuffo di capelli.

Le accarezzo la schiena, incapace di dirle qualcosa, poi la sento respirare più profondamente. Si è addormentata.

Le sollevo il mento e le lascio un bacio sulla fronte, <<Sei bellissima>> sussurro con un filo di voce.

Abbasso la testa sulla panchina e chiudo gli occhi anche io.

             •QUALCHE ORA DOPO

Sono insonnolito come non mai, stropiccio gli occhi e sbadiglio, trovo un piccolo corpicino sopra il mio è riconosco Giada, le accarezzo i capelli e lei mugola, sorrido a quella visone e le bisbiglio <<Alzati, piccola, è pomeriggio inoltrato, e bussano...>>, lei apre pian piano gli occhi color cioccolata al latte e posa l'attenzione sulla protagonista che continua a subire i pugni di qualcun'altro.

Eh no signori! Questi si chiama razzismo contro le porte!!

Giada si lava scocciata e va ad aprire, la seguo alle calcagna, <<Chi è piccpiccola?>> alza le spalle, apre la porta e davanti a noi si presenta un uomo alto, forse un ragazzo, ha un filo di barbetta che cresce sulla mascella, un pearcing al sopracciglio e uno al naso, gli occhi verdi smeraldo e i capelli neri fermati in un ciuffo, Giada digrnigna i denti <<Blackburn...>>, lui alza la testa fiero.

<<Indovinato>> si lecca le labbra e guarda il seno di Giada, questo non mi va giù.

<<Hey amico... Non guardare la mia ragazza. Piuttosto, vai a puttane.>> Giada si gira verso di me e dando le spalle al presunto Blackburn, lui le picchietta una mano sulla spalla e dice <<È lui il famoso Peter Parker?>>, lei si rigirava ancora verso il ragazzo, <<Black... Non ho voglia di stronzate...>>.

Lui alza le spalle e si mette le mani in tasca, <<Okay, ci vediamo... piccola...>> posa un bacio sulla guancia di Giada che ne rimane indignata e va via, la mia ragazza si gira e si porta le mani sulla parte che le labbra del ragazzo hanno toccato, <<Pete... Mi dispiace...>> la abbraccio all'improvviso, <<Ti amo. Sei solo mia.>>
<<Sì, lo so.>> mi stringe a sua volta, mi devo chinare per arrivare a lei, Giada è rimasta bassa, mentre io l'ho superata di qualche centimento tondo tondo.

Premo le mie labbra sulle sue e mi stacco velocemente, <<Hey, ti stai facendo desiderare?>>.

Forse, amore.

OMG, Spiderman is Peter Parker!! 2 [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora