13. Ennesimo colpo di scena

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Il giorno dopo Harry, Louis, Croxley e Craft si diressero verso la casetta di cui aveva parlato Molly il giorno prima.

Avevano appena parcheggiato la macchina, quando videro venire verso di loro un vecchietto.

Aveva un cappello ad ampie tese, un vestito logoro ed una sudicia camicia senza cravatta.

I baffi bianchi, folti e piegati all'ingiù, erano in parte ingialliti dal tabacco.

Mentre procedeva a fatica, indirizzava agli alberi un suo lungo e confuso discorso.

" Quello è Willie Johnson " disse Croxley.

" L'ex giardiniere dei Wainright?" chiese Harry attento " Fermatelo! Devo parlare con lui!"

La cosa si rivelò alquanto difficile, però, perché l'uomo era completamente ubriaco.

Johnson infatti non rispose a nessuna domanda, continuando solo a ripetere:

" Me l'ha rubato, devo fare reclamo....un metro e mezzo era lungo e l'ha rubato!"

Nessuno capì cosa il vecchio volesse dire, così, alla fine, dovettero lasciarlo andare a smaltire la sbornia da qualche parte.

Essi proseguirono invece per la loro strada e giunsero davanti alla casetta di cui aveva parlato Molly.

Sembrava un granaio in muratura, una volta bianco, ora grigio e sporco.

Pesanti porte a doppio battente, così grandi che ci poteva passare un carro, davano sulla strada, da un lato, invece, c'era una porticina, alla quale si accedeva salendo due gradini.

Al pianterreno non si vedeva nessuna finestra, mentre quelle del piano di sopra erano inchiodate.

All'improvviso si udirono grida di donna provenire dall'interno del piccolo edificio.

Harry si precipitò in avanti e spinse la porta, trovandola aperta.

L'interno era umido e vi stagnava odore di muffa, ma nessuno vi fece caso perché le grida continuavano.

Una piccola e stretta scala saliva al piano superiore e tutti e quattro gli uomini la percorsero in fretta.

In fondo ad essa c'era una porta, chiusa, ma con la chiave infilata nella toppa.

Harry la fece girare, la aprì e si precipitò all'interno, subito seguito dai compagni.

Trovarono una ragazza, con un abito macchiato di fango, scarpe a tacco alto e calze velate ridotte a brandelli.

Sembrava terrorizzata, anche se gli occhi rivelavano un carattere forte e combattivo.

" Sono della polizia " disse subito Craft, per tranquillizzarla.

La donna annuì, osservò i presenti e sussurrò:

" Mi chiamo Belle, Belle Sullivan e desidero vedere mio marito Barry "

Elementare, dottor Tomlinson...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora